BENASSI, PRIMO COLPO VERO. E’ UN LEADER. SISTEMATO IL CENTROCAMPO. DDV ORA SPINGE CORVINO: IN ARRIVO ANCHE UN ESTERNO SINISTRO FORTE E UN DIFENSORE (MARTINS INDI). ULTIMATUM A KALINIC E AL MILAN, POI SI DECIDE PER SIMEONE O ZAPATA

10.08.2017 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
BENASSI, PRIMO COLPO VERO. E’ UN LEADER. SISTEMATO IL CENTROCAMPO. DDV ORA SPINGE CORVINO: IN ARRIVO ANCHE UN ESTERNO SINISTRO FORTE E UN DIFENSORE (MARTINS INDI). ULTIMATUM A KALINIC E AL MILAN, POI SI DECIDE PER SIMEONE O ZAPATA
© foto di Federico De Luca

Finalmente. Finalmente un giocatore vero. Questo è il primo colpo voluto da Ddv e firmato Corvino in un anno di lavoro nella sua seconda avventura viola. Marco Benassi è stato uno dei punti di forza dell’Under 21, ha personalità,  nel centrocampo ricopre diversi ruoli, è giovane e può ancora migliorare anache in chiave nazionale, è italiano e non guasta. A dieci milioni più bonus (dovrebbero diventare tredici) non è stato pagato neppure tanto. Mi dicono che sia stata determinante una telefonata di Ddv a Cairo e ci può stare. Benassi è stato capitano del Toro, ma il rapporto con Mihajlovic si era deteriorato, andava ceduto. Possiamo dire che è un affare? Sulla carta di sicuro, ma questo acquisto è comunque il segnale preciso del cambiamento di rotta, siamo passati dalle scommesse e dalle pianticelle, alle certezze.

Come vi avevano anticipato martedì scorso su Firenzeviola, e non per vantazione (come diceva Totò), Benassi è la conferma che l’aria è davvero cambiata. E il mercato della Fiorentina ha subito una svolta netta. Come vi abbiamo raccontato, è stato Ddv in persona a riprendere in mano le fila del discorso Fiorentina, a riattivare l’interesse della proprietà che sembrava definitivamente smarrito. Negli ultimi giorni Diego, preoccupato per quello che stava e non stava accadendo, ha parlato con Corvino per capire dove erano le difficoltà del mercato e come poter risolverle, quali erano gli obiettivi e cosa si poteva fare per costruire una Fiorentina comunque dignitosa e in grado di fare un buon campionato.

In sintesi, Ddv ha stimolato Corvino a spendere, ha dato il suo ok per operazioni diverse rispetto a quelle fatte fino ad oggi. Con i giocatori da tre-quattro milioni è difficile costruire certezze. Le cose buone vanno pagate? Anche i giocatori. Così ecco Benassi, primo colpo oltre i dieci milioni, ma l’idea è quella di non fermarsi, di mettere caselle di qualità certa nel puzzle Fiorentina che si sta completando. Senza farsi 'prendere per il collo' e senza strapagare giocatori non all’altezza, però i soldi incassati saranno reinvestiti. Ddv lo vuole. Su questo la proprietà aveva rassicurato anche l’allenatore Pioli. Come vi avevamo anticipato, la tranquillità del tecnico, nonostante non abbia ancora una squadra formata a dieci giorni dall’inizio del campionato, era dovuta proprio all’assicurazione ricevuta direttamente dalla famiglia Della Valle. Nessuna smobilitazione, nessun piano di ridimensionamento, in ritardo, ma la Fiorentina si può ancora fare.

