MARCO LANNA, Viola favoriti per la Champions
Fonte: tmw
FirenzeViola.it
Parlando ai microfoni di TMW del derby in programma stasera tra Genoa e Sampdoria Marco Lanna analizza anche il duello per il quarto posto tra Fiorentina e Grifoni, oltre a regalare qualche battuta sull'ex Giampaolo Pazzini.
Chi vedi favorita tra Genoa e Fiorentina per il quarto posto?
"Il Genoa ha fatto un bel campionato e ha fatto un campionato sicuramente migliore di quello della Fiorentina. I viola sono più abituati a giocare a certi livelli. Non è bella come il Genoa, però è forse un po' più solida. Se la giocheranno. Son due squdre che per motivazioni diverse se la combatteranno fino alla fine. Per il Genoa sarebbe un successo incredibile, per la Fiorentina c'è la voglia di non fermarsi ai primi turni di Champions, ma andare avanti. Forse è leggermente favorita la Fiorentina. La non qualificazione in Champions per i viola potrebbe rappresentare un passo indietro, mentre per il Genoa comunque vada è un miglioramento rispetto allo scorso anno. Determinanti le motivazioni nelle ultime gare".
Quanto si è rafforzata la Sampdoria con l'arrivo di Pazzini? Ha sbagliato la Fiorentina a darlo via?
"La Samp s'è rafforzata tantissimo. E' facile ora dire che la Fiorentina ha sbagliato a darlo via. Sicuramente se l'hanno ceduto è perché Pazzini in quel momento e in quella situazione non rendeva per quello che si poteva pensare. Cambiare ambiente, modo di giocare e allenatore l'hanno fatto cambiare totalmente. Sicuramente a Firenze lavorava molto di più per la squadra e un po' meno per se stesso. Alla Samp la fase offensiva la fanno solo lui e Cassano praticamente. Ha trovato un ambiente più calmo e sereno nei suoi confronti e un giocatore come Cassano che lo serve sempre perfettamente, ha trovato la fiducia e voglia di dimostrare d'essere un ottimo giocatore. A posteriori posso dire che la Fiorentina ha sbagliato a cederlo, ma c'era anche da valutare la posizione in cui era Pazzini a Firenze, dove era comunque chiuso da Gilardino. Faceva fatica a giocare e quando lo faceva sentiva una grande responsabilità".