RUMORE
Ieri sera la prestazione di Giovanni Simeone ha fatto rumore. L'attaccante argentino era sprofondato in una sorta di crisi di identità nel corso delle ultime partite, ma soprattutto in una sorta di difficile rapporto con l'anonimato. Dato il ruolo che ricopre in molti si attendono da parte sua una costante pericolosità, l'essere sempre e comunque un'insidia per le retroguardie avversarie. Ed invece il Cholito, nelle ultime quattro gare, è letteralmente sparito dai radar ed ha sempre fatto fatica a notarsi, toccando pochissimi palloni e creando pericoli rasenti allo zero. Ieri non è stato proprio così, anche se probabilmente ancora i tifosi della Fiorentina non possono sorridere del tutto.
Il numero nove, sotto gli occhi del Numero Nueve, sembrava aver cominciato molto bene contro la Roma, una delle sue vittime preferite visto cosa seppe fare nella passata stagione. Movimenti, sponde e capacità di far risalire i suoi. E poi il tanto discusso episodio del calcio di rigore conquistato con una discreta dose di malizia dall'argentino, al quale non si può imputare di aver simulato ma casomai di essere andato a ricercare il contatto con un movimento innaturale della gamba. Che è tutt'un altro paio di maniche. Rumore: si è svegliato il Cholito. E fin qui tutto bene. Ma nella ripresa, per molti, la valutazione è cambiata sensibilmente.
Succede infatti che Chiesa acceleri partendo dal lato sinistro della trequarti e vada a chiedere un triangolo in velocità con Benassi. L'ex granata capisce e chiude la combinazione, mandando l'esterno davanti ad Olsen. Il numero 25 capisce di essere forse troppo vicino per battere l'estremo difensore giallorosso, e decide di appoggiare a fianco per Simeone, il quale però si è fermato da qualche secondo nella corsa non credendo nel tocco di ritorno. Sfuma così la più clamorosa occasione per i viola di trovare il raddoppio, e ciò pesa in maniera netta sul risultato finale, vista la rete del pari messa a segno da Florenzi a cinque minuti dalla fine. Ancora rumore, ma questa volta sono i borbottii dei tifosi delusi. E lo stesso Simeone sembra aver pagato mentalmente l'errore, dato che da lì in avanti è sparito dall'incontro prima di essere tolto a meno di un quarto d'ora dalla fine. E con il gol che ancora non arriva, di certo il rumore non si placa.