CINQUE GIOCATORI FORTI E AUMENTO DEL MONTE INGAGGI PER IL RILANCIO. DELLA VALLE PIÙ RICCO CON ITALO E I DIRITTI TV. VENGO O NON VENGO? I DUBBI DI ADV. CON LA JUVE NIENTE DA PERDERE. PIOLI, REBUS DIFESA. BADELJ HA DECISO: VA VIA
Stanno succedendo cose molto positive per il futuro della Fiorentina che possono aiutare a scavallare questa stagione modesta, spesso triste. La riforma dei diritti televisivi porterà nelle casse della Fiorentina diciotto milioni in più per tre anni: tanta roba. Con questa iniezione di liquidità non solo i viola avvicineranno le grandi, ma porteranno il fatturato oltre i cento milioni, una soglia dove si comincia a ragionare e con la quale si affronta meglio anche il fair play finanziario. Non basta.
La crisi economica e del lusso che negli anni scorsi aveva pesantemente condizionato i fatturati delle aziende dei Della Valle sembra aver imboccato la strada del recupero. Ricordiamo che lo stop alle spese per la Fiorentina era arrivato anche per i problemi della Casa-Madre.
Ma adesso c’è anche di più. In questi ore infatti è stata ceduta agli americani del fondo Global Infrastructure Partners per quasi due miliardi di euro la società Ntv, quella dei treni Italo, il vettore privato delle ferrovie che vede Diego Della Valle fra i principali azionisti: nelle tasche di Ddv entreranno diversi milioni di euro, una bella plusvalenza. C’è chi racconta che a tal proposito, che Diego avrebbe confidato ad amici "con questi soldi costruisco lo stadio e rilancio la Fiorentina". In attesa di conferme, la ricostruzione del Diego-pensiero è plausibile.
Ddv non ha mai accelerato per la vendita della Fiorentina (anche senza offerte poteva nominare una banca advisor e non l’ha mai fatto) perché in fondo gli secca uscire dal calcio e da Firenze da perdente, con la coda fra le gambe. L’idea del rilancio lo tenta parecchio e non da oggi. Il ritorno di sabato scorso prima del Bologna va letto in modo molto positivo.
Del resto un imprenditore di questo livello, ammesso e non concesso che non ami il calcio, che della Fiorentina si interessi il giusto, di sicuro ha capito che le strategie e la gestione tecnica degli ultimi due anni sono state sbagliate.
La fine del ciclo Montella-Sousa con la necessità di riportare i bilanci in pareggio poteva e doveva essere gestita in maniera meno traumatica. La dieta dimagrante è stata sbagliata, ha rischiato di far morire il paziente. Non è possibile passare dal competere per la Champions a essere in classifica senza prospettive, sotto l’Udinese, l’Atalanta, la Sampdoria e il Torino. Sbagliato anche ridurre il monte ingaggi da quasi sessanta milioni a 36 in una sola sessione di mercato. Sbagliatissime tre campagne acquisti (estate 2016, inverno e estate 2017) con una spesa di cento milioni (riscatti da fare a giugno 2018 compresi) per mettere in piedi una squadra molto modesta.
Di tutto questo Diego non è contento e a questo ha chiesto di mettere mano perché è chiarissimo che tutte le strategie possibili passano attraverso i risultati sportivi. Tornare a Firenze, parlare con i tifosi, fare programmi, costruire lo stadio, tutto diventa più facile e positivo se la squadra funziona, diverte, da soddisfazioni. Da qui l’inizio di una nuova strategia che partirà presto. Entro marzo sarà fatto uno screening per definire i giocatori "da Fiorentina", quelli da confermare. Saranno provati gradualmente anche i giovani per capire se potranno far parte della Viola che verrà. Le idee sono già abbastanza chiare, è evidente che della squadra di oggi non sono molti i giocatori da salvare. Pezzella, Astori, Milenkovic, Veretout, Benassi, Simeone, Chiesa se resterà. E’ questa l’ossatura-base. Sul mercato saranno fatti cinque acquisti importanti, giocatori da Fiorentina. L’idea è quella di prendere due esterni di difesa, due centrocampisti e un attaccante, spendendo soldi veri. Naturalmente alzando il monte ingaggio dai 36 attuali ad almeno cinquanta milioni.
Nella valutazione complessiva di Diego entrerà anche l’operato del comparto tecnico. Non tutto ha funzionato, anzi. Da Corvino, che ha pensato all’aspetto economico, era logico aspettarsi molto di più in sede di mercato. Ma anche da Pioli è logico aspettarsi ulteriori progressi nella seconda parte della stagione. La squadra è modesta e questo è vero, ma l’allenatore c’è per migliorarla e non solo per gestirla. La cosiddetta riga sarà tirata a maggio, ma le idee e i programmi stanno "quagliando". Diego non vuol fare follie e non le farà, ma neppure vivacchiare.
Nel frattempo, finita la paura con la vittoria di Bologna, la Fiorentina deve provare a togliersi qualche soddisfazione e regalare qualche gioia ai tifosi. C’è la Juve, l’occasione è straordinaria. E’ vero che loro sono fuori portata, ma è altrettanto vero che i bianconeri questa trasferta la temono, psicologicamente non sono mai sereni. Sanno che il Franchi è storicamente ostile. La Fiorentina dovrà far leva su questo e sul carattere. Servirà una squadra capace di andare oltre i propri limiti con il carattere, la rabbia agonistica, la concentrazione. Nessuno dovrà sbagliare niente, ma la carica giusta c’è. Oggi tornerà a far visita alla squadra anche Adv per dare la scossa?
Ieri sera fino a tarda ora non aveva ancora deciso. E’ combattuto. Non vuole caricare ancora di più una partita che ha già sufficienti motivazioni, c’è il rischio che i giocatori vadano fuorigiri. Deciderà all’ultimo momento, caso mai si tratterebbe di un blitz ultra-segreto.
Pioli invece di segreti ne ha pochi. Dovrà decidere come sostituire Laurini. Gaspar e difesa a quattro? Sembra rischioso. L’opzione è la difesa a tre con Gaspar o Chiesa esterno destro. Centrocampo classico con Badelj all’ultima grande sfida con la Juve al Franchi. Ha deciso di non rinnovare, forse ha già trovato un’altra squadra. Davanti l’unica certezza è Simeone. Non mi aspetto sorprese, ma qualche "invenzione" tattica sì.