PARTITA DA UOMINI VERI. E ROSSI...
Solo qualche tempo fa nessuno avrebbe pensato a Fiorentina-Cesena come ad uno scontro salvezza. Eppure è proprio così e solo una vittoria può allontanare il rischio che la squadra venga coinvolta fino all’ultimo nella lotta per restare in serie A. Ormai le cause di questa stagione fallimentare sono state ampiamente analizzate e sviscerate, ma ora è il tempo di ritrovare il senso della responsabilità. La Fiorentina ha il dovere di reagire e rialzarsi dopo tre sconfitte consecutive. Deve farlo nel rispetto della maglia, della tradizione, della storia della società e della tifoseria. Certo, adesso incredibilmente incutono timore quasi tutte le squadre che passano dal Franchi, non più il fortino di qualche anno fa. E così dopo che il Lecce a metà gennaio (quando era ultimo in classifica) la spuntò sulla Fiorentina, ora i viola stanno aspettando con ansia e un po ‘di preoccupazione la gara con il Cesena, che comunque sarà privo di Mutu.
E’ stata la settimana degli appelli. La società ha chiamato a raccolta tutto il pubblico, Rossi ha chiesto di più (tra gli altri) a Montolivo. Probabilmente è il caso di chiedere che i giocatori più esperti, quelli che ormai hanno sulle spalle centinaia di partite, mostrino finalmente quella personalità necessaria nei momenti topici. E’ il giorno giusto per far vedere un po’ di orgoglio e senso di appartenenza, anche se molti sanno già che a maggio si concluderà la loro esperienza viola. Qualcosa in più è lecito attendersi però anche da Rossi: è vero, avrà anche molte attenuanti, ma con uno Jovetic sempre abbastanza brillante per tutta il campionato (Mihajlovic l’anno scorso non ha mai avuto il montenegrino a disposizione, particolare non da poco), aumentano i punti interrogativi su una posizione di classifica così precaria. Durante la settimana Rossi non ha potuto lavorare molto sulla tattica - vari giocatori erano impegnati nelle nazionali - ma stavolta non potrà sbagliare le scelte iniziali e dovrà essere abile anche a capire la condizione psico-fisica di alcuni calciatori. E a dare un giusto indirizzo tattico sulla partita, aggredendo e pressando subito gli avversari. Nella speranza che la Fiorentina sappia anche un imporre un ritmo un po’ più alto del solito, dopo che ci ha ormai abituati al solito noioso e fastidioso piccolo trotto.
Lorenzo Marucci