PIOLI, Astori e la maglia viola: la notte delle emozioni
Fiorentina-Milan il 4 marzo. L’incrocio, forse, l’ha deciso il destino. Già, perché quella data per la maglia viola non è più una data qualunque. Da cinque anni. Da quando, il dramma della scomparsa di Davide Astori ha in qualche modo riscritto la storia della Fiorentina. In quel giorno accanto alla Fiorentina, alla sua guida, c’era lui Stefano Pioli, oggi sulla panchina del Milan, ma coinvolto (per sempre) nel ricordo di quel giocatore che per lui era prima di tutto un esempio. Un bravo ragazzo, un uomo con cui convivere i sogni e le difficoltà di ogni giorno.
Astori, Pioli e la Fiorentina, da quel 4 marzo sono comunque rimasti e lo rimarranno per sempre una cosa sola. Al punto che l’allenatore – come Biraghi – si è fatto tatuare vicino al polso sinistro il cuore, le iniziali e il numero (DA13) che ricordano il difensore. Il dolore, lacerante, per quella notte nel ritiro di Udine. L’incredulità, la consapevolezza che niente sarebbe stato più come prima e poi l’obbligo, la volontà e la necessità di ripartire. Pioli fu una figura unica nella gestione di quanto accadde in quella Fiorentina. Pioli, la Fiorentina e Astori si ritroveranno così di nuovo insieme, sabato sera, il 4 marzo di cinque anni dopo quel giorno di dolore, per vivere sul campo una partita che potrà raccontare emozioni destinate ad andare oltre un gran gol, una vittoria pesante o una rincorsa alla classifica migliore. Nella lettura delle formazioni della Fiorentina in ogni partita viene scandito anche e sempre il nome di Astori, il capitano per sempre, e di sicuro, sabato notte, a quell’annuncio applaudirà, commosso, anche l’allenatore della squadra che sta dall’altra parte dello spazio di campo di colore viola. A riportarlo è La Nazione.