ONOFRI A FV, La Fiorentina manca di qualità
Sul momento della Fiorentina, sulla piccola crisi che sta affrontando e quello che è oramai l'obiettivo di stagione, ovvero la salvezza, Claudio Onofri, che ieri sera era all'Olimpico con Sky per il commento tecnico della partita, ha risposto in eslusiva alle domande di Firenzeviola.it.
Oggi a Coverciano gli allenatori si sono ritrovati per l'assegnazione della Panchina D'Oro; molti di loro parlando di Fiorentina e si sono espressi per una facile salvezza. Onofri, secondo lei la situazione è così semplice?
La Fiorentina è certamente una squadra che ha un organico superiore alla salvezza, diciamo da centro classifica, che magari ad inizio anno poteva avere qualche velleità di arrivare anche più in su, non certo più ora. Bisogna anche dire che quello di questo anno è un campionato strano, senza valori assoluti a parte le due lassù che lottano per lo scudetto. Ci sono tante situazioni che fanno riflettere sulle sorti delle singole squadre e sembra che tutto possa cambiare da un momento all'altro.
Quale è il problema della Fiorentina?
La Fiorentina vista ieri sera era poca roba, vista la concomitante assenza di un centravanti e la notte non propriamente brillante di Jovetic, il quale era un po' sperso là davanti. Però non è possibile che se cala lui, cali tutta la squadra. Detto ciò non mi sembra che il problema della Fiorentina sia di attenzione o di motivazione. Quelle alla fine si trovano sempre, soprattutto in situazioni del genere, anche indipendentemente dalle situazioni personali che certe volte hanno un peso, ma non tale da condizionare il gioco di tutta una squadra. Quello che mi sembra è che in questa squadra manchi innanzitutto tanta qualità. Un attacco come quello presentato dai viola ieri sera è improponibile in qualsiasi squadra che voglia calcare i campi di serie A.
Dobbiamo allora parlare di problemi dei singoli?
Ieri sera ho parlato anche con Vincenzo Guerini il quale mi ha confermato che ci sono alcune situazioni interne anomale e di difficile gestione, come in particolare era quella di Gilardino, che oramai è andato via, e quella di Montolivo che invece ancora c'è. Mentre mi ha confermato che le proteste dei tifosi e il malumore dell'esigente ambiente viola invece non c'entrano.
E del lavoro di Delio Rossi che ne dice?
Conoscendo bene Delio, non capisco perché ancora non sia riuscito a dare un'impronta sua a questa squadra, eppure lui è molto bravo in questo. Il Mister ha personalità, bravura, però la Fiorentina manca di identità di gioco, ma non solo ieri, gli è sempre mancata questo anno. Si può anche perdere a Roma, ma la delusione è vedere che la Fiorentina non mette in campo quello che ci si aspetterebbe da una squadra come questa e nella sua condizione. Sicuramente non si può individuare una causa sola alla base del problema, probabilmente ce ne sono tante, ma per ora non serve a niente individuarle finché la squadra non viaggerà in acque più tranquille.
Parliamo oramai esplicitamente di lotta salvezza?
Le percentuali di vedere la Fiorentina lottare seriamente contro la retrocessione per ora sono ancora basse, direi intorno al 20%. Certamente per squadre come il Lecce, che sanno dall'inizio del campionato che dovranno salvarsi, è più semplice tenere ben a mente questo obiettivo. Mentre per ora la Fiorentina fa fatica a calarsi in questa mentalità. La Fiorentina deve capire che la situazione è cambiata e deve concentrarsi solo su questo obiettivo. Per esempio ieri sera, dopo una prima parte in cui la Fiorentina proprio non c'era, si è visto dei miglioramenti, c'è stata una reazione soprattutto ad inizio secondo tempo, poi quasi più nulla nell'ultima frazione di gioco; deve fare di più, essere più costante. La Fiorentina deve capire che la frase “buttare la palla in tribuna” non significa giocare male, ma vuol dire affrontare le situazioni pericolose mettendoci gli attributi, magari rischiando il meno possibile, ma con coraggio, facendo della determinazione e della concentrazione i valori su cui costruire il cammino salvezza da qui a fine stagione.