A GENOVA PER SOGNARE. VALZER DEI PORTIERI: TOCCA A DRAGO. TORNANO QUARTA E GONZALEZ. SOTTIL-CALLEJON: BALLOTTAGGIO. IN MEZZO SCELTE DIFFICILI. C’E’ VOGLIA DI FIORENTINA

18.09.2021 11:25 di  Mario Tenerani   vedi letture
A GENOVA PER SOGNARE. VALZER DEI PORTIERI: TOCCA A DRAGO. TORNANO QUARTA E GONZALEZ. SOTTIL-CALLEJON: BALLOTTAGGIO. IN MEZZO SCELTE DIFFICILI.  C’E’ VOGLIA DI FIORENTINA

E’ solo l’inizio. Cosa vuoi siano due vittorie anche se arrivate in tre gare. E’ solo l’inizio, ma partire forte aiuta spirito e classifica. Allungare rafforza l’autostima, mettere dentro punti significa convincersi che si può fare. 

Oggi la Fiorentina prova a dare continuità alla propria qualità, emersa in tre buone prestazioni e due trionfi. A Genova per sognare. 

Il Genoa ha avuto in avvio un calendario tosto, con Inter e Napoli, anche se con la squadra di Spalletti i rossoblu se la sono giocata fino in fondo. A Cagliari i primi tre punti, giunti dopo un primo tempo agghiacciante (2-0 per il Cagliari) e una ripresa figlia di un altro film. Sardi stanchi e arresi, Genoa scatenato in rimonta (2-3), grazie anche al cambio di pelle di Ballardini, dal 3-5-2 al 4-2-3-1 con sostituzioni azzeccate. I rossoblu non sono fenomeni, ma sanno essere squadra. Le gare con Napoli e Cagliari sono lì a dimostrarlo. L’ostacolo per la Fiorentina non sarà tra i più semplici anche perché Marassi sponda rossoblu è sempre stato indigesto. 

Il Genoa ha perso solo una delle ultime sette partite casalinghe di campionato contro la Fiorentina (2-3 nel maggio 2018), raccogliendo due vittorie e quattro pareggi in questo parziale, di cui gli ultimi tre consecutivi (1-1 l’anno passato). Ma l’occasione, per la Fiorentina, di centrare la terza vittoria di fila è troppo ghiotta: evento che non si verifica da ottobre 2019, era Montella. In più cui sarebbe un altro obiettivo affascinante: la Fiorentina non ottiene almeno nove punti nelle prime quattro uscite in campionato dalla stagione 2015/2016, chiusa poi al quinto posto finale: c’era Sousa in panchina. 

Per un’affermazione a Marassi servirà il solito grande Vlahovic. Il serbo ha fabbricato tre gol in altrettante partite, oltre alla doppietta in Coppa Italia il 13 agosto contro il Cosenza. Vlahovic è solo uno dei tre giocatori nati dopo il 1 gennaio 2000 ad aver già raggiunto quota 30 reti in carriera nei top 5 campionati europei, dopo Erling Haaland (45 reti) e Jadon Sancho (38).

Le parole di Italiano ieri in conferenza stampa, “in porta ci sono delle gerarchie”, ci spingono a pensare che Dragowski riprenderà i guanti mentre Terracciano, portiere designato per la Coppa Italia, tornerà in panchina, nonostante la bellissima prestazione di Bergamo. Questo immaginiamo, ma attenzione perché Italiano è sorprendente quando verga la formazione. La lista viene attaccata al muro dello spogliatoio un’ora prima di scendere in campo. Così non si corrono rischi: i cali di concentrazione vengono esclusi, tutti sono in corda fino al fischio di inizio. 

E’ stata una settimana tipo, nel senso che Italiano ha potuto lavorare con calciatori non stanchi. Ha recuperato quelli che erano arrivati provati a poche ore dalla sfida di Bergamo. In difesa allora potrebbe partire Quarta al fianco di Milenkovic con Odriozola a destra per l’infortunato Venuti, quindi Biraghi a sinistra. La mediana è molto affollata e per Italiano è il settore dove le scelte, gioco forza, diventano più difficili. Torreira con Bonaventura e Castrovilli è un’ipotesi, ma non si può trascurare Amrabat elogiato alla vigilia da Italiano o lo stesso Duncan. Anche Benassi potrebbe correre per un posto nella logica della turnazione: martedì al Franchi ci sarà l’Inter mentre domenica i viola saranno a Udine. 

Tridente con Vlahovic al centro, mentre su un lato troveremo Gonzalez al rientro e sul fianco opposto ballottaggio Sottil-Callejon. Anche in questo caso non invidiamo Italiano, scelta non semplice. 

I clima è cambiato a Firenze, ma anche in Italia. C’è voglia di Fiorentina: dopo Bergamo sono fioccati giudizi positivi, incoraggianti. In tanti si sono sbilanciati circa un futuro intrigante per i giocatori di Commisso. Piace molto il gioco di Italiano e l’intensità con la quale i suoi calciatori si esprimono in campo. Ballardini ha indicato i viola come possibile sorpresa del campionato. Magari è pretattica, magari no. Tra poche ore capiremo tutto.