STADIO, VAR E CLASSIFICA: LE SFIDE (E LE PRIME VITTORIE) DI COMMISSO
Più che un’apertura una vera e propria ventata di novità sul VAR, e a giudicare dai più recenti interventi anche una prima vittoria non indifferente per Rocco Commisso. Ancora prima di Torino proprio lui aveva tirato in ballo la gestione della moviola auspicando la chiamata da parte del tecnico, stavolta qualcuno pare aver ascoltato lui e le altre repliche arrivate dagli altri campi (non ultimi Parma e Napoli dove in molti si sono lamentati per il mancato impiego della tecnologia). Voci che si sono aggiunte alle proteste del presidente viola, inesauribile nel schierarsi a protezione del proprio gruppo di lavoro.
Più in generale trattasi di un primo passo in avanti per superare i ritorni di fiamma discrezionale in casa arbitrale, una direzione quasi opposta ai toni usati dai rappresentanti della categoria con il fischietto. Se Nicchi aveva rispedito al mittente qualsiasi commento con termini gelidi, la Federcalcio e il suo Presidente Gravina sembrano invece voler mediare di fronte a una modifica strutturale che andrà comunque gestita con grande attenzione visto il rischio di discussioni e polemiche annesse. Per questo ha presentato alla FIFA le varie richieste pervenute dalle diverse società.
E’ sul fronte stadio che Commisso non vuole invece polemiche. Anche se sull’area Mercafir si è registrata soprattutto freddezza per le incertezze e i costi del progetto che potrebbero amplificarsi il presidente non vuol sventolare bandiera bianca, ma certo si sarebbe augurato maggiori margini di manovra. Campi Bisenzio resta al tempo stesso alternativa percorribile ma con svariate problematiche annesse, mentre mettere mano sul Franchi appare una strada in forte salita, con la conseguenza materiale che come nell’ultimo decennio toccherà aspettare novità accettando di buon grado di prendere l’acqua allo stadio nei giorni di pioggia.
Un doppio binario, quello tra regole e istituzioni del calcio e stadio, che ha visto in campo il volto più combattivo di Commisso, quello spirito che l’americano ha cercato di trasmettere alla squadra nella cena di gruppo di mercoledì sera. Rocco è il primo consapevole che i tanti orizzonti futuri non possano e non debbano nascondere la situazione attuale, per questo oltre alle battaglie fuori dal campo ha ricordato a tutti l’importanza di quelle da sostenere sul rettangolo di gioco. Se la Fiorentina dovesse mettere la stessa energia del suo proprietario, già da domenica a Genova, sarebbe già a buonissimo punto.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it