CON NAINGGOLAN NASCE UNA GRANDE FIORENTINA. PATTO CON L’INTER. IN BALLO BIRAGHI. E PER CHIESA UN FUTURO NERAZZURRO. CACCIA AL REGISTA. ANCHE LLORENTE E’ PRONTO, SIMEONE LO BLOCCA. LIROLA COLPO SUPER. ECCO I QUATTORDICI GIA’ SCELTI DA MONTELLA

01.08.2019 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CON NAINGGOLAN NASCE UNA GRANDE FIORENTINA. PATTO CON L’INTER. IN BALLO BIRAGHI. E PER CHIESA UN FUTURO NERAZZURRO. CACCIA AL REGISTA. ANCHE LLORENTE E’ PRONTO, SIMEONE LO BLOCCA. LIROLA COLPO SUPER. ECCO I QUATTORDICI GIA’ SCELTI DA MONTELLA
© foto di Federico De Luca

Ore decisive per Nainggolan, la Fiorentina ha già trovato l’accordo con l’Inter pronta a pagare metà dell’ingaggio, si aspetta soltanto la decisione del giocatore molto attratto dalle idee e dai programmi di Rocco Commisso, ma condizionato, come sappiamo, da gravi problemi familiari.

Il centrocampista belga ha chiesto ancora tempo per riflettere, vuole decidere in piena sintonia con la moglie che sta vivendo momenti non facilissimi e tornerebbe volentieri e stabilmente a Cagliari, nella sua città. La decisione, dunque, non investe soltanto una sfera calcistica e proprio per questo è più difficile e va rispettata. La Fiorentina aspetta, sa che Nainggolan a centrocampo sarebbe un ulteriore salto di personalità e qualità nella costruzione della squadra made in Usa.

E quale Fiorentina ha in testa Daniele Pradè s’è ampiamente capito. Una squadra fatta con giocatori pronti, affidabili, alcuni esperti, in grado di stimolare e far crescere anche i giovani già in rosa. Una formazione esperta, ma anche intrigante, di personalità, fresca, con gente che vuole rilanciarsi, altri per una affermazione definitiva.

Nainggolan sarebbe perfetto in questo quadro e l’Inter che ha deciso di metterlo sul mercato, lo spinge verso Firenze. Ricordate la cena di una decina di giorni fa fra Pradè e Ausilio derubricata come una sera fra amici, dopo una giornata di lavoro?

In realtà è servita per gettare le basi per un patto fra nerazzurri e viola per l’oggi, ma soprattutto per il domani. Come vi abbiamo già scritto, a Marotta piace molto Chiesa. Lo voleva per la Juve, ora pensa all’esterno viola per l’Inter. E’ una questione tecnica, il giocatore è fortissimo e con margini di miglioramento, ma anche ambientale. Fra Juve e Inter è in atto una guerra sotterranea, i bianconeri stanno cercando di mettere in difficoltà la crescita dei nerazzurri, Lukaku è diventato un motivo del contendere, ma prima ancora Icardi. Per rispondere alla Juve, Marotta ha intenzione di mettere le mani su Chiesa che sembrava destinato ai bianconeri. E comunque proverà a mettere ostacoli. Si parla, naturalmente, dell’anno prossimo. Ma gli accordi vanno presi oggi. L’Inter è disposta a pagare metà dell’ingaggio di Nainggolan (due milioni), è pronta a darlo in prestito, si può discutere anche di Borja Valero a condizioni accettabili, la Fiorentina lo vuole gratis. Nella viola gioca Biraghi, ex del vivaio nerazzurro, che interessa per ragioni tecniche, ma anche regolamentari per la Champions. Politano potrebbe entrare nel pacchetto, ma costa troppo e oggi non accetterebbe la Fiorentina. L’anno prossimo chissà. L’obiettivo dell’Inter è quello di strappare un gentleman agreemant  con Joe Barone e Pradè per il futuro di Chiesa. Nainggolan potrebbe essere il primo tassello del patto, ma serve aspettare ancora qualche giorno.

