CHIESA RESTA, DIEGO LO VUOLE TENERE COME HA FATTO CON TONI. FILIPPO DELLA VALLE SEMPRE PIÙ VICINO AL CLUB. IL BILANCIO PEGGIO DELLA CLASSIFICA, C’È UN CALCIATORE FANTASMA. ATALANTA, IL PIANO DI MONTELLA

23.04.2019 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CHIESA RESTA, DIEGO LO VUOLE TENERE COME HA FATTO CON TONI. FILIPPO DELLA VALLE SEMPRE PIÙ VICINO AL CLUB. IL BILANCIO PEGGIO DELLA CLASSIFICA, C’È UN CALCIATORE FANTASMA. ATALANTA, IL PIANO DI MONTELLA
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© foto di Federico De Luca

Diego Della Valle ha visto la Fiorentina sabato scorso, cosa che non gli succede spesso, a conferma del riavvicinamento del Patron che da un mese ha ripreso in mano una situazione che stava precipitando, fino a decidere personalmente la sostituzione di Pioli con Montella. Con Diego, a tifare davanti alla tv c’era pure il figlio Filippo, sempre più vicino e non a caso alle cose di casa Viola, e altri amici. Filippo è quasi un erede designato, da mesi non perde una partita, ha passione vera e forte per il calcio, qualcuno dice che potrebbe anche essere inserito presto in società per vedere e conoscere sempre più da vicino gli aspetti gestionali e sportivi in vista del futuro, considerando anche la voglia di disimpegno di Adv.

Naturalmente, tornando a sabato, anche se forse non ce n’era bisogno, Ddv è rimasto abbagliato da Chiesa, dalla sua potenza, dalla capacità di questo ragazzo di cambiare da solo le partite. Da qui ad arrivare alla decisione di non venderlo più a nessuno e per nessuna cifra, il passo può essere breve

Diego ha in testa qualcosa di forte per rilanciare l’immagine depressa della Fiorentina o comunque per rispondere per le rime a Firenze, a chi contesta e offende la sua famiglia. Qualcosa farà, lo ha già detto ai manager, intanto sta pensando anche a una eclatante mossa strategica tipica di Diego Della Valle, una delle sue. Cosa? Bloccare Chiesa, toglierlo dal mercato, ad esempio. 

L’ha già fatto più di dieci anni fa con Toni, ha detto no alla cessione praticamente chiusa con l’Inter, ed è pronto a fermare oggi qualsiasi tipo di trattativa anche per il giovane Federico Chiesa, men che meno avallare la sua cessione alla Juventus. L’idea sarebbe quella di trattenerlo almeno per un altro anno, il tutto mosso dall’orgoglio, dalla vecchia idea che i contratti si rispettano (Chiesa scade nel 2022), dalla voglia di dimostrare che la Fiorentina non è un supermercato, è una società non seconda a nessuno, e i Della Valle non hanno bisogno di vendere o svendere. Di sicuro Diego è mosso anche dalla voglia di riprovare a uscire da un periodo nel quale un personaggio come lui oggettivamente non si sente a suo agio. Per la cronaca, la Fiorentina è undicesima in classifica, a pari punti, ma scavalcata anche dal Cagliari per numeri migliori, braccata dal Sassuolo e della Spal: uno schiaffo insopportabile. Una situazione al limite. Vi abbiamo già raccontato come Diego stia cercando di capire quale strada battere per uscire fuori da questi tre anni grigi, pieni di errori, senza per altro derogare all’idea che i bilanci debbano essere sani e sempre sotto controllo. Nessuno pensi che d’improvviso Diego possa aprire la borsa e dare il via a un mercato senza limiti, questo no, ma facendo altre scelte, cambiando uomini, con un calcio fatto meglio, più moderno, la Fiorentina potrebbe riprendere la sua reale dimensione. E’ questo che si cercherà di fare. In che modo? 

