KALINIC IN CINA DA SUNING CON SOUSA E L’INTER VUOLE FARE IL DOPPIO COLPO, ANCHE BERNARDESCHI: PRONTI SETTANTA MILIONI. AI VIOLA PIACE CAPRARI. PIOLI ABBRACCIA FIRENZE, FINALMENTE UN SORRISO. PRIMAVERA, I MERITI DI VERGINE. SARTI, ADDIO A UN GRANDE
Tutto torna, diceva il filosofo. E così ecco che Paulo Sousa va in Cina alla corte di Suning (padrone anche dell’Inter) e cosa chiede per dire sì? Udite, udite: Nikola Kalinic. La coppia non scoppia. Come ampiamente previsto e scritto, che l’allenatore si sarebbe portato dietro il suo giocatore di riferimento era scontato. La cosa curiosa è che sempre di quella Cina prima accettata e poi rifiutata a gennaio trattasi, ma evidentemente con Sousa in panchina la nuova frontiera del calcio fa meno paura.
L’operazione è in corso con un regista eccellente, Walter Sabatini nuovo numero uno per il calcio del gruppo cinese. Paulo Sousa è sempre piaciuto all’ex direttore generale della Roma, farlo entrare nell’orbita Suning forse è soltanto il primo passo. Lo stesso discorso vale anche per Kalinic, se in futuro l’Inter ne avesse bisogno è già in casa…
Ma Sabatini non pensa solo alla squadra cinese in difficoltà, è andato anche oltre e sta cercando di fare l’accoppiata con Bernardeschi che già piaceva e piace molto anche ad Ausilio per l’Inter. Spalletti è stato chiaro: se arriva Berna, Perisic può andare al Manchester.
I contatti ci sono già stati, l’offerta alla Fiorentina sarà formalizzata a breve. Sabatini proverà a portare via i due giocatori, Berna e Kalinic, per settanta milioni, magari inserendo nella trattativa alcuni Eder, Santon e Nagatomo. Alla Fiorentina invece piace molto il giovane Caprari che arriva in nerazzurro dal Pescara.
Insomma, la rumba è cominciata. E non fatevi incantare dai soliti trombettieri e da Corvino che stanno mettendo le mani avanti cercando di buttare addosso a Bernardeschi la responsabilità di un eventuale addio alla Fiorentina. E’ la Fiorentina che ha deciso di venderlo, sa benissimo che i 2,5 milioni offerti senza clausola sono pochi rispetto alle offerte degli altri e non saranno accettati, e allora cercherà di monetizzare al meglio. Non vedo cosa ci sia di strano e da nascondere. Se Corvino venderà Berna a 50 milioni trattasi di grande colpo. Il problema è come spenderà poi i soldi e di questo ci fidiamo meno, ma qui entriamo in un altro discorso.
Dunque, l’Inter fa sul serio. Bernardeschi però non sarebbe convinto da questa soluzione. Vuole andare da subito in un calcio più importante, a giocare la Champions e per questo ha in testa la Juventus. I bianconeri, però, dopo aver fatto l’offerta per il giocatore al procuratore (3,5 milioni più bonus a salire fino a cinque), si stanno mimetizzando. Sanno di avere il gradimento del giocatore, aspettano le mosse degli altri club che lo vogliono.
Più facile per Sabatini portare Kalinc in Cina, separando questa operazione da Bernardeschi, si può chiudere alla svelta fra i venti e i venticinque milioni.
Che la Fiorentina non voglia trattenere nessuno in virtù di un contratto, è stato abbastanza chiaro anche dalle parole di Pioli che, come sapete, è stato presentato ieri. Il nuovo allenatore ha intenzione di tenere solo i giocatori fortemente motivati, legati alla maglia, quelli che hanno voglia di ripartire con energie nuove. Non sono molti, ma lo sappiamo. Comunque Pioli ha detto parole di buonsenso, ha toccato i tasti giusti, la sua appartenenza e il legame con Firenze sono evidenti e aiuteranno a ritrovare serenità. Più imbarazzanti, come al solito, le parole dei Fratellini a Pallini (prendo a prestito dal grande Beha) che avrebbero detto a Pioli: vogliamo tornare a divertirci. Per quello c’è il circo, il calcio è un’altra roba, un presidente dovrebbe pretendere tante altre cose da un nuovo allenatore e non solo questa, ma spiegarlo è dura.
Lo dico da subito, tanto per capirci. La prima cosa da fare è evitare gli errori fatti con Montella e Sousa, sfuggiti presto di mano. L’allenatore va gestito e protetto. Non può avere troppo potere, ma neppure deve accettare decisioni di altri, condividere è la strada. E poi, le vittorie e le sconfitte devono essere di tutti. Cose banali per fare bene calcio, ma siccome i nostri polli in società li conosciamo bene, meglio ribadire.
Poi, come è logico, tutto dipenderà dalla squadra che Corvino riuscirà a mettere in piedi. Se arriverà tutta quella massa di denaro che si prevede dalle cessioni, alla Fiorentina serviranno anche giocatori pronti e non tutti i nomi di semisconosciuti o le scommesse che continuano a circolare. Qualche italiano no? Magari. Comunque ad oggi si riparte da Sportiello, Astori, Vitor Hugo, Vecino, Chies, Babacar, Saponara e Hagi. Nel limbo Borja Valero, Cristoforo, Sanchez e Olivera. Tutto il resto da vendere per ricostruire.
A proposito, ho visto in tv l’impresa della Primavera in dieci contro la Juve. Grande carattere e personalità con la mano dell’allenatore Guidi. Alcuni ragazzi interessanti ci sono (Diakhate, ma anche Illanes, Perez e Sottil), crediamoci. E’ la prima finale del professor Vergine che è in Fiorentina da oltre dieci anni, il regista di un grandissimo lavoro. Oltre a tutto il resto, ad esempio basterebbero i cinquanta milioni per Bernardeschi ( se arriveranno) per farci dire che il settore giovanile viola funziona alla grande e ripaga dei sacrifici. Ma non è solo questo, Babacar, Chiesa, tanti altri ragazzi in giro per l’Italia sono la dimostrazione di un calcio fatto bene, con dedizione e competenza. In più c’è l’organizzazione, il liceo e tutto il resto. Avanti prof, l’ultimo scalino domenica.
Guidi ha dedicato la vittoria a Giuliano Sarti. Bravo. Se n’è andato un grande giocatore, un vincente, ma questo lo sanno tutti. Abbiamo perso però e soprattutto, un grande uomo. Una persona che ha sempre amato il suo lavoro che per lui era soprattutto una passione che si è portato dentro fino all’ultimo. Amava Firenze, la Fiorentina, la vita e le persone serie e rispettose come era lui. Un signore vero.