CON LA JUVE TORNANO TUTTI: IL SOGNO DELLA FIORENTINA È SFIDARE CONTE CON ROSSI-GOMEZ DAL 1'. NETO, FIDUCIA A TEMPO
La buona notizia, in fondo, ieri è stata doppia. Che Rossi, cioè, non ha riportato niente di grave dall'infortunio patito contro il Parma e che la sosta della prossima settimana aiuterà la Fiorentina a recuperare praticamente tutti i giocatori infortunati. Al lungodegente Gomez, infatti, in questi giorni si sono sommati Pasqual, Rebic e lo stesso Rossi, che potrà comunque essere della partita domenica sera contro la Lazio. L'italo-americano dovrà rimanere in totale riposo per i prossimi tre giorni per poter smaltire al meglio la contrattura al muscolo soleo e, in linea di principio, dovrebbe sostentere regolarmente la rifinitura sabato prossimo con il gruppo reduce dalla partita in Ucraina. Possibile a questo punto che Pepito possa essere convocato per il match dell'Olimpico, per partire però dalla panchina. Intanto, Prandelli dovrà aspettare: nonostante il ko di Rossi non sia grave, il ct azzurro con ogni probabilità sceglierà di non convocare il numero 49 viola per le ultime (inutili) sfide di qualificazione dell'Italia contro Danimarca ed Armenia: perdere Rossi per un periodo più lungo del dovuto potrebbe essere un errore imperdonabile a cui la Fiorentina non vuole nemmeno pensare.
Anche perché, nei piani dei viola, c'è un sogno molto ambizioso: affrontare domenica 20 ottobre allo stadio Franchi la Juventus con la coppia d'attacco Rossi-Gomez. Il tedesco sta meglio, ha già dismesso le stampelle ed è tornato persino a guidare la propria auto. Il suo recupero procede regolare ed il ritorno in campo del numero 33 potrebbe coincidere esattamente con la sfida contro i bianconeri di Conte. La Fiorentina, ben inteso, proverà e farà di tutto per recuperare il panzer tedesco, anche se al momento è presto per poter sognare il super-tandem contro i rivali di sempre. Gomez e Montella ci sperano da matti. Le grane per il tecnico viola, in questi giorni, non sono però soltanto quelle relative agli infortunati: a tenere banco in queste ore è la questione legata a Neto, nell'occhio del ciclone dopo la prova contro il Parma. Contro Dnipro e Lazio toccherà ancora al brasiliano, ma dopo la sosta occhio alle sorpese: Montella ci ha già abituato a clamorosi cambi tra i pali sia ai tempi del Catania che nella passata stagione, con la staffetta Viviano-Neto. Altri 180 minuti incolori per il brasiliano e Munua potrebbe già essere allertato.