L’allenatore è stato appena cambiato, da Montella ci si aspetta molto. Tenere Chiesa sarebbe un segnale fortissimo per tutto l’ambiente e già questo potrebbe dare carica e autostima. Parallelamente con cessioni intelligenti avallate da Montella (Veretout, Milenkovic, Biraghi o altri) potrebbero arrivare comunque le plusvalenze necessarie per alimentare il mercato.

Ricordo però che la strategia definita e definitiva verrà messa in campo solo quando la Fiorentina uscirà dalla coppa Italia (speriamo dopo la finale del 15 maggio) e quello che si sta facendo in questi giorni è solo il mettere a fuoco le idee. Come vi abbiamo anticipato, la settimana scorsa si sono incontrati anche Montella e Corvino per fare un primo screening dei giocatori da cedere, quelli da tenere e quelli che l’allenatore avrebbe in mente per il futuro.

Comunque Ddv su Chiesa sembra molto deciso. Se poi dovessero arrivare offerte irrinunciabili, oltre cento milioni, capaci reinvestendo quei soldi di cambiare comunque al deciso rialzo il trend viola, se ne riparlerà. Oggi l’idea è questa.

Molto dipenderà anche dalla coppa Italia, dalla gara di giovedì. Se la Fiorentina dovesse andare in finale, magari vincere la Coppa e quindi conquistare l’Europa League, le cose sicuramente acquisterebbero un sapore diverso con un futuro più roseo. 

Che possibilità ci sono di arrivare in finale? E’ chiaro che il risultato dell’andata mette l’Atalanta in posizione di vantaggio, la squadra di Gasperini ha a disposizione più chances (vittoria e pareggio fino al 2-2) mentre la Fiorentina è obbligata a vincere o pareggiare 4 a 4. Con il 3 a 3 si va ai supplementari. Però certe gare sono sempre aperte, l’Atalanta gioca e gioca molto bene, ma fa anche giocare, lascia spazi. E la Fiorentina in certe gare secche, con il contropiede fulminante, spesso tira fuori più del suo potenziale tecnico e l’ha già dimostrato. Contro la Juve, nonostante la sconfitta, è tornato un po’ del furore, c’era la voglia di non mollare. Il vento positivo s’è sentito, Montella soffia, bisogna crederci, con la consapevolezza che l’impresa è molto molto complicata.

Guardando anche la sola classifica, il livello di questa squadra e di questa stagione, purtroppo, ora sono sotto gli occhi di tutti, anche dei trombettieri, del club della bistecca (in silenzio stampa o fuggiti all’estero?) e di quelli che hanno cercato di mistificare la realtà per ragioni che vi abbiamo spiegato spesso. Ma, se possibile, la lettura del bilancio pubblicata la settimana scorsa, va oltre la modestia vista sul campo. Analizzando il bilancio si scopre dove nasce il fallimento tecnico, dall’acquisto di tanti giocatori inutili, altri pagati troppo, dalle cessioni senza ritorno come quella di Carlos Sanchez addirittura regalato al West Ham. Emerge una preoccupante confusione sulle strategie per formare una squadra vera, accentuata dalle spese a pioggia per il settore giovanile

Il tutto, finite le plusvalenze con i giocatori di Pradè e Macia, ha portato a diciassette milioni di rosso in bilancio.

Undicesimo posto in classifica e rosso nei conti, basterebbe unire questi due dati per pensare che il futuro di Pantaleo Corvino possa essere come minimo in dubbio. Ma aspettiamo le decisioni di Ddv. 

La cosa che però ha colpito tutti è l’acquisto di un tale Fruk, pagato poco meno di due milioni, che non gioca nella Primavera e neppure nella prima squadra. Un giocatore fantasma. Proviene alla società belga del Mouscron riconducibile a noti procuratori vicini alla Viola, società dalla quale Corvino ha preso tempo fa anche il difensore Hanoijak che pure lui della Primavera non è certo un pilastro. Per Hanoijak e Fruk una spesa attorno ai tre milioni…Boh... 

Non resta che prenderla con ironia come ha fatto un club di tifosi con uno striscione appeso al Franchi. Per vincere bisogna Frukarsi… mettiamola così.