CUORE E CARATTERE STASERA NON POSSONO MANCARE. POI C’È CHIESA. E DOPO PER SALVARSI ROCCO DEVE DARE L’OK AL MERCATO. DUE PUNTE AL POSTO DI KOUAME E CUTRONE. PIACE SCAMACCA. CAICEDO, NO DELLA LAZIO. IL CASO PAPU GOMEZ. FRANCHI, TRISTE COMMEDIA
Se penso alla Juventus dominante vista contro il Parma e a questa Fiorentina minima, qualche problema c’è. Ma è anche vero che la Juventus ha pareggiato con il Crotone e con il Benevento, tanto per dirne due. Dunque?
"Nessuno parte battuto", è uno slogan che calza a pennello in partite come questa. E credo che Cesare Prandelli l‘abbia fatto ripetere più e più volte ai suoi giocatori in questi giorni. L’avranno capito? Questo è il problema.
Comunque, penso che un paio di altre cosette questi giocatori deludenti dovrebbero ormai sapere visto che vestono la maglia della Fiorentina: certe partite sono speciali. Sempre.
E speciali vuol dire che al di là di tutte le considerazioni tecniche e tattiche, dovrà comunque uscire da questa serata complicata una squadra a testa alta. Dopo aver dato tutto.
Dopo aver speso le energie fisiche e mentali che restano, raschiato il barile, fatto tutto quello che è necessario per la dignità e l’orgoglio.
Cuore, grinta, carattere e coraggio sono tutte cose che il Popolo Viola pretende sempre e a maggior ragione pretenderà stasera. Sono pronti?
Mi auguro di sì. Sfidare la Juventus deve darti una carica in più, ti deve liberare da tutte le paure, perché comunque da perdere non c’è niente. Non è una sfida con il bilancino in mano come con il Genoa o il Verona, quando a volte anche un pari strappato può far comodo. Stasera no. Con la Juve è tutto diverso e giocatori con la qualità e la storia di Ribery (primo della lista), ma anche Pezzella, Caceres, Bonaventura e Callejon dovrebbero saperlo bene. Ma anche i giovani come Amrabat o Milenkovic, Vlahovic o Castrovilli, dovrebbero essere gasati, un’occasione per dimostrare il loro valore.
Un semplice invito: regalateci almeno una partita da Fiorentina vera. Di quelle che non si vedono da mesi, una roba fra appello e speranza. E comunque, alla fine della fiera, c’è da arrivare a quaranta punti prima possibile e questo non va mai dimenticato. Ha ragione Prandelli, non è il momento del calcio, ma quello della concretezza. Se l’allenatore ha scelto questa strada che non è la sua strada, evidentemente ha capito che insistere troppo su movimenti, schemi e idee diverse, poteva diventare controproducente. Ha optato per un calcio più semplice, diciamo pane e salame, quello che la squadra conosceva meglio dopo mesi iachiniani, e da quello è ripartito. Non è un bello spettacolo?
Siamo d’accordo, ma oggi non è quel tempo. L’allarme suona sempre forte e se la situazione non migliora ci sarà da soffrire punto dopo punto. Partite sporche e cattive come quella con il Verona sono difficili da accettare per un gruppo che ha qualità e giocatori di altro livello, ma se serve far legna, legna sia. Stasera c’è da fare questo. Chiudere le linee di passaggio, stare compatti, metterla anche sul piano fisico per poi provare a sfruttare qualche pausa e qualche errore che anche la Juventus fa e farà. Marcare a uomo su tutto il campo come fanno il Verona e l’Atalanta, ad esempio, potrebbe essere perfino un’idea se la squadra ha energia sufficiente. Comunque servono muscoli e cuore. Chi giocherà?
Prandelli non dovrebbe cambiare molto. Mi aspetto Caceres, fra l’altro è un ex. Tornerà anche Biraghi dall’inizio. Le tabelle mediche diranno all’allenatore se c’è qualcuno in debito di energie e penso a Ribery. Come sta? Difficile o forse impossibile tenerlo fuori in una gara come questa, se ha recuperato è l’uomo che può far salire la squadra e dare imprevedibilità. Potrebbe esaltarsi in una sfida che con il Bayern l’ha visto protagonista. Torna Pulgar in regia, escono Bonaventura o Castrovilli? La tentazione potrebbe esserci proprio per proteggere la difesa e tornare al 3-5-2 puro. Vediamo, tanto i discorsi ruotano attorno a questi nomi e da uno a un altro cambia poco: l’importante è l’atteggiamento. Grinta per recuperare il pallone, caccia alle palle inattive, sfrontatezza, devono essere il tema.
