PALOMINO, Viola corre molto, sarà una gara fisica
Josè Palomino, difensore dell'Atalanta, è stato intervistato dal sito ufficiale dei nerazzurri: "
Cominciamo dal match con il Torino in cui i giornali ti hanno segnalato tra i migliori. "Indubbiamente mi fa piacere, poco alla volta sto raggiungendo il livello che vorrei e che posso offrire. Col Torino abbiamo fatto una buona gara, alzando il livello sia individuale che di squadra. Loro si sono chiusi bene e cercavano di colpire in contropiede. Noi in casa dobbiamo essere forti. Dopo le gare perse con Cagliari e Spal, secondo me ora si sta vedendo una squadra che sta cominciando a migliorare".
Prima dell'ultima gara mister Gasperini aveva parlato di solidità da ritrovare. Col Torino l'avete ritrovata, è mancata solo la vittoria. "Ogni partita che passa, sento che stiamo migliorando. Dobbiamo continuare così, a migliorare partita dopo partita, a fare il meglio che possiamo ogni settimana. Sappiamo che così facendo, saremo sempre più vicini alla vittoria. Ora pensiamo solo alla prossima partita"
A Firenze contro una squadra che ha cominciato molto bene la stagione. "La Fiorentina sta facendo bene, è una squadra che corre molto. E si giocherà in casa loro. Ci ricordiamo le sfide dell'anno scorso contro di loro, partite molto fisiche, difficili. Ma noi abbiamo ritrovato fiducia. L'idea è quella di cercare di migliorare e crescere sempre".
È anche la filosofia del tuo percorso in nerazzurro: il primo anno ti è servito per conoscere il campionato italiano e ora ne stai raccogliendo i frutti. "Da quando sono qui, ho affrontato praticamente tutte le squadre. Questo è importante, perché mi permette di conoscere gli altri giocatori, le caratteristiche degli avversari. Il mio obiettivo per quest'anno è alzare il livello dell'anno scorso. E tutto passa attraverso il lavoro. Per quanto riguarda la squadra, sappiamo che quest'anno il campionato sarà ancora più difficile perché c'è molto equilibrio e tutte le squadre si sono rafforzate".
Tra le soddisfazioni che ti sei tolto finora, c'è stata quella di indossare la fascia di capitano all'Olimpico contro la Roma. "Non me l'aspettavo, ma è stata una grande soddisfazione. Quando mi hanno detto che sarei stato io il capitano, ero davvero felice. Era dai tempi della Primavera al San Lorenzo che non indossavo la fascia. A quei tempi ero quasi sempre io il capitano, poi una volta in prima squadra, non mi era più capitato".
Con la fascia si riconosce anche l'impegno e la serietà di un giocatore. "È stata una bella gratificazione per me: uno lavora anche per quello, per dimostrare di poter essere all'altezza. Certo, sono stato capitano anche perché in campo forse ero il giocatore di quella formazione che aveva giocato più partite, ma è stato bello, una bella soddisfazione".
Significa anche che ti sei integrato alla perfezione in un ambiente che per te era comunque nuovo. "A Bergamo mi trovo molto bene, abbiamo una vita tranquilla. Passo tanto tempo nel Centro Bortolotti e questo devo dire mi piace molto: stare insieme aiuta a fare squadra. A me piace la tranquillità e la città aiuta molto: quando posso esco per fare una passeggiata, bere un caffè in centro, rilassarmi. Una delle mie mete preferite è Città Alta: mi piace camminare lungo le mura, vedere la città. C'è ancora molto da scoprire. E alla fine un buon ristorante lo si trova sempre. Il mate poi non può mancare. Vivo con la mia ragazza e il mio cagnolino, poi in questo periodo è arrivato anche mio papà che starà qui ancora per un paio di settimane. Mi piacerebbe potergli dedicare qualcosa, magari un gol. Anche se per prima cosa, mi interessa aiutare la squadra e fare bene per prima cosa il mio lavoro, e cioè difendere. Ma sono convinto che continuando ad allenarmi bene, arriverà anche il momento in cui segnerò".