FIORENTINA, SERVE UNA RIPARTENZA CONVINTA. DUE STOP CHE LASCIANO RIMPIANTI, CON LA JUVENTUS NON SI PUÒ SBAGLIARE. NICO GONZALEZ E BELTRAN I JOLLY DI ITALIANO. SOLIDARIETÀ E VICINANZA AL POPOLO TOSCANO

05.11.2023 10:32 di  Luca Cilli  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA, SERVE UNA RIPARTENZA CONVINTA. DUE STOP CHE LASCIANO RIMPIANTI, CON LA JUVENTUS NON SI PUÒ SBAGLIARE. NICO GONZALEZ E BELTRAN I JOLLY DI ITALIANO. SOLIDARIETÀ E VICINANZA AL POPOLO TOSCANO

Hanno ragione i tanti tifosi della Fiorentina che in settimana sono stati al Viola Park per assistere all’allenamento della squadra e caricarla per la partita contro la Juventus: prima di tutto resta il dispiacere per aver perso le ultime due gare con l’Empoli e la Lazio. Sconfitte diverse fra loro per le modalità con cui sono arrivate ma accomunate dal fatto che entrambe erano evitabili. Sarebbe bastato un atteggiamento diverso o una maggiore accortezza per non ritrovarsi senza punti e con un carico di rimpianti. La Fiorentina ha rallentato il suo percorso, fino a quel momento anche superiore alle aspettative iniziali, ma non è uscita ridimensionata perché gioca un buon calcio, appare in crescita, e può contare su un tasso qualitativo di livello. Deve però correggere necessariamente quei difetti che da tempo ne stanno limitando il definitivo salto di qualità. Chi punta a piazzamenti prestigiosi non può permettersi di sbagliare l’approccio alla partita – vedi quella in casa contro l’Empoli – oppure essere superata all’ultimo secondo per via di una ingenuità con l’aggravante di non aver concretizzato in precedenza quanto di buono fatto in mezzo al campo, come accaduto all’Olimpico con la Lazio. 
 

Incrocio per l'Europa La sfida più sentita si prepara dunque partendo dalla “rabbia” sportiva generata dagli ultimi risultati negativi. Uno stimolo in più per i calciatori della Fiorentina che al Franchi con la Juventus hanno l’opportunità di rilanciarsi in grande stile. Ottenere un risultato importante infatti significherebbe sia tornare a competere per l’Europa più prestigiosa ma anche lanciare un nuovo messaggio al campionato e alla squadra di Massimiliano Allegri. Il campionato è ancora lungo ma il match, al di là delle solite frasi di circostanza, rappresenta già adesso uno snodo molto significativo. Il duello è calcistico ma anche ideologico: la qualità della Fiorentina contro la praticità della Juventus, l’estetica del calcio di Italiano contro la concretezza di Allegri, i giochisti da una parte e risultatisti dall’altra. Ognuno con la propria idea, fortemente (e giustamente) convinto che sia il modo più opportuno per centrare i rispettivi traguardi. I 6 punti di differenza possono sembrare tanti ma nella realtà il divario non è così ampio. La Fiorentina infatti possiede le qualità e le caratteristiche per tentare di mettere in difficoltà una Juventus solida, imbattuta da 5 sfide di fila tutte chiuse senza subire gol. La velocità di Nico Gonzalez e la sua capacità di saltare l’uomo e tagliare dentro il campo può essere una possibile svolta tattica perché la Juve di Allegri ha spesso sofferto movimenti del genere. Così come lo sfruttare bene l’ampiezza per arrivare negli ultimi 16 metri con più giocatori possibili. Fra questi l’osservato speciale sarà Lucas Beltran. Il tabellino dal punto di vista realizzativo non è il massimo: appena 2 gol al Cukaricki in Conference League, nulla di trascendentale. Però l’attaccante non si deve giudicare solamente da questi particolari perché probabilmente, vedendo le ultime apparizioni, le reti pesanti potrebbero arrivare da un momento all’altro. Si muove bene Beltran, sta entrando sempre di più nella Fiorentina e tecnicamente ha lasciato intravedere cose molto interessanti. Inutile fare paragoni, sarebbero dannosi. Restando umili e ancorati alla realtà, senza troppi slanci di fantasia, può fare decisamente meglio rispetto ai suoi ultimi predecessori. Beltran è in ascesa ma Nzola non è da bocciare: tatticamente è una punta molto utile. 

Per traguardi ambiziosi Provare a battere la Juventus non dev’essere solamente un punto di arrivo ma al contrario di partenza. O ripartenza, a seconda dei punti di vista. La Fiorentina non può accontentarsi in caso di successo, ne buttarsi giù se non dovesse arrivare il risultato positivo. La squadra, il club, i tifosi devono ragionare al presente ma con uno sguardo ambizioso verso il futuro. Perché ci sono i presupposti per vivere una stagione all’avanguardia a prescindere dalla sfida con la Juve.

Mi permetto in questo spazio di andare oltre il calcio perchè il pensiero e la massima solidarietà va a tutta la gente che in Toscana e nella provincia di Firenze è stata colpita dai danni ingenti provocati dal maltempo. Ai famigliari delle vittime che hanno perso i propri cari. E' un dispiacere enorme vedere il dolore di chi in pochi attimi si è ritrovato senza case, attività commerciali e fabbricati. Senza pezzi di vita, di esistenza. In un contesto drammatico un raggio di luce sono i tifosi della Fiorentina che in poco tempo si sono subito attivati con iniziative di solidarietà e scendendo sulle strade per aiutare fattivamente la popolazione. Solo applausi e infinita stima.