ORA ROCCO PUÒ INVESTIRE, CAMBIANO LE REGOLE UEFA. IL PRESIDENTE SEMPRE PIÙ RICCO. ARRIVA DOMENICA E DEVE SCEGLIERE L’ALLENATORE. GATTUSO STABILE, SCENDE SARRI. MILAN SU VLAHOVIC, PROPONE LEAO. TORNA AMRABAT, NO KOKORIN
Rocco Commisso ha definito il programma per il suo ritorno a Firenze: è atteso per domenica mattina salvo intoppi dell’ultima ora, oggi purtroppo sempre possibili per i voli dagli USA e i severi controlli anti Covid.
Il suo piano operativo però è chiaro: sarà sugli spalti domenica sera non prima di aver caricato la squadra a poche ore dalla delicatissima sfida con l’Atalanta. Rocco ci voleva, sia il bentornato, e lo diciamo da tempo. Questo è il momento più delicato della stagione, serve ancora uno sforzo per tirarsi fuori dalla zona calda, l’energia e la presenza del presidente possono dare quella spinta in più a una squadra sballottata dall’ennesimo cambio di panchina e alla eterna ricerca di sé stessa. Domenica sarà durissima, ma dopo Sassuolo e Verona possono essere campi dove portare a casa risultati e la presenza costante del presidente può aiutare anche Iachini con il quale c’è sempre stato ottimo feeling.
Rocco, sempre Rocco, fortissimamente Rocco. Un po’ tutto è legato a lui, comprese le speranze per il futuro della Fiorentina.
Parlare di salvezza è ancora un obbligo, ma presto (speriamo) verrà il tempo di nuovi programmi, nuove idee, nuovi uomini, per un rilancio sostanziale e definitivo di una società e di una squadra che ormai da anni stanno facendo soffrire il Popolo Viola e una città intera.
Cosa ha in testa Commisso?
E’ questa la domanda delle domande che si fanno anche i manager del magnate italo-americano che aspettano di confrontarsi con lui.
Fra l’altro, proprio ieri, la rivista specializzata Forbes ha pubblicato la classica graduatoria annuale degli uomini più ricchi del mondo e Rocco può solo esultare. Il suo patrimonio personale è cresciuto a 7,2 miliardi di dollari e si colloca al posto numero 352 della lista. Non male. Davanti a lui ci sono soltanto due personaggi che hanno interessi anche nel calcio italiano, vale a dire Silvio Berlusconi patron del Monza, 327esimo posto con 7,6 miliardi di patrimonio, e il cinese Zhang patron dell’Inter, 339esimo con 7,4 miliardi di patrimonio. Se pensiamo che Zhang sta uscendo dal business calcio, l’Inter è in vendita, e che il Monza di Berlusconi (per ora) è in serie B, la classifica conferma che Rocco Commisso è il più ricco della serie A.
Questa suo patrimonio enorme quanto potrà fare il bene della Fiorentina del futuro?
Anche a questa domanda abbiamo cercato più volte di dare una risposta e le illusioni di molti, ma anche le idee di Rocco appena arrivato in Italia due anni fa, spesso si sono scontrati con il Fair Play Finanziario, una sorta di mostro dalle sette teste.
Ricorderete che proprio il primo Rocco fece cenno a questa tagliola dicendo in sostanza “i soldi non sono un problema, ma non li posso spendere”. Era vero.
Il Fair Play finanziario, nato per bloccare sprechi e gigantismi, dice in sostanza che puoi spendere quanto incassi. Visto che la Fiorentina ha un fatturato basso che oscilla dagli ottanta ai cento milioni a seconda delle stagioni e delle plusvalenze, può spendere poco, in base ai parametri, per evitare sanzioni e il blocco delle coppe come successo al Milan. Fino a oggi.
Ora però sta per partire una rivoluzione. Nel calcio hanno capito che è una follia impedire a chi ha tante risorse di investire nel pallone. Perché Rocco, ad esempio, se ne avrà ancora voglia, non può fare della Fiorentina una grande squadra?
Un non senso che, fra l’altro, in questi anni ha condannato il calcio alla dittatura delle solite grandi. Le regole stanno per cambiare, probabilmente dal 2022, dando via libera agli investitori e cercando i risparmi e il contenimento delle spese del sistema negli stipendi folli dei giocatori, nelle commissioni degli agenti e nel gigantismo delle rose. Insomma nel calcio si potrà investire in modo intelligente senza la tagliola della burocrazia cieca.
E’ la strada giusta per rilanciare le ambizioni di Rocco?
Firenze lo spera, in attesa di capire come saranno le nuove regole e che spazi di manovra ci potranno essere per riportare la Fiorentina ai suoi livelli.
Nell’immediato, intanto, il ritorno di Rocco dovrebbe dare il via a un progetto calcistico nuovo e diverso già per la prossima stagione.
