NATALE VIOLA: DESIDERI E SPERANZE. UN PENSIERO FISSO: LA RIMONTA IN CLASSIFICA. GATTUSO COMMOSSO: “AMRABAT, IL MIO EREDE”. MERCATO? ATTENDIAMO FIDUCIOSI…

26.12.2022 14:42 di  Mario Tenerani   vedi letture
NATALE VIOLA: DESIDERI E SPERANZE. UN PENSIERO FISSO: LA RIMONTA IN CLASSIFICA. GATTUSO COMMOSSO: “AMRABAT, IL MIO EREDE”. MERCATO? ATTENDIAMO FIDUCIOSI…
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Falsini

E’ Natale per tutti anche per il calcio. Tutti fermi, intenti a scartare i regali in famiglia, per il prossimo allenamento c’è ancora tempo. Così per il mercato, i dirigenti ricominceranno a immaginare le strategie tra un paio di giorni. Natale tra desideri e speranze, riflessioni e pensieri. Tra questi ultimi la rimonta. La Fiorentina avrà cinque mesi davanti, il campionato finirà all’inizio di giugno, per agguantare quantomeno il settimo posto. Quello che il 22 maggio scorso valse il ritorno in Europa dopo 6 anni. Rimontare significa sbagliare poco o nulla.

Perché si possono fare tutte le elucubrazioni del caso, ma rincorrere è più difficile che scappare. Chi è davanti si può permettere qualche battuta a vuoto, chi è dietro no. La lepre è sempre avvantaggiata, si può fermare solo dinanzi ad un crollo strutturale. Per i viola l’impresa è possibile, certo, ma assai difficile. Serve una concatenazione di fattori favorevoli, a cominciare dall'aumento della media punti a partita. Cioè più gol e più vittorie. Senza i primi è dura che arrivino le seconde. 

La speranza, però, c’è ed il Natale è il momento migliore per i buoni auspici. Sognare, poi, non costa nulla. Invece il mercato… Ecco, appunto, non aggiungiamo nulla. Tanto tra qualche giorno la saga dell’esterno ritornerà più forte di prima, magari accompagnata dalla voglia di un attaccante goleador. Attendiamo fiduciosi l’apertura della finestra invernale delle trattative. 

Si continuerà a parlare di Amrabat, sicuramente. Intanto ieri lo ha fatto Rino Gattuso, che per qualche ora fu allenatore della Fiorentina alla fine della primavera 2021. Il celeberrimo “Ringhio”, parlando con gli spagnoli di “As”, ha detto: “Era da tanto che non vedevo un giocatore simile a me, ma l’ho visto ai Mondiali: Amrabat. Mi ha commosso molto, sembravo io quando giocavo a 27 anni”. 

Un complimento, non c’è dubbio, che muove una considerazione: a Firenze l’Amrabat del Mondiale non lo abbiamo mai visto. Ma ci ricordiamo bene quando Gattuso giocava nel Milan e nella Nazionale campione del Mondo in Germania. Se il marocchino raggiungesse in viola quei livelli di rendimento, sarebbe davvero il caso di non privarsene. Il 4 gennaio si avvicina, le squadre scaldano i motori, il Gran Premio della Serie A sta per tornare a far sentire il suo rumore. Il campionato ci manca, tra una fetta di panettone e un brindisi ben augurante. Ancora auguri a tutti.