SALAH GETTA LA MASCHERA...MA IN CASA VIOLA E' SEMPRE LA STESSA STORIA.

03.07.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SALAH GETTA LA MASCHERA...MA IN CASA VIOLA E' SEMPRE LA STESSA STORIA.

Giornata caldissima. Nella quale difficile restare lucidi, fosse solo per la temperatura asfissiante. Metafora perfetta di quella che sarebbe dovuta essere la giornata finale di Salah. Il giorno della scelta si diceva, a fronte di un'offerta più che imponente da 3 milioni di euro, più bonus. Il centro del progetto per un giocatore che, invece, ha fatto di tutto per tenere alta la cortina di fumo dei suoi avvocati, e il più invalicabile dei silenzi.

Lo scorrere del tempo, la corsa delle lancette, e la lunga attesa. Di una semplice risposta. Che non arrivava mai in un giorno in cui tutto va in panne, incluso l'arrivo di Sousa prima rimandato, poi realmente avvenuto e il rincorrersi del rituale comunicato di turno (alla fine poi mai pubblicato). Una risposta che doveva fornire un giocatore rapido sui social network come in campo, e il cui entourage potrebbe tranquillamente scendere in campo per una partita di calcetto (con tanto di riserve).

Una risposta arrivata sul fil di lana, e del tutto negativa. Perchè in realtà si è trattato soprattutto di un gioco a rialzo mai nemmeno garbatamente (e signorilmente) nascosto, al quale la stessa Fiorentina ha partecipato puntando forte su questo giocatore. Che, per inciso, aveva un terzo degli attuali estimatori prima di arrivare al "Franchi", e che adesso per bocca del suo procuratore, che parla in esclusiva a Firenzeviola.it, (LEGGI QUI) ha spostato le mire altrove (Inter? Juve? O chi altro?).

Per la Fiorentina Salah dovrà presentarsi per il ritiro di Moena, dimenticandosi l'adeguamento dell'ingaggio a oltre 3 milioni, per l'avvocato Ramy, invece, il "Messi d'Egitto" andrà in un altro club. Italiano. Appurato dunque l'atteggiamento a dir poco discutibile dello stesso giocatore (che, per carità, avrà diritto di scegliere liberamente il modo di arricchire il proprio futuro, ma lo stile nel comportarsi denota anche il modo di essere. E Salah non si è comportato bene), resta però la consueta perplessità.

Quella che colpisce il tifoso già stravolto dalle attese infinite per l'esito di qualsiasi vicenda (recente avvicendamento in panchina incluso) e che lo stordisce definitivamente. Costringendolo a ritrovarsi di fatto impotente di fronte all'ennesimo protagonista che prende e volta le spalle alla Fiorentina. Se, in altri termini, lo stesso Salah ha mostrato una maschera ben diversa da quella che pareva raccontare di un giovanotto destinato a far impazzire Firenze, magari con Giuseppe Rossi in campo, la Fiorentina si ritrova (di nuovo) sedotta e abbandonata. E se la verità il più delle volte sta nel mezzo, non è nemmeno esente da colpe.

Perchè più che fuga di cervelli, sembra ripetersi una fuga di protagonisti. Senza peraltro che nessuno eserciti mai quella riconoscenza che la stessa Fiorentina anela continuamente (e anche per questo i viola probabilmente adiranno alle vie legali). Possibile siano sempre tutti "brutti e cattivi" come il silenzioso Salah? Possibile che quello che sembrava un clamoroso affare capitato a gennaio, sia già sfuggito di mano a una società composta da oltre una decina di dirigenti che hanno raccontato tutto e il contrario di tutto sul contratto dell'egiziano? Possibile che la Fiorentina si ritrovi sempre nel ruolo dell'ostaggio di vicenda in vicenda, apparendo in cronico e costante ritardo su decine di altre situazioni ormai già vissute negli ultimi anni?

Chissà, magari son solo coincidenze...

Tommaso Loreto - direttore www.firenzeviola.it