MANCA LA FIORENTINA
Rossi c’è. Manca la Fiorentina… La sfida col Milan ha confermato quanto di buono sapevamo di questo allenatore: meticoloso, preparato, lavoratore instancabile. Poteva fare poco in dieci giorni, ma quel poco è stato tanto. Il pari, però, strappato dai viola con gli artigli, con il coraggio quasi della disperazione, ha dimostrato anche che la Fiorentina ora non è forte. Fa il massimo sul minimo che può offrire. La sensazione è che Firenze abbia trovato un allenatore, non ancora una squadra.
La Fiorentina manca perché la sua formazione titolare è virtuale. Gilardino, Jovetic e Vargas, per motivi diversi, non ci sono oppure sono controfigure di loro stessi, come nel caso del centravanti. Alla pattuglia può essere aggregato Montolivo che col Milan ha giocato una partita di sostanza, a tratti di qualità, ma che per le note vicende sta vivendo una stagione col freno a mano. L’unico che ha reso di più è stato Jovetic (assente con i rossoneri), pur rientrando da un anno di inattività, dunque con i problemi fisiologici del post-infortunio. Quattro giocatori come questi, oltre a rappresentare numericamente un terzo della formazione base, sono colonne della Fiorentina. Non averli a disposizione o averli solo parzialmente – Gilardino è stato fuori quasi due mesi, fa fatica a ritrovarsi – crea una differenza: quella della classifica. Una Fiorentina orfana di attori protagonisti è meno forte di quella pensata in estate, vale metà graduatoria. Una Fiorentina con Gilardino, Jovetic, Vargas e Montolivo al cento per cento, può sperare con ragionevole certezza di agganciare l’ultimo posto utile per l’Europa.
Rossi lo ha ripetuto più di una volta, perché voleva che il concetto fosse chiaro a tutti: “Io non sono Padre Pio”. Delio è un ottimo allenatore, negli ultimi cinque anni ha portato le sue squadre per quattro volte in Europa, ha vinto una Coppa Italia e un’altra l’ha persa. Rossi sa battere le ‘grandi’ e quando non ci riesce sa metterle in difficoltà. Vive di campo, insegna pallone. E’ un valore aggiunto. Farà crescere la Fiorentina. I giovani sotto la sua mano matureranno e quelli che non lo faranno troveranno un’altra casa. Rossi può fare tutto questo, tranne i miracoli. Ha bisogno dei giocatori più importanti per centrare certi traguardi.
Allora l’agenda di Rossi avrà tre punti programmatici: il potenziamento della parte atletica – già cominciato, la sua Fiorentina dovrà avere una grande intensità - un lavoro pesante sul piano tattico e il recupero di Gilardino, Jovetic, Montolivo e Vargas. Impresa difficile, non impossibile.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana