RAGAZZI VIOLA, CHE BRAVI. UNA VENTATA DI POSITIVITA’, IL RESTO E’ NOIA… ASPETTANDO LA COPPA
Tante persone al Franchi, tra loro anche Gabriel Batistuta, per seguire i ragazzi di Bigica. Tempo speso bene perché Emiliano è bravo, allenatore in rampa di lancio, e i suoi allievi altrettanto. La Primavera della Fiorentina ha messo una mano sulla Coppa Italia con questo 2-0 griffato Vlahovic. Per tentare di mettere pure la seconda bisognerà attendere una settimana, ma insomma, i viola si sono portati avanti col lavoro.
Non sono i trofei vinti o persi a stabilire la bontà di un vivaio, ma le vittorie aiutano la divulgazione del lavoro fatto. Basta guardare in giro per l’Italia o l’Europa per capire che da molti anni la cantera viola funziona bene: Babacar, Bernardeschi, Piccini, Zaniolo, Mancini, Chiesa… Bastano già questi per battere le mani a coloro che lavorano nell’ombra dell’officina viola. Il prodotto finale è ottimo e ci siamo limitati a citare i più famosi: Gollini e D’Ambrosio sono altri due. Il tema semmai è un altro: perché una società che lancia il programma della politica dei giovani non trattiene i prodotti migliori? Magari un giorno qualcuno ce lo spiegherà. Pronti a comprendere, a patto però che ce lo spieghino bene.
Vlahovic si è già affacciato in serie A, nel frattempo in Primavera fa la differenza vera. Non c’è solo lui, anche altri stanno segnalando la loro presenza: pensiamo a Montiel debuttante col Toro dieci giorni fa, maiorchino di gran talento. Loro sono la punta di un movimento anche se non sono cresciuti qui, ma sono stati acquistati giù formati. Con i giovani servono coraggio e pazienza: il primo è necessario per lanciarli, la seconda per aspettarli e non bruciarli.
La Primavera ha portato positività in un momento in cui intorno alla Fiorentina c’è scoramento, delusione, molta noia. La classifica è triste, ma rispecchia il campionato della squadra e gli errori della società. Che balla parlare di classifica bugiarda: non lo è mai, anzi. E’ la fotografia fedele del cammino di una formazione, lo specchio dei programmi del club. Ad oggi la stagione è fallimentare, sono tutti in discussione, ma i processi non si possono celebrare perché la data del 25 aprile è dirimente. Quello che oggi sembra scuro, potrebbe colorarsi improvvisamente se la Fiorentina vincesse a Bergano guadagnando l’accesso alla finale. Questo periodo fatto di “amichevoli” in realtà servirà a Pioli per mettere a punto la squadra anti-Atalanta. Aspettando la coppa si potrà combattere la noia, quello stato d’animo che sta strangolando la passione dei tifosi. Il dato che rimane è che una Fiorentina così non aiuta nessuno. Serve cambiare, ma c’è il desiderio di farlo?