BATISTUTA, Firenze regala emozioni uniche
Il Re Leone torna a parlare e lo fa sulle colonne de Il Giornale della Toscana. Ecco l'intervista rilasciata da Gabriel Omar Batistuta.
La Fiorentina è in Champions, se l'aspettava?
Considerando che non aveva più Toni l'operazione poteva sembrare più ardua, ma evidentemente i viola avevano dentro la rabbia di aver già conquistato due volte questo traguardo, poi negato da Calciopoli. Sono stati bravi, complimenti di cuore a tutti.
Prandelli le piace?
Moltissimo, se facciamo due calcoli mi sembra che abbia dei meriti straordinari proprio per il discorso di prima: ha dimostrato che anche senza un uomo da venti gol a stagione si può giocare bene e con grandi risultati. E' evidente che i giocatori lo seguono alla lettera.
Sa che Osvaldo ha detto che aspetta una sua telefonata per invitarla a cena? La vorrebbe conoscere...
Due-tre gol per invitarmi a cena sono un po' pochi... Scherzi a parte, se lui migliorerà giorno dopo giorno, sarò io ad invitarlo a cena, molto volentieri.
Al Franchi c'erano trentamila persone domenica sera, come nella notte di Coppa Italia, maggio '96...
Ho smesso di giocare, quindi non corro il rischio per passare per ruffiano. I giocatori della Fiorentina, due sere fa, hanno provato ciò che abbiamo provato noi in passato: questa tifoseria ti regala sensazioni indescrivibili.
Per la società viola arriva la parte più dura: migliorare questa squadra...
Le quattro grandi sono più ricche ed è veramente difficile lottare con loro, ma si può sempre provare a migliorare con volontà e giocando d'anticipo. Certo, la Champions league non è la Uefa, le formazioni sono molto più forti, insomma la Fiorentina va attrezzata per evitare rischi.
Infatti la vostra formazione, che affrontò i preliminari di Champions contro il Lodz, non era proprio scarsa...
Si ragiona così perché è passato del tempo e perché c'erano nomi importanti, ma chi vi dice che i giocatori di Prandelli non siano altrettanto bravi? Serve fiducia e i nomi non sono tutto.
Un giorno questa Fiorentina potrà lottare per lo scudetto?
Stando sempre a ruota delle grandi, approfittando di un loro momento negativo, perché no? Noi abbiamo lottato, ma da soli: dietro avevamo mille problemi e anche giocatori da carnevale... Ora c'è una società solida.