SOCIETÀ, SQUADRA, ALLENATORE: PROVATECI. 6° POSTO ANCORA POSSIBILE. CINQUE GARE DA GESTIRE SENZA ERRORI. BABA SEI FORTE, ORA LO SANNO TUTTI: FIORENTINA NON VENDERLO. DI FRANCESCO È MOLTO VICINO, QUASI VIOLA
Una stagione sbagliata, ma che può ancora regalare un risvolto positivo. E’ tutto incredibile, quasi grottesco, ma in un campionato in cui per il sesto posto sembra si giochi alla meno…la Fiorentina è sempre in corsa. Di fronte ad un’Inter quasi comica nella sua pochezza difensiva - i nerazzurri nelle ultime 8 partite hanno subìto 18 gol - ed un Milan sconfitto dallo stesso destino dei viola - zero punti con l’Empoli e 2 gol presi -, a 5 turni dal termine nasce un mini torneo per il sesto posto, tra rossoneri, nerazzurri e viola.
Detto che la Fiorentina in questa stagione è realtà poco leggibile, vista la conclamata discontinuità, le sue avversarie forse stanno peggio. L’Inter di Firenze è un’accozzaglia di giocatori, alcuni pagati cifre sontuose, ben distante da un minimo concetto di squadra. Sembra in caduta libera, allo sbando (in 5 gare 2 punti) e alla prossima partita ospiterà il Napoli… Il Milan, seppur in vantaggio di 3 punti sulla Fiorentina (in realtà 4 per gli scontri diretti) è inferiore tecnicamente ai cugini e forse anche ai viola. Ha un solo calciatore super, Donnarumma, e un ottimo elemento come Suso, il resto è mediocrità che niente a che fare con la “grandeur” berlusconiana. Se il Milan si trova in quella posizione di classifica è solo perché in panchina c’è un allenatore come Montella - ha portato per 3 anni consecutivi al quarto posto la Fiorentina - che ha saputo amministrare al meglio un patrimonio non all’altezza del blasone rossonero.
Adesso, però, anche il Milan è in difficoltà. Ha giocato malissimo con l’Empoli e domenica a Crotone dovrà affrontare una delle squadre più in forma di questo finale di stagione e con il sangue agli occhi perché impegnata nel dura lotta per la salvezza. Il Milan in Calabria dovrà stare molto attento. Non ci fidiamo molto della Fiorentina, purtroppo troppe volte quest’anno ci ha spiazzati, ma se proprietà, dirigenti, allenatore e giocatori riusciranno a gestire queste 5 partite evitando di ripetere il campionario di errori dell’intera annata, il miracolo potrebbe diventare realtà. Il club stia più vicino possibile al gruppo e Sousa, marcando il territorio con una presenza costante, mentre il portoghese, dal canto suo, riponga polemiche e stilettate nel cassetto. Almeno fino al termine, poi si vedrà. Il branco è con Sousa, lo sappiamo; ecco, ora si tratta soltanto di non fare esperimenti scegliendo la formazione più logica, normale e affidabile.
La Fiorentina è la terza in questo sprint per cui può sbagliare meno dei concorrenti. La trasferta di Palermo non sarà facile, però i siciliani sono praticamente in B e i 6 gol dell’Olimpico sono stati un’altra mazzata sul piano psicologico. La Fiorentina dovrà andare al Barbera determinata e “cattiva” per una vittoria chirurgica.
Sarebbe bello e giusto, ad esempio, rivedere Babacar in campo, a prescindere dal ricorso che oggi la Fiorentina dovrebbe presentare per ottenere una giornata di sconto sulla squalifica di Kalinic (due turni, uno già scontato con l’Inter). Baba è forte, adesso se ne stanno rendendo conto tutti… Sabato sera ha giocato benissimo, fabbricato una doppietta, provocato un rigore e i suoi movimenti offensivi sono stati perfetti. “E’ cresciuto tantissimo”, ha detto Sousa. Parole significative. Bacar in stagione è già a quota 13 gol complessivi e segna con la media di una rete ogni 111 minuti. Ma il dato generale è impressionante: dal 14 gennaio 2010 quando esordì tra i professionisti in Coppa Italia (Fiorentina-Chievo 3-2, segnò pure un gol) alla sfida con l’Inter, complessivamente il senegalese in tutte le competizioni coi viola ha collezionato 105 presenze e 33 reti. Sono i minuti, però, a contare di più perché Babacar raramente ha avuto una maglia da titolare. Allora con 4927 minuti e 33 gol, il risultato spiega che il centravanti va a segno ogni 149 minuti. Uno così non va venduto, speriamo che la Fiorentina ci pensi bene.
Capitolo allenatore: le indiscrezioni sono chiare, Eusebio Di Francesco è molto vicino alla Fiorentina. Lui vuole Firenze e ha già un accordo con la dirigenza viola. L’ultimo scoglio da superare è il presidente del Sassuolo Squinzi che desidera trattenerlo in Emilia perché lo stima parecchio. Ma Di Francesco verrà via. E Firenze quasi sicuramente sarà la prossima tappa della sua carriera.