MA IO SONO CONTENTO
Per mezzora mi sono stropicciato gli occhi, non credendo a ciò che vedevo, una Fiorentina imbottita di ragazzi all'Olimpico che giocava, creava, dimostrava personalità e solo per sfortuna e qualche inceretzza di Ljajic non si trovava in vantaggio. Poi, nell'ora successiva, è andata diversamente, è uscita la Roma, la Fiorentina si è disunita, ha commesso qualche ingenuità e, alla fine, ha perso ed è stata eliminata dalla coppa Italia, pur senza smettere di lottare. La prova del nove dopo il largo successo di Novara ha però regalato dei segnali positivi e su questo Rossi dovrà lavorare e i tifosi viola basare le proprie speranze. Innanzitutto non ricordo, neppure da parte delle Fiorentine migliori, un approccio tanto buono a Roma contro la Roma. Il modulo, il 3-5-2 ha regalato belle conferme e non vale la pena, secondo me, rimettere tutto in discussione per la pesantezza del risultato e per alcuni singoli e gravissimi errori. Elenchiamoli subito, e non pensiamoci più. Ha sbagliato Nastasic sul primo gol, intimorito da Totti tanto da lisciare il pallone che Lamela ha potuto mettere in rete; ha sbagliato Natali sul secondo gol servendo un pallone assurdo a Salifu al limite dell'area viola, col ghanese pressato e faccia alla propria porta; ha sbagliato il rinvio Neto sul terzo gol di Borini, ha sbagliato due gol facili Ljajic nei primi venti minuti. Purtroppo è tutto molto amaro anche perché la punizione è severissima ma, almeno, dietro alla sconfitta ci sono alcune idee facilmente individuabili e da difendere. C'è la volontà di insistere su un modulo nuovo per dare e creare una nuova identità di squadra; c'è la volontà di dare spazio a tanti giovani talenti (Neto e Jo-Jo sono dell'89', Ljajic e Camporese del '91, Nastasic e Salifu del '92) con sei undicesimi di squadra under 21; c'è il desiderio di fare di Jovetic il leader vero di un gruppo che sta rinascendo e c'è la risposta positiva del montenegrino, per la prima volta capitano dall'inizio; ci sono le palle gol costruite con Pasqual e Cerci che avrebbero potuto pareggiare e cambiare ancora l'inerzia del match; c'è, soprattutto, la speranza che questa sfida non generi delusioni eccessive e che permetta finalmente ai tifosi di intravedere, dopo tante chiacchiere, un progetto serio, quello di far crescere la Fiorentina di pari passo con i propri ragazzi. Certo, lo so anch'io che negli ultimi venti minuti la Roma ha fatto melina, che certe disattenzioni si pagano care, che per tornare competitivi potrebbe volerci molto tempo e che manca qualche giocatore, in particolare almeno un attaccante ma, detto questo (tutte cose che in società spero sappiano bene) ho ancora davanti agli occhi gare della Fiorentina senza né capo né coda, acquisti e cessioni che non hanno lasciato traccia, frasi a ruota libera di dirigenti totalmente a digiuno di calcio e, per questo, stasera non riesco a non vedere positivo ammirando Salifu, Nastasic, Camporese, lo stesso Neto e, su tuti, Jo-Jo. Anche da uno 0-3 possono nascere cose belle.
Leonardo Petri