FIORENTINA-CAGLIARI È LA PARTITA DI DAVIDE, PRONTA LA COREOGRAFIA. WOMEN'S: CACCIA AL RECORD IN CHAMPIONS
A tavola con gli Astori. Premiato in Sardegna con il primo premio “Memorial Astori”, Gino Salica, in rappresentanza della Fiorentina, ha cenato con babbo Renato e mamma Anna, che pochi minuti prima avevano consegnato un premio nelle mani del dirigente viola come simbolo della gratitudine per quanto fatto dal club dopo la morte di Davide e per “aver difeso la fascia da capitano con il numero 13 sopra”. Gli Astori infatti si sentono particolarmente legati a quel simbolo che in qualche modo aiuta a far vivere il ricordo del loro figlio. Domenica, forse, saranno allo stadio, anche se la decisione finale sarà presa solo all’ultimo istante.
Con il cuore ovviamente vorrebbero esserci, anche perché Fiorentina-Cagliari è la partita di Astori per eccellenza e perché proprio in questi giorni i gol (con dedica) di Pezzella e Biraghi hanno emozionato chiunque. Più facile però che allo stadio si vedano i fratelli di Davide, Marco e Bruno. Renato e Anna infatti sono ancora piuttosto restii a presentarsi in pubblico, tanto che alla Fiorentina hanno chiesto pazienza anche per l’inaugurazione ufficiale del centro sportivo Davide Astori. La società, come ovvio, dal canto suo non mette pressioni e nel frattempo ha lasciato a Cagliari la maglia di Davide “capitano viola per sempre”, come ha ripetuto ieri sera lo stesso Salica.
Non basta, però. Perché la Fiesole sta preparando una coreografia suggestiva, mentre prima della partita ci sarà una premiazione in campo. Il tutto, ovviamente, nel nome di Davide. Sette mesi dopo quell’indimenticabile Fiorentina-Benevento insomma, Firenze si appresta a vivere un’altra domenica di emozioni. Nel nome di Astori, capitano per sempre.
In campo invece la squadra di Pioli andrà a caccia di un altro record. L’anno scorso eguagliò il mitico filotto del 1960 (sei vittorie di fila in campionato), stavolta invece insegue un altro numero rock: 5 successi consecutivi al Franchi. Alla Fiorentina non succede dai tempi del primo Prandelli (anno 2005, allora le vittorie di fila in casa furono addirittura 6) e dell’immarcabile Luca Toni poi diventato Scarpa d’Oro europea. Tanta roba, forse troppa per la Fiorentina attuale, non ancora pronta per certi paragoni.
L’occasione per rendere ancora più intrigante la classifica però c’è, a patto di non sottovalutare una squadra che l’anno scorso proprio al Franchi conquistò i tre punti salvezza e che potrà contare sulla forza di Pavoletti, la fantasia di Joao Pedro e il talento di Barella. Servirà il miglior Simeone (ieri rimasto a riposo contro il Brasile ed entrato solo all'88.mo) e magari qualche colpo da maestro di Pjaca: “Barella? Lo volevamo anni fa”, ha ammesso Salica. Lui e Chiesa adesso sono i simboli del nuovo corso azzurro e (insieme a Berna) le speranze più concrete di un futuro azzurro migliore.
Prima del Cagliari però c’è il Chelsea. Sì, perché stasera a Londra le ragazze viola di Cincotta si giocano un posto nella storia. Dopo il trionfo in Supercoppa le Women’s sfidano le fortissime Blues per un posto nel quarti di finale di Champions League. Sarebbe un altro fantastico record viola: la logica dice Chelsea. Per tradizione, talento, budget e curriculum. Anche in Supercoppa però il pronostico diceva Juve…