DELLA VALLE COMMOSSO E SCATENATO: NELLA SUA TESTA C'È LO SCUDETTO

19.11.2012 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
DELLA VALLE COMMOSSO E SCATENATO: NELLA SUA TESTA C'È LO SCUDETTO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La storia è fatta di momenti, piccoli gesti, date, che sommati tra loro compongono un mosaico immortale. Tante tessere che vanno a collocarsi laddove ognuna deve stare: ricordatevi il minuto 10 della ripresa di Fiorentina-Atalanta. Dalla Fiesole è partito un coro che mancava da tanto tempo, da quando la Fiorentina non era più Fiorentina e il calcio non era più calcio a Campo di Marte:  "Della Valle alè alè... Della Valle alè alè...". Lo stadio ha recepito l'input giunto dalla tana dell'amore viola e ha seguito il ritornello. Andrea Della Valle, quasi imbarazzato, si è alzato e con la mano ha ringraziato le quasi trentamila anime fiorentine che gli restituivano quanto meritava. Dentro aveva un vulcano in piena eruzione. Probabilmente quel frangente - insieme ai giorni di Moena  e perché  no, mettiamoci dentro anche la notte della pernice, che tanti problemi si è portata via - ha segnato un'ulteriore svolta nel domani della Fiorentina: il rapporto tra Andrea Della Valle e la sua gente, che nel maggio scorso nell'ultima di campionato aveva incassato un duro colpo, si è definitivamente rinsaldato.
L'estate, un ottimo mercato, l'azzeramento di tutto, allenatore e manager nuovi, i risultati assolutamente sorprendenti, avevano già contribuito a riavvicinare il presidente viola ai tifosi: mancava la saldatura definitiva. Questa è arrivata al 10' della ripresa, con la Fiorentina sul 4-1 e padrona mai discussa del campo. Chi era vicino ad Andrea Della Valle ha percepito la sua commozione, chi ci ha parlato dopo ha avvertito una fortissima energia. La voglia di acchiappare l'attimo e costruirci sopra un fortino di cose meravigliose.
La lunga rincorsa ad un obiettivo adesso impronunciabile, ma concretamente conficcato nei programmi della proprietà viola è appena cominciata. La stagione dopo 13 giornate racconta che la Fiorentina ha i crismi per andare in Europa League e lottare magari fino in fondo per la Champions League. Lo scudetto è ad appena 5 punti, ma non pare appartenere ancora alla storia viola di questo campionato. Però proprio questa stagione diventerà la base per l'assalto al vertice che si consumerà tra un anno. Certe mete si preparano da lontano e non all'improvviso, anche se il pallone può regalare scenari improvvisi e stupefacenti. E in tal caso bisogna saperne approfittare.
I Della Valle sono certi che a Firenze si sia aperto un nuovo ciclo, destinato ad essere più vincente del precedente. Il presidente vuole rifinire nella qualità una squadra per altro già ben attrezzata. Non manca tanto.
E non è solo un discorso di mercato: tra poco saranno chiari anche gli investimenti per l'area del nuovo stadio e di altre strutture utili a reperire risorse economiche. Al vaglio ci sono molte idee. Una potente macchina societaria in grado di sferrare l'attacco definitivo ai grandi club.
La geografia del campionato italiano segnala società in crisi di identità e soldi. A Firenze, invece, si naviga in controtendenza: proprietà solidissima, dirigenza intuitiva sul mercato, allenatore rivelazione, squadra che gioca un calcio di prepotente bellezza e una città alle spalle che spinge come uno tsunami. Firenze resta un valore aggiunto di inestimabile ricchezza.  C'è veramente tutto.
Andrea Della Valle ne era sempre  stato consapevole, ma ora è diverso: ha capito che il momento per la gloria è arrivato. Il suo momento. E quel coro diventerà il titolo di un romanzo tricolore.

Mario Tenerani 

giornalista de Il giornale della Toscana