PIOLI E UN'IDENTITÀ TUTTA ITALIANA

05.08.2017 16:40 di  Luciana Magistrato   vedi letture
PIOLI E UN'IDENTITÀ TUTTA ITALIANA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Mentre la dirigenza viola si districa tra la giungla del mercato, in particolare estero, Stefano Pioli continua a lavorare sull'identità di gioco e non solo da dare alla Fiorentina. Una Fiorentina che, deve essere chiaro, parla italiano. Non tragga infatti in inganno l'internazionalità della rosa viola perché il cambio di rotta di Pioli rispetto a Sousa è netto e i ritiri prima a Moena poi in Germani lo confermano. Il portoghese infatti da questo punto di vista si era adattato alla rosa a disposizione, dividendo a gruppi i giocatori tra slavi, sudamericani e pochi italiani. Divisioni mantenute anche a tavola dove fin dai primi ritiri Sousa aveva incoraggiato questi "raggruppamenti" con leader quindi differenti, da Gonzalo per i sudamericani a Tomovic per gli slavi e Astori per gli italiani. Poco male, si dirà, impossibile che una rosa di 25 persone vada d'amore e d'accordo anche fuori dal campo.

Ma con Sousa anche in campo gli allenamenti avevano ordini differenti visto che venivano dati in più lingue, spagnolo in particolare vista la provenienza degli uomini dello staff. Anche Montella in realtà, con tanti giocatori stranieri, si era arreso al far parlare solo il pallone ("la lingua del calcio è la stessa" diceva, lui poco avvezzo anche all'inglese), con giocatori comunque "costretti" a corsi d'italiano e - qualcuno, tecnico compreso - d'inglese. Con Pioli la parola d'ordine è parlare solo italiano in allenamento. E per chi non capisce c'è sempre il compagno disposto ad aiutare. I giocatori ormai sono sempre più "multi-lingue" e qualcuno in grado di tradurre c'è sempre, il che crea anche uno spirito di gruppo importante. Se sulla carta l'italianizzazione chiesta da Della Valle lascia il tempo che trova visto che il mercato offre poche possibilità tra i giocatori di casa nostra, la scelta del tecnico è andata anche e soprattutto in questo senso: italiano e con uno spiccato senso del viola. Almeno questi sono due punti importanti dai quali ripartire.