Chi arriverà dopo Benassi? Come ho sempre detto, andare dietro alle piste di Corvino è un esercizio inutile e Benassi ne è l’ultima dimostrazione. E’ vero, lo avevo scritto anch’io su questo giornale online, ma non c’erano certezze fino all’annuncio ufficiale di ieri. Sarà più o meno così anche per l’esterno sinistro, il difensore centrale e l’attaccante che arriveranno. L’unica certezza è che saranno giocatori importanti (l’esterno e l’attaccante), esperto il centrale di difesa. Ma potrebbe arrivare anche un esterno alto se ci saranno le condizioni. Mi viene in mente il solito Politano e, guarda caso, la cessione al Sassuolo del portiere viola Satalino. Ha un nesso? Vedremo. Per l’erede di Alonso la pista Laxalt è diventata complicata. Corvino sperava di chiudere ieri attorno ai dodici milioni, Preziosi ha alzato la posta oltre i quindici e a quelle cifre, giustamente, certi giocatori non si devono comprare. Non c’è rapporto qualità-prezzo, avvertite quelli che conoscono il calcio fino all’Osmannoro e ne sparano una al giorno.

Comunque la casella sinistra va riempita, Strinic sarebbe un ottimo acquisto, ma il Napoli vuole un’opzione su Chiesa. Niente da fare. Ieri circolavano diversi altri nomi tutti interessanti. Ad esempio Martins Indi, difensore olandese, nazionale, grande corsa, non un fenomeno, ma sa fare il centrale e l’esterno. Per l’attaccante l’attenzione attorno a Simeone (nonostante Preziosi) c’è sempre e molto probabilmente arriverà anche se non dovesse partire Kalinic. In quel caso sul mercato finirebbe Babacar che sembra non convincere appieno neppure Pioli. Zapata è un’altra opzione. Ma aspettiamo, ci saranno anche altre sorprese positive. Corvino sa cosa deve fare, si deve riscattare in questi ultimi venti giorni di mercato. L’input di Ddv è arrivato, in effetti la Fiorentina era stata troppo ridimensionata, aveva perso almeno trenta milioni di valore, il mercato fin qui è stato molto al ribasso, le prime amichevoli sono state imbarazzanti. I Della Valle non potevano stare a guardare questo scempio. E’ vero che il monte ingaggi doveva essere abbassato, che i conti dovevano tornare in ordine, ma ci sono anche le vie di mezzo da seguire.

Il ritorno in pista di Ddv, sperando duri, deve poi essere visto anche in un’ottica più larga, in quel tentativo di recupero di un rapporto stabile e positivo con la città e la tifoseria. Solo Ddv ha in mano le carte per rimettere tutto a posto. Intanto qualcosa si è mosso, vediamo cosa si deciderà nelle prossime settimane. Decisivo, naturalmente, sarà il rendimento della squadra. Noi possiamo fare tanti discorsi, poi se il gioco e i risultati ci sono, funziona tutto, se la squadra dovesse deludere a negatività sommeresti negatività. Anche per scongiurare questo Ddv è intervenuto. In attesa che Corvino migliori ancora questa squadra, ieri oltre a Benassi, è arrivato anche Eysseric. Il francese ha buone qualità e ottima tecnica, trequartista-esterno, andrà valutato dopo l‘impatto con il nostro campionato. Può fare uno dei tre dietro l‘attaccante, numericamente sostituisce Mati Fernandez che andrà sicuramente via. Oggi non sappiamo dove, ma andrà. Resta l’ingombrante problema Kalinic, un’altra delle vicende gestite male da Corvino. Da gennaio, quando ha detto in società di voler andar via, ad oggi sono passati otto mesi e Kalinic è ancora nel limbo. A questo punto è giusto dare un ultimatum, la Fiorentina non può più stare dietro Kalinic.

Entro domani sarebbe giusto sapere, il Milan si deve decidere (sì o no) e il giocatore deve allargare l’orizzonte. Fare imposizioni forse non conviene, ma Kalinic è tesserato viola fino al 2019 e la Fiorentina potrebbe imporgli di rimanere. Se non si sblocca la trattativa in tempi rapidi, Corvino lo farà. Comunque Kalinic sta condizionando molte operazioni di mercato. Con lui che resta o con i suoi soldi da spendere, cambia parecchio. E il tempo non è più molto.