LA SFIDA DI SINISA
Sinisa ha scelto Firenze, e la Fiorentina. La parola "fine" sulla vinceda Mihajlovic-Inter arriva poco prima delle 13, in una Firenze che già ribolle per le temperature già da estate inoltrata. Elegantissimo, con cravatta viola d'ordinanza, il mister gigliato snocciola la sua versione dei fatti. E non indietreggia di un millimetro. Continuare nel progetto Fiorentina, questo il suo punto di vista, mai venuto meno nemmeno di fronte alle sirene dell'Inter. La società, per inciso, rimasta nel cuore del tecnico.
Lui, però, sin dall'inizio aveva informato la società (comportamento assai raro in tempi di fughe in Francia stile Leonardo) e, almeno così afferma, non c'è stato nemmeno troppo bisogno di attendere una corda tirata per prendere le decisioni sul futuro. Mihajlovic aveva già scelto la Fiorentina, e la Fiorentina aveva già scelto di tenersi stretto il proprio allenatore. Nonostante i risultati non proprio entusiasmanti, e nonostante una piazza intera lo spingesse idealmente verso Milano.
E sarà proprio questa, la sfida più difficile di Sinisa, quella di riprendersi i tifosi. Magari con i risultati, certo, ma anche e soprattutto con il gioco, auspichiamo noi. Perchè è soprattutto sotto il profilo tattico che il serbo ha mostrato i limiti più evidenti. Sui quali, per carità, nessuno comunque avanza dubbi sulla possibilità di superarli. Adesso che, dunque, l'ennesima sorpresa in casa viola è stata superata e archiviata, sarà possibile dedicarsi solo e soltanto alla squadra del prossimo anno e, di conseguenza, al mercato? Perchè Sinisa ha dato appuntamento a tutti a Cortina, e il 14 luglio, praticamente, è già dietro l'angolo.
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