NAPOLI-MILAN, Intervista doppia ai telecronisti
Sarà la notte più importante del campionato. Ma guai a dire che è decisiva per le sorti scudetto. Milan-Napoli, luci a San Siro. Per il Milan vincere è quasi un obbligo, per il Napoli la ciliegina sulla torta dopo un campionato fin qui meraviglioso. Sulla partita di questa sera TuttoMercatoWeb ha interpellato due giornalisti attenti alle sorti di entrambe le squadre, ovvero Carlo Alvino di Sky per il Napoli e Carlo Pellegatti di Mediaset per il Milan.
Che partita sarà?
Alvino: "Mi aspetto un Napoli all'altezza delle sue migliori prestazioni. Un Napoli attento che dovrà concedere poco ad un Milan straordinariamente forte in attacco. Sono fiducisio: gli azzurri quando giocano con attenzione e palla a terra sono capaci di giocarsela con tutti. C'è la possibilità di poter continuare a vivere quest'aria di alta classifica".
Pellegatti: "Ho visto giocare il Napoli contro il Villarreal e mi ha ben impressionato. Calcolando che si gioca a San Siro, il Milan non deve buttar via l'occasione. Il Milan di adesso è poco decifrabile, non attraversa un bel periodo dal punto di vista del gioco. Non mi sbilancio su che tipo di partita sarà perché il Milan non è costante nel rendimento".
La partita sarà decisiva?
Alvino:"Credo proprio di no. Ci saranno ancora tante partite da giocare. Non penso che questo match sia del tutto decisivo. Il campionato si deciderà nelle ultime tre o quattro partite. Qualsiasi risultato venga fuori da Milano, è ancora recuperabile"
Pellegatti: "Non è un momento decisivo, ma sicuramente molto importante per il campionato".
Che aria tira nell'ambiente?
Alvino: "Di moderato ottimismo. I tifosi sono consapevoli che quella di quest'anno è un'annata straordinaria in cui il Napoli ha fatto qualcosa in più rispetto a ciò che la gente si aspettasse. Tutto ciò che verrà fuori da questa partita sarà un qualcosa in più, nella speranza di poter continuare a raccontare e vivere questo sogno"
Pellegatti: "È giusto che il Napoli affronti la partita con moderato ottimismo, lo stesso moderato ottimismo con il quale il Milan affronterà il Napoli".
Ne avete raccontate tante. Qual è il match tra Milan e Napoli che ricordate con più piacere?
Alvino: "Ho difficoltà nel ricordare con piacere dei Milan-Napoli che hanno sempre riservato delle cocenti delusioni. Quello di San Siro, versione rossonera, è un campo che non porta bene al Napoli. Mi auguro che il Napoli ripeta la partita dell'anno scorso, terminata 1-1 con i gol di Campagnaro e Inzaghi. Se finisse così, sarebbe un ottimo risultato".
Pellegatti: "Quella del 3 gennaio 1988, quando il Milan vinse 4-1 e giocò una partita indimenticabile".
Chi saranno gli uomini chiave della partita?
Alvino: "Sarebbe facile dire Cavani e Ibrahimovic. Credo che non saranno loro due a decidere il match. Questa partita la potranno decidere quelli che impropriamente vengono definiti gregari. Per quanto riguarda il Napoli punto forte su Maggio, che sta vivendo uno straordinario periodo di forma. Questa partita potrebbe essere decisa da chi non pensiamo possa farla".
Pellegatti: "Se fossero Cavani e Ibrahimovic non sarebbe giusto per gli altri giocatori del Napoli. Cavani deve affrontare la difesa più forte del campionato e quindi se il Napoli si affidasse solo a lui avrebbe problemi. Più che dei giocatori direi l'organizzazione e la voglia degli azzurri contro un Milan che è in testa alla classifica meritatamente. Indubbiamente l'assenza di Lavezzi è molto importante".
In barba alla scaramanzia, un pronostico?
Alvino: "Non ne faccio mai. Sono scaramantico fino all'osso (sorride,ndr). Edoardo De Filippo diceva che essere scaramantici è da fessi, ma non esserlo porta male".
Pellegatti: "Spero che vinca il Milan perché sono tifoso rossonero. Ma bisognerà giocare meglio rispetto alla gara contro il Chievo Verona. Se i rossoneri giocassero come contro la Sampdoria allora penso che potrebbero vincere la partita".