VIOLA, VOGLIA DI IMPRESA. AMRA E CASTRO: MEDIANA QUALITÀ. SAN SIRO ESAME PER LE PUNTE. FRANCHI O CAMPI: DECISIVO DECIDERE
L’Inter cerca la prima, la Fiorentina la conferma. I nerazzurri a caccia della vittoria, i viola dell’impresa, uguale raddoppio. Sfida difficile per Iachini, ma lui sente di potersela giocare fino in fondo e con ragione. Le indicazioni arrivate dalla sfida col Torino sono incoraggianti anche se non definitive. Il gioco nella fase offensiva deve migliorare, soprattutto il cinismo sotto porta, ma il resto è buono, forse più che buono. C’è una base di solidità che regala fiducia. La Fiorentina si mostra tosta, poco incline agli svolazzi, ma molto determinata. L’Inter rappresenta un ottimo esame. Se la Fiorentina cerca conferme la verifica è plausibile. Superare lo scoglio di San Siro significherebbe molto, vincere ancora di più.
Sarà il debutto in viola di Amrabat, finalmente. Si sistemerà nel mezzo assistito da Castrovilli e Duncan. Probabilmente Bonaventura partirà di rincorsa, servirà in corso d’opera. Amrabat ci incuriosisce. Mezzo regista, mezzo intermedio, giocatore completo. Di lotta e di governo. Atipico per certi aspetti: fisico massiccio, piedi educati, un’ottima visione di gioco. E’ un’ottima tessera del nuovo mosaico viola. Capiremo come si inserirà nel tessuto della Fiorentina. Con Castrovilli l’ex veronese rende di gran qualità la mediana viola. Non ci sono solo loro. Il centrocampo della Fiorentina sta facendo parlare gli addetti ai lavori. La speranza è che le valutazioni si declinino in fatti concreti di campo.
San Siro sarà un esame anche per le punte viola. Ribery sarà il play maker dell’attacco e Kouame proverà a sfruttare i suoi inviti. L’ex genoano ha molte doti, deve solo aggiustare la mira. Ha 23 anni, è giovane, si farà. Milano potrebbe essere una formidabile chance, da sfruttare possibilmente. Vale anche per chi entrerà dopo, magari Vlahovic o Cutrone oppure entrambi. Le scale si salgono un gradino per volta, ma quel passaggio va fatto. E’ fondamentale. C’è un momento in cui si cessa di essere giovani e improvvisamente si diventa adulti. Accade anche nel calcio. Esiste soltanto una modalità per silenziare gli scettici, cominciare a far gol.
In attesa che il mercato emetta le proprie sentenze, si continua a parlare di stadio. La posizione di Rocco è diafana, così trasparente da risultare abbagliante. Non si può dire che la sua comunicazione non sia diretta. Aspettiamoci la battaglia. Sarà dura. Il progetto che ha in testa e che renderà concreto l’architetto del presidente, incontrerà difficoltà a Roma sul tavolo del ministro. Perché al di là dei sogni, il nodo dei vincoli e delle tutele sarà molto complicato da sciogliere. I militanti dei ricorsi al Tar si stanno già organizzando. Nonostante una legge buona e che apre la possibilità a muoversi con un raggio più ampio. Ma sarà arduo far passare l’idea di demolire al 90 per cento il Franchi. A Roma si aspettano un progetto più morbido.
Commisso ha fatto bene a tenere aperta l’ipotesi Campi, adesso più praticabile anche grazie alla sintesi politica trovata dai sindaci dei due comuni dell’area metropolitana. Il segnale è stato chiaro: Franchi o Campi per noi pari sono. Importante che si decida. E la scelta, stando ai rumors, non dovrebbe tardare.