ORE DECISIVE PER JOVETIC: DENTRO O FUORI. GOMEZ SEMPRE PIÙ VICINO, I VIOLA VOGLIONO CHIUDERE L'OPERAZIONE
Durante i week-end esiste una sorta di patto di non belligeranza. Una volta non era così, gli affari si facevano anche la domenica. Ora il vento è cambiato: procuratori, diesse e presidenti scelgono il rumore del mare a quello delle hall affollate di hotel milanesi, solo il cellulare resta il ponte con le trattative. Quello è in servizio 24 ore su 24 perché l'input giusto può arrivare in qualsiasi momento. D'ora in poi comincia il periodo più caldo, quantomeno per la Fiorentina. Ogni club risponde ad una propria strategia: quella dei viola impone di aver risolto i casi più spinosi, in uscita ed entrata, entro il ritiro di Moena. Mancano tre settimane ancora, ma non sono tante, soprattutto quando ci si deve confrontare con operazioni tutt'altro che semplici. I manager viola, esperti e dinamici, ne sono consapevoli. Ecco perché lontano dai canali ufficiali hanno fatto filtrare la frase: "Siamo alle ore decisive, bisogna chiudere il cerchio".
Primo punto Jovetic: la Fiorentina non può e non vuole arretrare di un centimetro, rispetto a quanto fatto fino ad ora. Un millimetro indietro autorizzerebbe la Juve agli altri a pensare che a Firenze sono deboli, dicono una cosa e ne fanno un'altra.
Deve arrivare un'offerta vera per Jovetic, altrimenti non se ne fa di niente. Ecco, appunto: e se alla fine restasse a Firenze? Scenario verosimile, ma da affrontare. In che modo? Anche questo rappresenta un problema, visto che il montenegrino dopo le recenti dichiarazioni ha "strappato" con Firenze. Chi desidera così ardentemente la Juventus, in riva all'Arno non ha più proseliti. Ore decisive, allora, anche per questa vicenda estremamente delicata.
Intanto Pradè e Macia vogliono portare a casa Mario Gomez. Stesso discorso: il tempo è poco, serve concentrarsi sull'obiettivo. C'è solo una strada da battere: convincere il Bayern ad accettare una cifra intorno ai 15 milioni, col giocatore ormai l'accordo c'è già. Come detto in altre occasioni, il Bayern dal 4 luglio sarà in ritiro in Trentino e per quella data Gomez dovrà essere un ex oppure aver accettato di continuare l'avventura coi bavaresi. I dirigenti viola restano ottimisti, sentono di avere Gomez in pugno, sperano davvero di mettergli la maglia di Firenze sulla pelle.
Altrimenti in campo le altre ipotesi - Negredo, Ylmaz, Aubameyang - arricchite negli ultimi giorni dall'ipotesi Villa. Campione esperto (32 anni), carico di allori e fascino internazionale.
Questa Fiorentina, che dal luglio scorso ci ha abituati ad un crescendo rossiniano di successi sul mercato e sul campo, è pronta davvero a sferrare l'attacco. Un po' per dovere, un po' per ambizione, la società ci fa capire di essere molto vicina a regalare sogni e speranze ad una tifoseria felice ed impaziente. Un altro sforzo, coraggio, ma sarà quello decisivo.
Mario Tenerani
Il giornale