MONTELLA HA DETTO SÌ: PER DUE ANNI NON MI MUOVO. JOVETIC, LA JUVE INSISTE
Ora che Firenze gode, godiamo anche noi. I tifosi meritavano una squadra e una stagione così, certe soddisfazioni non hanno prezzo, al di là della classifica e degli obiettivi. La gioia di vedere giocare al calcio come in pochi altri stadi d'Europa e di uscire dalla partita con il sorriso negli occhi è qualcosa di straordinario. Andrea Della Valle è euforico: questa è la sua vittoria. La prova-provata che tutto quello che diceva negli anni scorsi, nei momenti difficili, era la verità e non parole al vento. ADV con il suo staff ha sempre lavorato per una grande Fiorentina, ha sempre avuto in testa l'idea e l'obiettivo di provare a vincere qualcosa con questa città, con questi tifosi. Non è stato facile, ci sono stati degli errori (non vendere tutti, non rinnovare, quando Prandelli è andato in nazionale), ma la fiducia in questa famiglia di grandi imprenditori non avrebbe ma dovuto mancare. Firenze però è così, si divide su tutto. E oggi che Andrea Della Valle potrebbe togliersi dei macigni dalle scarpe (Hogan, naturalmente), comunque non lo fa. Proprio per amore della tifoseria, della Fiorentina. Il passato è passato e il calcio è un posto strano. Ma, a proposito, dove sono finiti tutti quelli che anche poche settimane fa per non riuscire a trovare altri difetti, anche di fronte a certe partite che raccontavano già di un grande calcio e di una grande squadra, sostenevano che questa Fiorentina era Jovetic-dipendente? Scomparsi. Missing. Due partite senza Jovetic hanno portato sei punti con la bellezza di sette reti all'attivo e due sole al passivo. Hanno segnato due gol gli attaccanti, tre i centrocampisti e due i difensori: gli schemi funzionano. Questa è una macchina quasi perfetta. Questa Fiorentina e lo abbiamo scritto dal primo giorno, è una di quelle squadre che funzionano anche senza i giocatori più importanti perchè ha un impianto di gioco solido, conosciuto e praticato da tutti. Ne abbiamo viste altre squadre del genere, poi hanno segnato periodi importanti del nostro calcio: la Fiorentina ha dentro il seme giusto per crescere ancora e vincere. E' chiaro che con Jovetic è meglio, il campione ti da una mano (quasi un slogan) sempre e comunque, è il valore aggiunto, ma proprio nelle due domeniche senza Jo-Jo tutti hanno capito (finalmente) cos'è la Fiorentina e quanto valore abbia il lavoro fatto da Montella. Non a caso ora cominciano le solite domande: quanto resterà l'allenatore a Firenze? Ora possiamo rivelarvi che dopo le parole di Galliani (ricordate il famoso Montella piace molto a Berlusconi?), Andrea Della Valle si è mosso attraverso i suoi collaboratori per capire se qualcosa fosse cambiato rispetto ai piani stilati l'estate scorsa con Montella da Cognigni, Pradè e Macia, il Triumvirato dei sogni. Risposta: tutto sotto controllo. E' stato proprio Pradè (ma non ce ne era assolutamente bisogno) a fare due chiacchiere con Montella. La prima risposta è stata un sorriso, come dire: ma allora non ci siamo capiti? La seconda è stato il ribadire quanto sottoscritto in estate. Il piano di lavoro entusiasma l'ex attaccante della Roma, è dentro e condivide tutte le idee, anche per lui le cose stanno andando oltre le più rosee previsioni e resterà sicuramente per il triennio programmato. Vuole provare a vincere qui. Queste sono le intenzioni, Montella è una persona seria (anzi di più, e lo testimonia la rottura con la Roma in primavera), ha dato una parola e come gli diceva il padre da bambino
Enzo Bucchioni
Direttore QS Quotidiano Sportivo
(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)