CASSANO-PAZZINI, Ecco la nuova ditta del goal...

24.02.2009 10:10 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: repubblica.it
CASSANO-PAZZINI, Ecco la nuova ditta del goal...
FirenzeViola.it

Galeotta fu la telefonata. La Sampdoria aveva appena comprato Pazzini, nove milioni di euro, colpo di gennaio necessario per rendere meno anemico il proprio attacco, Cassano, che da tempo caldeggiava il suo acquisto, è felice e ai dirigenti blucerchiati chiede il suo numero di telefono. La squadra è in ritiro a Roma, alla sera perderà in campionato contro i giallorossi, i due si parlano a lungo. Alla fine del colloquio una frase di Cassano che assomiglia ad un ordine: "Ti ho messo da parte la maglia numero 10, è tua, ti spetta, è quella dei campioni, guai a te se ne scegli un'altra". Un messaggio secco che fa scoccare la scintilla, l'inizio di un grande feeling in campo e fuori, in una squadra che è abituata ai "gemelli del gol", sin dai tempi di Mancini e Vialli. Pazzini ubbidisce, sulla schiena si mette il numero benedetto da Fantantonio. Ma soprattutto si rende conto che in area di rigore ci sarà da divertirsi, con quegli assist geniali da trasformare in gol. Lo afferma subito, sin dal suo arrivo a Genova: "Con Cassano segnerebbe chiunque, i passaggi non mancheranno, sta a me non sprecarli". Lo ripete ora, dopo che da quattro partite inserisce il suo nome con regolarità nel tabellino dei marcatori, invenzione del talento barese, rete di Pazzini, una costante che ha fatto tornare il sorriso sul volto del tecnico Mazzarri e ha allontanato la Sampdoria dalla zona retrocessione. Cassano lo fa segnare a porta vuota (Siena), davanti a Buffon (Juventus) o Consigli (Atalanta), Pazzini non sciupa niente e ringrazia: "Cassano? Me lo godo. Giocare con lui a fianco è fantastico".

Divertente è pure frequentarlo lontano da corsa e pallone, perché il barese non è mai banale, il nuovo Cassano ha imparato a comportarsi, è diventato quasi irreprensibile, si è tolto di dosso un po' di pazzia e ribellione, ma non ha perso la sua incredibile voglia di scherzare.  Gli hobby dei due non sono proprio simili, Pazzini ama pescare, la quiete del mare, con la sua casa in riviera, vicino al campo d'allenamento; Cassano guarda le onde, ma poi ha sempre bisogno di un po' di rumore. Uno è gioviale, ma tranquillo, cattivo solo davanti al portiere avversario, l'altro non sa mai stare fermo, se vede che l'atmosfera dello spogliatoio è dimessa, organizza subito una cena di gruppo per riportare alle stelle l'allegria. Pazzini, oltre a rifugiarsi nelle braccia di Silvia, con cui convive da otto anni, frequenta Palombo, Raggi, Accardi, Bellucci, canna e stivaloni, qualche pesce nella cesta, oppure consuma la play station, Cassano invece tira per la giacca il portiere Mirante e si tuffa nel casino di un locale, quando non decide di isolarsi (innamoratissimo) con la fidanzata Carolina. Per carattere sembrerebbero agli antipodi e invece, cosa non fa il calcio, l'intesa fra i due è enorme ed è diventato solido legame anche fuori dal campo. Anche perché un assist non vale niente se poi non c'è il gol, la rete non può arrivare se non hai il pallone giusto, Cassano e Pazzini lo hanno capito, feeling e amicizia in ogni ora del giorno (magari scegliendo lo stesso ristorante) non possono che aiutare. La coppia incanta e non corre alcun rischio di scoppiare. Semmai il rimpianto per i tifosi è un altro, il ritardo con cui si è formata. Anche in questo Cassano aveva rubato il tempo a tutti, voleva Pazzini già l'estate scorsa, ha dovuto aspettare sino a gennaio. Se la Sampdoria gli avesse dato ascolto, adesso non sarebbe ai confini della zona retrocessione. Ma in lotta per la Uefa.