TRA PRESENTE E FUTURO
In un momento di ricostruzione non semplice per la Fiorentina è normale che le attenzioni vadano rivolte anche sul giocatore che la scorsa estate è stato investito del ruolo di capitano e che rappresenta forse meglio di ogni altro, ad oggi, lo spirito della squadra: Davide Astori.
Arrivato quasi in sordina dopo l'esperienza non certo esaltante alla Roma, Astori si è preso prima il posto da titolare inamovibile e poi, dopo i tanti addii dell'estate viola, la fascia da capitano. Il rendimento fino a qui è stato leggermente altalenante, con prestazioni macchiate da errori grossolani (vedi Crotone) a molte partite da 6 in pagella. Senza aver mai trovato il guizzo del gol, per il centrale difensivo della Fiorentina è stata comunque fino a qui una stagione positiva, anche se non eccezionale.
Eccezionale invece è una statistica che lo riguarda: Astori è il quarto giocatore in Serie A per palle recuperate. Il capitano della Fiorentina infatti, dopo Torreira, Koulibaly e Skriniar, detiene la quarta posizione di questa speciale classifica con 108 recuperi totali. Questo a dimostrazione della buona continuità che il difensore ex Cagliari ha avuto in questa stagione e dell'importanza della sua presenza nella Fiorentina attuale.
Adesso è da risolvere la questione rinnovo, che appare sempre più vicino anche dopo le parole di Astori di settimana scorsa (leggi qui), ma che ancora non è ufficiale. Il contratto attuale scade nel giugno 2019, ma un eventuale (e ormai probabile) rinnovo di contratto sarebbe un bel gesto di fiducia da parte della dirigenza gigliata nei confronti del classe '87, vero uomo simbolo di questa Fiorentina.