BONGIORNI A FV, Date tempo a Da Costa

04.02.2008 17:21 di  Raffaella Bon   vedi letture

Antonio Bongiorni, uno dei maggiori conoscitori di calcio giovanile, prendendo spunto dal conseguimento del premio "Panchina d'oro" da parte di Cesare Prandelli, commenta per Firenzeviola.it il momento della Fiorentina:

"Nonostante non credo ci fossero dubbi sul valore del tecnico e dell’uomo, quello ricevuto oggi è un tributo importante: fare quello che sta facendo in una piazza difficile come Firenze è il massimo. Ricevere un premio così lo gratifica in tutto e per tutto, a parte la disgrazia che ha avuto. E poi l’ho sempre detto, è un uomo eccezionale, grazie alle sue doti umane anche i giocatori accettano le sconfitte in modo diverso, così come gli stessi tifosi. Dove è andato ha fatto sempre bene, e per me non è una sorpresa, perché quando giocava nell’Atalanta io glielo dissi che un giorno sarebbe diventato un grande allenatore. Credo che rispecchi in pieno il progetto della Fiorentina, anche se magari un giorno potrà sedere su una panchina ancora più importante".


Col tetto ingaggi che ha, la Fiorentina può ambire a traguardi importanti?


"Ho seguito le polemiche di questo periodo tra i giornalisti e il Corvino. Il ds viola era convinto di arrivare a prendere certi giocatori e non ci è riuscito. Mutu e Frey non credo comunque che partiranno, anche se mi sembra di rivivere la storia di Toni; lo spogliatoio comunque non è spaccato, Pazzini e Montolivo sono giovani e guadagnano 1 milione, una cifra più che importante. Ma le “stelle” a Firenze non verranno. Corvino dovrà avere la fortuna di trovare giovani importanti, cosa non facile, Vanden Borre e Lupoli, ad esempio, non hanno dimostrato di esserlo. Lui ambisce a fare qualcosa di importante con i giovani, ma dovrà essere molto bravo in questo. Al momento il gap con squadre come Milan, Juve, Inter e Roma è incolmabile a livello di budget".

Come fare quindi a trattenere Frey e Mutu mantenendo inalterato il tetto ingaggi?


"La proprietà deve cercare di tenerli magari garantendo loro che la squadra sarà il più possibile competitiva nel giro di un paio d’anni; tra l’altro se così non dovesse essere anche lo stesso Prandelli potrebbe cercare qualcosa di diverso".


Come valuta Da Costa?

"Grandi qualità, ma non diverrà un giocatore da Fiorentina se la stampa lo brucia subito. Alla prima bocciatura in Italia sei tagliato fuori. Da Costa deve ambientarsi, deve prendere fiducia e giocare con continuità. A Barcellona giocano anche i diciassettenni e i diciottenni, venendo data loro anche la possibilità di sbagliare, in Italia ti fanno fuori subito. Gli addetti ai lavori devono stare tranquilli. Qui si vuole il campione subito. Se Pato avesse sbagliato due partite sarebbe stato già criticato. Da Costa l’ho visto giocare ai campionati europei juniores. Grande fisico e bravo nel gioco aereo. Si deve completare, per fare il centrale difensivo in Italia devi maturare una certa esperienza"


Pazzini ieri ha bruciato Nesta ……

"Da un mese a questa parte ha ritrovato la serenità che gli mancava. Non si può discutere un giocatore come lui. Per bruciare Nesta ci vogliono qualità. L’unico pericolo per lui erano le critiche feroci che riceveva"

Montolivo miglior giovane....


"Per quello che ha fatto lo scorso anno si. In questa stagione ha un po’ stentato anche se ieri ha dimostrato di essere in fase di miglioramento; ma deve trovare più continuità. Ha qualità immense, può diventare un centrocampista come quelli di una volta, una vera mezz’ala. Si deve ancora completare. Non puoi essere un fenomeno a ventidue anni in quel ruolo. Ci vogliono concretezza ed esperienza"


Giusto dare via Balzaretti e Pazienza?

"Probabilmente Balzaretti si sentiva chiuso. Pasqual e Ujfalusi sono giocatori di altra categoria. Non ho capito la cessione di Pazienza al Napoli. Uno come lui l’avrei tenuto, poteva essere un jolly importante"