D'AGOSTINO, A Milano senza nessuna paura
Gaetano D'Agostino è rientrato nella trasferta di Roma e per lui uno anche uno spezzone di partita col Cesena. Adesso è pronto e presenta così la sfida col Milan a San Siro. "La storia del mio infortunio? Venivo da un infortunio di 5 mesi, e forzai i tempi per farmi notare da qualche squadra. Nelle ultime due partite dello scorso campionato peggiorai la situazione, ma la Fiorentina mi dette fiducia e mi acquistò ugualmente. Ho fatto la preparazione e poi ho giocato contro Napoli e Lecce. Poi il nuovo stop. Anche lì ho forzato i tempi, avevo ancora qualche dolorino, ma ho nascosto tutto ai medici. E' stata solo per colpa mia, per la voglia di far bene a Firenze e di rientrare il prima possibile."
Titolare a San Siro? "Io sono pronto. Forse non ho i 90' nelle gambe, ma ora sto bene. Comunque decide il mister, anzi lo ringrazio perchè mi sta gestendo benissimo"..
Milan da scudetto? "Secondo me si. A livello qualitativo è la più forte, superiore anche all'Inter."
ll paragone con Pirlo: "Lui ha vinto tutto, siamo diversi. Io ce la metto tutta però vi posso assicurare che è uno dei pochi giocatori al mondo che sappia fare veramente il regista. Sì, lui ha qualcosa in più di me. Le voci su di me al Milan? Ci sono state voci ma di concreto non so niente".
Con il rientro di D'Agostino tornerà il gioco nella Fiorentina? "Mi dai una bella responsabilità. E' normale che quando cambi l'allenatore, e cambi tante cose, ci sia un periodo di difficoltà. La Fiorentina i giocatori buoni ce l'ha, ed anch'io dovrò contribuire. Ha Firenze sento l'adrenalina giusta, avevo bisogno di certi stimoli. Farà molto meglio rispetto ad Udine.
La nazionale? Ci spera ancora? "Dico subito una cosa: i giocatori nati nel proprio paese devono giocare nel proprio paese (il riferimento è a Ledesma ndr.) Comunque faccio il tifo per loro. Datemi il tempo di entrare in forma e la concorrenza sarà più agguerrita."
Le punizioni tra D'Agostino e Mutu: "A Roma gli ho chiesto scusa, perchè quella era la sua zolla. Però ho segnato ed è andata bene lo stesso. Anzi, se questo serve a fare gol, vuol dire che litigheremo tutte le volte che ci sarà una punizione... (ride ndr.)
Le prospettive future della Fiorentina? "Abbiamo un potenziale molto alto, si parla di giocatori come Jovetic, Mutu, Gilardino, Vargas... Quando saremo tutti in forma sarà un'altra musica. Quando mancano sette-otto giocatori è normale che ci siano problemi. Secondo me siamo stati bravi a fare 15 punti in 12 partite. Non voglio dire obiettivi, non voglio illudere i tifosi, però quando staremo bene ci potremo divertire."
Il modulo preferito: "Ho sempre giocato col 4-3-3, vertice basso e chiaramente conosco meglio quel modulo. Ma va bene anche il 4-2-3-1 anche se bisogna correre di più."
Sulla mentalità della squadra: "Secondo me è un falso problema. A Roma per esempio non ho visto una supremazia della Roma. Sono stati tre gol regalati, noi invece abbiamo manovrato e creato occasioni. La paura nel calcio non esiste, cerchi sempre di vincere tutte le partite. L'atteggiamento per Milano è questo: se vai là con la paura, ne prendi otto. Noi siamo la Fiorentina e dobbiamo dimostrargli che siamo forti, e che non abbiamo paura".
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I suoi precedenti a Milano: "Giocare in quello stadio è meraviglioso, ci sono tutti i presupposti per fare bene. Con l'Udinese non ho mai fatto gol a San Siro, però ho fatto tanti assist."