ACCADDE OGGI... I due lampi di Baggio-laser

24 anni fa i primi due gol in maglia viola di Roberto Baggio
03.09.2010 09:10 di  Stefano Borgi   vedi letture
ACCADDE OGGI... I due lampi di Baggio-laser
FirenzeViola.it
© foto di Andrea Pasquinucci

Due lampi nel buio. Un pò perchè quel Fiorentina-Empoli si giocò di sera. Un pò perchè, dopo la loro esplosione, la luce si spense di nuovo. Per sette interminabili mesi. Ma andiamo con ordine: era il 3 settembre 1986, ed una Fiorentina "normale" avrebbe affrontato di lì a poco l'Empoli di Gaetano Salvemini (una semplice omonimia, niente a che vedere con il "liberale" antifascista di cui l'omonima piazza vicino a Santa Croce...) neopromossa in serie A. Al tempo si disputavano i turni preliminari di Coppa Italia ed i viola erano già in debito d'ossigeno avendo perduto in quel di Caserta (!) alla "prima", pareggiato a Pescara la seconda, e di nuovo pareggiata la terza, in casa, contro l'Arezzo. Ora, se tre indizi fanno una prova, si può dire che la stagione della Fiorentina partiva in salita, ma questo ben presto si rivelò un feroce eufemismo visto quello che sarà l'andamento incolore (altro eufemismo) del campionato viola. Pontello aveva inaugurato una sorta di autofinanziamento ante-litteram, Piercesare Baretti era il braccio armato di questa spiacevole pratica ed i risultati erano sotto gli occhi di tutti. Ma tant'è... La speranza si chiamava Roberto Baggio, un giovane di belle speranze proveniente dal Vicenza, che portava in dote un gravissimo infortunio contratto l'anno prima, poche ore dopo aver firmato il contratto con la Fiorentina. Corsi e ricorsi storici... a distanza di 24 anni tutto questo ricorda molto da vicino l'infortunio di Jovetic, patito ancor prima di cominciare quello che, per il montenegrino, doveva essere l'anno della consacrazione.

Due lampi, abbiamo detto. C'era uno striscione in curva che recitava... "Baggio laser" e quelle due prodezze del (non ancora) "Divin Codino" tranciarono di netto la notte fiorentina, regalando squarci di speranza ad una tifoseria che si apprestava a mangiare il pane duro dell'anonimato e della mediocrità. Non ricordo i minuti precisi, nè la formazione viola per intero (ahimè ricordo, invece, un imberbe Landucci in porta ed un rampante Di Chiara ala sinistra...), però ricordo nitidamente che la folgorazione sulla via di Roberto avvenne sotto la "ferrovia". Nel primo tempo era stato il carneade Casaroli a portare in vantaggio gli azzurri empolesi, mentre a metà ripresa proprio Alberto Di Chiara, caracollando sulla destra, crossa col sinistro a centro area. Paolone Monelli "spizza" di testa per Baggio che, al volo di destro, in girata, scaraventa sotto il "sette", alla sinistra di...Drago. Niente male per la nuova stellina del calcio italiano: primo gol in maglia viola e per giunta ad un portiere con un nome... importante. La seconda rete, quella del definitivo 2-1, sublimerà quello che in futuro sarà un marchio di fabbrica di Roby Baggio: il calcio di punizione dal limite. Manca una manciata di minuti alla fine, Baggio accarezza la palla e l'angolo scelto è sempre quello...come il risultato finale...gol! Dopo quella sera, la Fiorentina seppe di aver in mano il fuoriclasse del futuro, anche se in quella squadra era un fiore pregiato in un prato di erbacce. In estate se ne erano andati Massaro, Galli e Passarella. Agroppi e Nassi erano fuggiti per motivi ignoti, e Firenze attendeva l'ennesimo rientro di Antognoni. Il capitano e Roby riuscirono a giocare assieme solo le ultime quattro partite del campionato 86-87. Baggio, infatti, dopo quel Fiorentina-Empoli esordisce in serie A contro la Sampdoria, per poi rifermarsi subito. Rientrerà 7 mesi dopo, il 26 aprile a San Siro, contro l'Inter. Fino ad arrivare a quel 10 maggio 87' quando ci fu l'ideale passaggio delle consegne. Napoli-Fiorentina, con i partenopei che vinsero il loro primo campionato e Roby che segna (davanti a Maradona) il suo primo gol in serie A con un'altra magia su punizione. A proposito... il prossimo 26 ottobre si giocherà il primo turno di Coppa Italia, e sarà proprio Fiorentina-Empoli. Hai visto mai che a distanza di 26 anni, un campioncino in erba come Adem Ljajic non voglia rinverdire quelle meravigliose gesta?