FIORENTINA, OLTRE I PROPRI LIMITI E’ LA SQUADRA DI ITALIANO. MERCATO: PER BLINDARE L’EUROPA IKONE’ E MAYORAL BASTANO. LA VERA SFIDA? CONVINCERE DUSAN… COPPA ITALIA, I VIOLA FANNO SUL SERIO
Italiano fa bene ad abbassare i fari, non vuole troppa luce sui suoi. Italiano fa bene a gestire l’euforia perché se va in modalità eccesso diventa un problema, sa perfettamente che nel calcio basta un battito di ciglia per ribaltare uno scenario. Italiano non molla, è sempre scontento, prima di tutto di se stesso perché sa che non basta mai. Che si può fare di più, comunque. Una conquista continua. Non arretra di un centimetro. Dentro ha una fiamma costante, che brucia. La squadra per osmosi ha assorbito questa mentalità, quantomeno sta provando a farla propria. Stante i risultati e una continuità che comincia a manifestarsi, in termini di prestazioni e risultati, la crescita si mostra evidente.
I viola non si accontentano, cercano il successo e il gol con una rabbia inedita, caratteristica dei grandi gruppi. Il trittico di partite post Empoli sono il paradigma di quanto fosse necessario produrre una reazione. Troppo brutta la botta presa nel derby e subito dopo Samp in vantaggio al Franchi con Gabbiadini: quella è stata la svolta. La reazione con la prima vittoria in rimonta, poi con autorevolezza contro Bologna e Salernitana. E anche quest’ultima sfida, giunta sotto una cappa di euforia assoluta, poteva trasformarsi in una grande trappola. Invece la Fiorentina ha dato un’altra prova tangibile di solidità. I viola devono migliorare? Eccome: ad esempio evitando quei piccoli cali di tensione, di qualche minuto, che possono produrre danni.
La Fiorentina viaggia con medie pesanti di possesso palla, intorno al 70 per cento. In mezzo a questo prolungato fraseggio si possono verificare attimi di leggerezza, di eccessiva sicurezza, che possono fabbricare errori. Le occasioni per gli avversari spesso nascono così. Questo è un punto sul quale l’allenatore, con molte ragioni, insiste proprio per migliorare. Italiano è il capo branco, questa è la sua squadra.
La Fiorentina è quinta, da sola. Ha 12 punti in più dello scorso anno, non sembra vero, ma è tutto vero. In campionato la cooperativa del gol ha portato al successo 11 calciatori diversi. Diventano 12 con la Coppa Italia. Al Franchi nelle ultime 5 gare i viola hanno prodotto 17 gol.
Eppure in mano la Fiorentina non ha ancora nulla perché alla fine mancano 21 partite e in mezzo ci sta pure la Coppa Italia. Mercoledì sera arriverà il Benevento. Un passo per volta, la competizione turno dopo turno si complica enormemente perché in giro restano solo le big. D’accordo, ma la Fiorentina può diventare il cavallo scosso della Coppa Italia. Quell’outsider che non ti aspetti perché col gioco si scalano le vette più impervie. E la manovra della Fiorentina, al momento, è una delle più interessanti del campionato. Il calcio è tornato a Firenze, nella sua culla naturale. Era mancato da troppo tempo.
Con il Benevento Italiano si affiderà ad un robusto turnover, almeno 5-6 cambi sicuri. Anche Vlahovic sarà messo a riposo? Considerando la sua straordinaria importanza vorremmo vederlo in campo, ma fino ad oggi non si è mai risparmiato. Chi eventualmente al suo posto? Kokorin? Forse… Ma Gonzalez falso nueve è più di un’idea. La Fiorentina ha intenzione di fare sul serio in Coppa Italia. E’ quello che ci aspettiamo.
L’exploit dei viola in campionato, un quinto posto del tutto inaspettato, proiettano la Fiorentina in una dimensione che nelle premesse estive sarebbe dovuta maturare più tardi. Meglio così, arrivare in anticipo non è reato. Il delitto sarebbe, semmai, non cogliere il valore formidabile di questa opportunità, non agendo sul mercato con la dovuta convinzione. Prendere Ikonè e Mayoral significherebbe blindare in un certo senso l’Europa. Dare maggiore forza a Italiano e alla sua truppa. Due innesti che basterebbero a migliorare molto una squadra già efficace. Il francese è molto vicino, l’altro anche. Crediamo che a gennaio possano essere viola.
La vera sfida, però, sarebbe convincere Vlahovic. Sì, provare a cambiare uno scenario che sembra già scritto da mesi. Dusan ha detto no al rinnovo e le parti si sono allontanate, probabilmente per sempre. Chi scrive non è convinto che nella storia di Vlahovic possa inserirsi una retromarcia, ma gli eventi stanno modificando il quadro generale. Il giocatore sta impegnandosi al massimo, segnando valanghe di gol e trascinando la squadra. Ora ha nel mirino Cristiano Ronaldo: l’ex juventino nel 2020 in serie A fece 33 gol, Dusan ora è a 32. Senza dimenticare che in campionato ha firmato15 reti e va a segno da 5 partite consecutive. Lo spogliatoio è con lui e lui con i compagni. Sono saldati. Lo staff tecnico è entusiasta del suo comportamento e anche il presidente Commisso, di recente, lo ha elogiato proprio per questo.
Siamo convinti che un paio di stagioni in più a Firenze farebbero molto comodo anche a Vlahovic, per strutturarsi completamente. E se la Fiorentina arrivasse in Europa League o addirittura in Champions…allora l’orizzonte cambierebbe per tutti. Chissà se il presidente, l’unico che possa incidere in modo determinante, se la sentirà di giocare questa sfida impossibile. Ma Rocco in vita sua ha vinto partite più difficili del caso Vlahovic…