E poi?
Prima del mercato ci sarà da giocare con il Bologna (tre gennaio) e quella è da vincere.
Dopo però mi aspetto un intervento rapido e mirato per correggere i difetti di questa squadra che sono soprattutto in chiave offensiva. Se non si interviene lì, se non si comprano un paio di giocatori capaci di far gol o di saltare l’uomo per dare imprevedibilità, il rischio resterà molto alto. Non so se Rocco ha voglia di spendere e spero di sì, il mercato di gennaio è quello che è, ma non intervenire sarebbe delittuoso. E’ evidente da tempo che il problema dei problemi è il gol. Prandelli ha dato fiducia a Vlahovic e il ragazzo è cresciuto, si batte, ma ha vent’anni e a vent’anni in quel ruolo non si può essere decisivi se non sei Haaland. Cutrone, che a me non dispiaceva, è prigioniero della sua voglia di giocare e s’è incartato. Kouame in questa situazione s’è paurosamente involuto. Concludendo, non sono più risorse, ma problemi. In pratica Vlahovic sta diventando l’unico attaccante utile. A maggior ragione serve l’intervento deciso per girare il prestito di Cutrone e prestare Kouame che non è costato poco e va recuperato. Sull’ex rossonero c’era il Genoa, ma ieri è arrivato Ballardini e c’è da capire che cosa vorrà il nuovo allenatore. Uno scambio Cutrone-Scamacca lo farei. Scamacca piace a Pradè e non da oggi, lo seguiva già all’Ascoli, ma è del Sassuolo e non lo vende se non per venti milioni. Uno scambio di prestiti? Vedremo. Ma è anche vero che Vlahovic avrebbe bisogno di avere accanto un attaccante più esperto. Pellè è proposto da intermediari, ma viste le condizioni dei giocatori che tornano dalla Cina, direi anche no grazie. Il loro campionato non è allenante, ricordate Diamanti?
Caicedo resta alla Lazio, mi sembrava sincero Igli Tare l’altra sera davanti alla tv. Pareva strana anche a me un’uscita del genere per un giocatore che non è un fenomeno, ma entra subito in partita e alcune le ha pure risolte. Pavoletti è ottimo, ma ha 32 anni, cosa vuole il Cagliari?
Ora scrivo una banalità uguale a quelle che ci hanno ammollato per mesi del tipo "prendiamo Milik", “prendiamo Belotti", ma servirebbe davvero come il pane uno come il Papu Gomez. L’Atalanta vuole dieci milioni, lui ne guadagna tre e la storia è complicata. Non so se lo venderanno a concorrenti per un posto in Champions come Inter o Milan e non conosco il giocatore, ma una telefonatina la farei. Vedi mai...
Comunque, oltre alla punta, un giocatore che faccia saltare gli schemi, che dia fantasia e apra spazi, una seconda punta veloce, a questa squadra serve perché non si può chiedere sempre a Ribery quello che riesce a dare qualche volta.
Ma se Prandelli volesse tornare alla difesa a quattro servirebbe anche un esterno. Come sta Quarta? Se non è pronto, anche lui va prestato e fatto giocare. Insomma, vanno corretti in fretta i difetti di questa squadra perché molte delle altre della parte destra della classifica giocano meglio della Fiorentina e l’attenzione deve essere altissima.
Intanto continua l’agghiacciante dibattito sugli stadi e in particolare sul Franchi. Parlano tutti. Sta passando l’idea che restaurare il Franchi è una cosa buona e giusta che è un po’ come la storia dell’acqua calda. E chi non è d’accordo?
Il problema è un altro e politici e politici-sportivi non lo possono più ignorare: restaurare il Franchi a Commisso non basta. Rocco è stato chiaro: restauratelo con i vostri soldi. Lui, giustamente e se non ha cambiato idea, vuole investire 300 milioni per avere un ritorno di fatturato per la Fiorentina con uno stadio completamente rifatto e diverse cubature di cemento armato per centri commerciali, albergo, forse museo e robe del genere.
Anche Giani ieri lo ha ribadito, il restauro si può fare, ma vincolato a certe disposizioni. E allora, di cosa parliamo?
Ripeto: a meno che Rocco non abbia cambiato idea, questa non era la strada. Se poi avrà voglia di restaurare il Franchi come gli chiederà il ministero per poi regalarlo poi alla città, venghino, venghino...
Comunque questa dello stadio è una partita simile a quella di stasera.