BUCCIANTINI A FV, SAPONARA HA SEGNATO CON CARTA E PENNA. SU CHIESA IN NAZIONALE...
"La Fiorentina mi ha sempre convinto, indipendentemente dai giocatori che mi sembrano comunque un valore aggiunto": a dirlo è il giornalista e opinionista Sky Marco Bucciantini, noto tifoso gigliato. Approfittando della sosta, FirenzeViola.it ha analizzato insieme a lui i temi più caldi del momento.
Dopo la tragica scomparsa di Davide Astori, il gruppo pare essersi compattato più che mai. Lei è d’accordo o pensa invece che l’accessibilità delle ultime due partite abbia inciso particolarmente?
"La Viola non è forte, ma lavora bene in campo - afferma Bucciantini in esclusiva a FV -. Il dramma ci ha casomai chiarito, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, la forza di una comunione più complessiva: tifosi, squadra, società. Essersi ritrovati insieme ha dato più valore. Ovviamente è tragico che sia stata la scomparsa di Davide a farlo, ma ciò ha anche dimostrato cosa significhi essere capitano. E’ stato riscoperto un obiettivo comune: quello di soffrire, piangere e vincere per un colore. Per questo dico che non è per niente casuale che poi siano arrivate due vittorie. Sono ammirato da come Firenze, l’Italia e l’intero mondo abbiano raccontato bene ciò che è successo, però quelle lacrime dobbiamo trattenerle e investirci, perché questo sport è il più popolare di tutti ma non vive da sé".
Quale pensa possa essere, adesso, l’obiettivo di questa squadra?
"L’Europa di sicuro, ce la giochiamo con Sampdoria e Atalanta. La prima è più brava con la palla tra i piedi, mentre i nerazzurri sono più forti in generale, e lo hanno dimostrato nel corso della stagione. Ma dobbiamo lottare fino alla fine, ci mancherebbe. Anche se io credo che l’obiettivo non debba essere per forza una posizione in classifica, bensì continuare a stare bene in campo e ad essere squadra. Perché la Fiorentina, per me, è squadra. Che magari si è smarrita nelle prime partite sia del girone d’andata che di ritorno, con dei limiti certi, ma ha un modo di stare in campo che a me piace: in tutti i primi tempi che io ricordi siamo sempre stati superiori, anche contro le big. Forse manca un po’ di qualità in attacco quando c’è da segnare: ci sono tanti giovani là davanti, come Simeone e Chiesa, titolarissimi nonostante siano al loro secondo campionato in Serie A. Poi ci metti Thereau, che penso sia invece al suo ultimo campionato. Insomma, mancano certezze. Il Cholito può essere da A ma non è protagonista, così come Chiesa che è un fenomeno ma non si può sperare trascini da solo il peso dell’attacco. Però vorrei dire una cosa anche su Saponara".
Prego.
"Sono contentissimo che sia tornato in campo, e credevo avesse bisogno di una giocata per riscoprirsi. La Fiorentina incappa spesso in azioni inconcludenti, così Saponara mi ha sempre dato l'impressione di poter essere l’ideale, l’uomo che ti fa l’ultimo passaggio. Dunque aspettavo una sua grande partita. Credo che questa non sia arrivata in campo, ma con carta e penna. E’ stato infatti bellissimo ciò che ha scritto su Astori, e per questo potrebbe essere cambiata la sua storia a Firenze: ci ha dato fuori dal campo quello che non ha dato in campo. Ha dato un valore aggiunto alla Fiorentina".
Prima parlavamo di Federico Chiesa, che venerdì ha fatto il suo esordio con la nazionale maggiore: crede che potrà ritagliarsi il suo spazio seppur molto giovane?
"Lui è uno dei più forti nel suo ruolo. C’è anche Brignola in quella posizione, ma Chiesa è forte, ha priorità in testa e si farà: lo vogliono già tante grandi squadre. Sono sicuro che ci starà in nazionale, anche perché gioca in un ruolo essenziale nel calcio moderno, ma deve alzare di più la testa. Può fare tanto, e spero che lo faccia a Firenze. Sono dell'idea - conclude Bucciantini - che i viola dovrebbero scegliere Chiesa come proprio ‘discorso pubblico’, come volto, nel mondo del calcio".