Come detto, nessuno sa cosa abbia in testa il presidente, sicuramente in questo periodo avrà avuto modo di analizzare, di capire e di riflettere i perché e i percome di un fallimento calcistico che dura da due stagioni. Dovrà mettere mano agli uomini, ai programmi e all’organizzazione perché è evidente che le falle siano tante e in diversi settori.
Non sappiamo se deciderà di togliere potere a chi non conosce il calcio e se deciderà di immettere uomini in diversi ruoli chiave, uomini che il pallone lo conoscano, lo sappiamo fare e comunicare. Di sicuro ci sarà da scegliere l’allenatore e da varare il piano tecnico.
Come detto mille volte la scelta del tecnico è fondamentale e Rocco non può più sbagliare. Radio-mercato racconta, come vi avevamo anticipato, della volontà di portare a Firenze un allenatore di prima fascia e non un giovane o una scommessa anche se intrigante. Servono certezze. I nomi sono tanti, più o meno i soliti. Si tratterà di analizzare situazione dopo situazione e di scegliere il profilo ritenuto più adatto. Non è un mistero che in pole position ci sia Rino Gattuso in uscita dal Napoli. Sembrano invece in calo le azioni di Sarri, Rocco ama cose e calcio fast fast fast. Simone Inzaghi tratta con Lotito, ma non è detto. Mi dicono che nella lista ci sarebbero anche profili stranieri, ma spaventa la conoscenza del nostro calcio che nel passato ha messo in crisi anche tecnici importanti.
Dalla scelta del tecnico deriverà tutto il resto, i nomi dei giocatori da confermare, gli obiettivi di mercato e il budget relativo.
Uno su tutti, però, è già al centro delle discussioni e parlo di Vlahovic. Come vi abbiamo anticipato da tempo, il suo manager sarebbe pronto a chiedere un rinnovo a tre milioni di euro, ma si sta anche guardando attorno. La Fiorentina è in ritardo, come sottolineato anche ieri da Jeda, l’accordo andava cercato prima che il giocatore arrivasse a tredici gol e ne segnerà ancora. Ora lo corteggiano in tanti e non solo la Roma (da tempo), il Milan e società straniere. Se non vorrà rinnovare andrà messo sul mercato, comunque porterebbe una grossa plusvalenza da reinvestire. Secondo le ultime, il Milan avrebbe intenzione di offrire venti milioni più Leao pagato 40 dai rossoneri. Aspettando le idee viola, il portoghese ha solo un anno più di Vlahovic e trattasi di un attaccante diverso (più esterno), ma molto interessante. Altre offerte e opportunità verranno, ma Rocco potrebbe anche decidere di accontentare Vlahovic con i tre milioni, costruendogli attorno quella squadra forte che lui vorrebbe per giocare in Europa. Tema scottante anche questo, ma non solo. Per non parlare poi delle infrastrutture, a cominciare dal Franchi. Nardella aspetta una risposta, vuole sapere se Rocco ci sta nella ristrutturazione prevista dal comune e se bastano i 25 mila metri cubi di commerciale per produrre utili. Senza dimenticare Italia Nostra e affini. Agenda fittissima, purtroppo condizionata dalla classifica. Otto punti di vantaggio sulla terz’ultima dopo il buon pari di Genova in dieci, sono un tesoretto, ma il calendario è pieno di spine, a cominciare dall’Atalanta.
Iachini lavora come un leone, come suo solito. Ha ripreso in mano il suo gruppo e i suoi fedelissimi, ha lavorato sulle teste, sulle motivazioni e sta chiedendo una gara rabbiosa contro l’Atalanta. Mancheranno Ribery e Pulgar squalificati, forse ancora Malcuit e Igor anche se fanno progressi. Castrovilli e Biraghi rimarranno in bolla fino a sabato sera, ma i tamponi sono tutti negativi. Nessuna illusione su Kokorin al posto di Ribery, il russo dovrà riprendere gradualmente per evitare ricadute.
Chi sceglierà Iachini?
Probabile il classico 3-5-2, ma attenzione al 3-4-2-1 a specchio con l’Atalanta. Milenkovic, Pezzella e Quarta sono i difensori. Sulla mediana Caceres, Amrabat, Bonaventura e Venuti o Biraghi se sta bene. Dietro Vlahovic, Eysseric e Castrovilli. E se Iachini rilanciasse Callejon esterno destro con Caceres a sinistra? L’Atalanta gioca moltissimo sui due esterni, chiudere gli spazi e le linee di passaggio sarà fondamentale. Se invece dovesse essere 3-5-2 classico al posto di Ribery potrebbe tornare buona la velocità di Kouamè che a Iachini è sempre piaciuto, con Amrabat regista, Castrovilli e Bonaventura interni, Caceres e Venuti o Biraghi sulle fasce. Oggi nella partitella ne sapremo di più.