LEONARDI, Ds UDINESE, La Fiorentina non è una squadra stanca
Una stagione oltre ogni attesa. E' quanto ormai ogni anno l'Udinese ha abituato a far vedere ai suoi tifosi ed a chiunque segua il campionato italiano. Cambano gli allenatori, gli interpreti, ma il rendimento rimane sempre su livelli altissimi. Di questo e molto altro abbiamo voluto parlare con uno degli artefici principali di questo miracolo, ovvero Pietro Leonardi, direttore sportivo dei friulani, che si é raccontato in esclusiva con questa interessante intervista.
Che campionato sta facendo l’Udinese?
Finora ci siamo meravigliati anche noi del campionato che stiamo facendo. L’attuale posizione in classifica della squadra è del tutto inaspettata. Ma ci godiamo questo momento. Noi fin dall’inizio della stagione abbiamo sempre detto che siamo contenti della prontezza che ha dimostrato la squadra. Guardiamo con fiducia al nostro futuro.
Vi spaventa la classifica, a soli due punti dal Milan?
Assolutamente no, ma il nostro obiettivo non è guardare la classifica, ma pensare a giocare domenica dopo domenica e a fare punti.
Pensate alla Champions?
Noi non dobbiamo farci assolutamente assillare da questo obiettivo. Ma dobbiamo vivere alla giornata ed essere contenti di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Il nostro obiettivo ad inizio stagione era la salvezza e l’abbiamo raggiunta, poi il migliorarci rispetto allo scorso campionato e ci siamo riusciti. A questo punto si vedrà a fine stagione dove arriverà la squadra. Inutile mettere degli paletti ora e caricare di responsabilità importanti i ragazzi, che fino ad ora ha fatto benissimo. Non dimentichiamoci che sono state diverse le partenze lo scorso agosto, alcune anche importanti, ma per fortuna si è trovato immediatamente l’amalgama giusto.
Soddisfatti dell'investimento fatto con Marino?
Marino ha dimostrato con i fatti di meritare l’Udinese. E’ un tecnico giovane e preparato. La vera arma in più di questa squadra. Abbiamo scelto Marino perché ama il calcio offensivo ed ha il coraggio di puntare sui giovani. Ma il merito è di tutti dalla società ai giocatori.
La vostra forza?
La motivazione dei giocatori, il loro entusiasmo. Penso sia questa la chiave del successo. L’armonia all’interno dello spogliatoio è fondamentale.
Domenica arriva la Fiorentina che partita si aspetta in chiave Champions?
Non sarà facile. Io non ritengo la Fiorentina una squadra stanca come molti dicono, anzi. E’ una squadra che in questa stagione ha fatto benissimo è in lotta per la Champions e per i quarti di Uefa. Inoltre hanno battuto una delle squadre più in forma del campionato, ovvero la Lazio.
Come sta Zapata?
Zapata sta facendo le cure e spero che possa rientrare il prima possibile, visto che per noi è un giocatore importante.
Che campionato vede, si aspettava una riapertura della corsa allo scudetto?
Si non ho mai pensato che l’Inter potesse vincere facilmente lo scudetto. La Roma gioca un ottimo calcio e l’ho sempre vista come la vera antagonista. Ma non c’è da stupirsi che la Juventus abbia battuto l’Inter. La Juventus sta dimostrando di meritare il posto che occupa in classifica. La lotta per la Champions sarà tra la Fiorentina ed il Milan.
Crede che vi possiate inserire anche voi?
Porta sfortuna dirlo. Posso solo dire che il vantaggio, visto che mancano otto giornate, che abbiamo accumulato non è cosa da poco.
Si parla tanto del problema Nazionale e squadre condivide anche lei che sarebbe meglio abolire le amichevoli?
Noi siamo contenti che i nostri giocatori vadano a giocare con le loro Nazionali. Anche perché così si valorizzano. E’ un motivo di orgoglio per noi.
Con Quagliarella avete fatto un investimento importante ed ora si parla sempre di più di un futuro lontano da Udine, verso Roma...
Non abbiamo mai avuto dubbio riguardo al nostro investimento: un talento puro.. Lui è un ragazzo serio, lavora sodo e sono convinto che avrà un futuro pieno di soddisfazioni. La nostra è stata un’operazione coerente. Avevamo fatto casa con le cessioni di Muntari e Iaquinta e abbiamo deciso di investire su di lui. Finora i fatti ci stanno dando ragione. Non vedo assolutamente un futuro lontano da qui.
Zapata all’Arsenal?
Quando qualcuno vuole acquistare un calciatore deve sapere prima se quel calciatore è in vendita oppure no. Nel caso di Zapata la nostra posizione è chiara a tutti. L’Udinese non si priverà del calciatore. Abbiamo una squadra giovane e vogliamo toglierci soddisfazioni importanti. Dunque non possiamo privarci di uno come Zapata, per noi fondamentale. Fa la differenza in tutte le partite. Così come altri giocatori, questo gruppo è forte e rimarrà tale, rappresenta il nostro progetto per i prossimi anni. Non vedo perché dovremmo privarci di qualche elemento. Le voci di mercato servono solo a destabilizzare.