Certamente, comunque, già i primi due colpi sono da applausi. Pol Lirola, 22 anni da compiere, è uno degli esterni destri giovani più interessanti. Preso bambino dalla Juve dall’Espanyol, dopo tre anni di serie A con il Sassuolo è pronto per l’affermazione. Ha tecnica e gamba, piede buono, abile nei cross, deve migliorare la fase difensiva, ma a Firenze non c’era un terzino destro così da dieci anni. Boateng è l’esperienza, la personalità, il carisma. Magari non sarà in grado di giocare sempre, ma di sicuro peserà anche nello spogliatoio e per quello che è costato (un milione e mezzo) sarà utilissimo.

E’ chiaro che siamo all’inizio, ma le idee sono oltremodo chiare nonostante le evidenti difficoltà dopo tre anni disastrosi, di non-calcio. Vedere ancora Eysseric, Cristoforo o Dabo e altri in viola, invendibili, fa tornare la rabbia e sentire ancora parlare e pontificare quelli che per ingraziarsi Corvino hanno detto per anni che questi erano grandi giocatori e la Fiorentina era da Champions, dovrebbe indurre i tifosi a isolare i nemici subdoli della Viola, opinionisti o giornalisti che siano. Non deve essere concesso loro di rifarsi una verginità, quello che è stato detto è agli atti e non bisogna dimenticare.

Comunque presto questi del vecchio regime spariranno, arriveranno giocatori da Fiorentina. E anche Benassi, se capita l’occasione, è destinato a salutare. Montella vuole un centrocampo tutto nuovo e l’idea è quella di partire da Nainggolan per passare a Demme, un simil-Kantè, e chiudere con un regista vero. Questi arriveranno dopo il fatidico 10 di agosto.

Nel frattempo c’è stato un riavvicinamento con Llorente che gradirebbe la Fiorentina, vuole tornare in Italia. Pradè però ha il tappo-Simeone. Con Vlahovic promosso in pianta stabile, Boateng  e Simeone che non accetta squadre medie, impossibile immettere un altro centravanti. Anche qui non resta che aspettare. Simeone ha detto no al Verona, il Sassuolo cerca altri profili, la Roma ci pensa, ma adesso deve prendere Higuain. Insomma, sarà dura cedere un giocatore strapagato ben 18 milioni.

Per il resto anche Demme aspetta fiducioso dopo l’incontro di un mese fa con Pradè. E’ il simil-Kantè che Montella gradirebbe, ma il Lipsia per ora non scende dai 18-20 milioni. Non resta che aspettare. Il centrocampo è proprio il reparto da ricostruire in toto. Mancano almeno due giocatori, un interno e il regista, appunto.

Intanto si stanno delineando i 24 che faranno parte della rosa della Fiorentina. Per ora ne contiamo quattordici sicuri (Chiesa, Boateng, Lirola, Milenkovic, Pezzella, Dragowski, Terracciano, Vlahovic, Venuti, Ranieri, Castrovilli, Sottil, Zurkowski e Terzic), tre sono dentro discorsi di mercato come Benassi, Simeone e Biraghi. Come si vede mancano cinque-sei giocatori importanti, ma all’inizio del campionato ci sono ventiquattro giorni. Il tempo non manca e poi aspettiamo sempre il fatidico dieci agosto.

Nel frattempo cerchiamo di mettere dei punti fermi sulla questione stadio. Se i "soliti noti" non riusciranno a far cambiare idea a Rocco Commisso, il magnate americano è stato chiaro. Non è entrato nel calcio per speculare o per fare il palazzinaro. L’area di Castello non gli interessa e costruire uno stadio nuovo, senza annessi e connessi, non è l’obiettivo. Ha un’unica idea: ristrutturare il Franchi: E questo sta già facendo venire le bolle a quelli che per anni, anche con Della Valle, pregustavano una torta diversa. Anche questa una partita da scrivere…