BERARDI PIÙ VICINO: VIA ALLA TRATTATIVA COL SASSUOLO, OK DEL GIOCATORE. RIAPERTURA PER MAYORAL. CON QUESTI DUE COLPI VIA LIBERA PER VLAHOVIC A GENNAIO. ITALIANO È IL TOP PLAYER VIOLA

23.11.2021 11:10 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
BERARDI PIÙ VICINO: VIA ALLA TRATTATIVA COL SASSUOLO, OK DEL GIOCATORE. RIAPERTURA PER MAYORAL. CON QUESTI DUE COLPI VIA LIBERA PER VLAHOVIC A GENNAIO. ITALIANO È IL TOP PLAYER VIOLA
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© foto di Federico De Luca

Berardi e Mayoral, l’accoppiata giusta per sostituire Vlahovic e, tutto sommato, fare una Fiorentina più forte.

E’ questa in estrema sintesi la strategia della Fiorentina che vi avevamo rivelato un mese fa e adesso sta riprendendo fortemente quota dopo dubbi, interrogativi, frenate, ostacoli, e qualche stop come spesso succede nelle trattative.

Soprattutto Berardi è tornato in cima ai pensieri di Commisso. E’ lui il giocatore desiderato da sempre, l’unico nome fatto da Italiano e l’unico (aggiungo io) in grado di cambiare faccia all’attacco della Fiorentina in termini di gol e di assist. L’accordo di massima con il giocatore c’è da tempo, la proposta di contratto quinquennale a 3,6 milioni di massima era già stata accettata e confermata anche dopo il cambio di procuratore avvenuto di recente. Anzi, proprio l’arrivo del nuovo manager a curare gli interessi del giocatore ha il preciso significato di rompere con il passato e insistere con il Sassuolo nel voler andar via già a gennaio.

L’ostacolo in estate era stato proprio il Sassuolo che al di là della forte cifra richiesta (trenta milioni), ostacolo non da poco, aveva frenato la trattativa per paura di non trovare un sostituto a pochi giorni dalla fine del mercato.

Oggi lo scenario sta cambiando e le due società hanno ripreso a dialogare per trovare una soluzione in tempi rapidi. Joe Barone s’è fatto beccare a Sassuolo domenica scorsa e non è certamente andato per vedere il Cagliari, ma per trattare direttamente, oltre gli intermediari, per scoprire le carte fino in fondo e sgombrare la strada dagli ostacoli che ci sono ancora. Parlarsi aiuta non poco e, va detto, che anche Pradè ha sempre avuto un ottimo rapporto con Carnevali e sta lavorando ai fianchi il Dg emiliano.

Su quali basi si sta ragionando?

Il Sassuolo avrebbe addirittura alzato la richiesta da 30 a 35 milioni, ma la decisione di investire è presa.

Nella Fiorentina dopo tentennamenti e ragionamenti sull’età del ragazzo (27 anni), sul costo elevato e gli ammortamenti vari da fare, ha prevalso l’idea che con Berardi si possa cambiare passo da subito. E’ italiano come vuole Rocco, è Nazionale campione d’Europa, gioca da sempre esterno con tecnici giochisti come l’allenatore viola, conosce i movimenti, ha numeri impressionanti in termini di gol-assist-partite giocate.

Un sacrificio su un nome come questo può valere la pena per crescere subito.

Secondo quello che filtra, per ammortizzare l’investimento si ragiona soprattutto sui termini di dilazioni di pagamento e sulle possibili contropartite. L’idea di inserire anche Sottil nell’affare non è più campata in aria. La Fiorentina crede nel ragazzo, ma il Sassuolo lo vuole fortemente e potrebbe anche essere la squadra giusta per fargli fare l’ultimo step di crescita magari lasciandosi spazi e percentuali future.

Comunque anche Sottil non sarà più una pregiudiziale, si ragiona ad ampio raggio, l’importante è che ci sia la volontà di parlare per fare di tutto per trovare un accordo. Anche il Sassuolo ha capito che non può insistere oltre nel legare il suo capitano, l’ambizione è giustificata. I tempi sono maturi. E come vi abbiamo detto molte volte, Berardi vuole una piazza importante ma intermedia come la Fiorentina. Vuole giocare titolare, non finire nel turn over. E gli piace andare in una piazza dove i giocatori bravi e tecnici vengono esaltati, vuole sentirsi leader. In questo, di sicuro, l’ha consigliato il suo amico Benassi che sa cosa vuol dire Firenze.

Comunque non è detto che si chiuda domani, tante caselle dovranno andare al loro posto. Fondamentale, lo ripeto, è il fatto che Rocco Commisso abbia dato l’ok a un investimento di tale portata che fino a una settimana fa suscitava perplessità. E Barone s’è subito precipitato a Sassuolo per stringere il discorso.

Nel frattempo s’è riaperta la pista Mayoral. Lunedì scorso vi avevamo riferito di una rottura fra le parti, anche piuttosto netta. Dicendovi però che il giocatore a Firenze viene volentieri e come in tutte le trattative esistono alti e bassi. Detto e fatto.

Qualche giorno di riflessione è bastato all’entourage del giocatore e al Real Madrid per capire che forse Firenze può essere davvero la soluzione ottimale per tutti. Dunque sembra caduto l’ostacolo dell’acquisto immediato, si ragiona su giugno e su un obbligo di riscatto in base ad alcuni parametri di rendimento. Borja ha voglia di tornare a giocare, la situazione romana è diventata insopportabile, preferisce restare in Italia e il gioco della Fiorentina gli piace.

Chiusura vicina?

Non mi allargo. Resta il contratto da definire sui due milioni più bonus (attualmente guadagna tre milioni netti, potrebbe intervenire il Real), ma si torna alla situazione di due settimane fa quando davamo l’affare più che possibile. Vediamo.

Perché la Fiorentina ha deciso di stringere su questi nomi importanti?

Per due motivi che combaciano: tecnico ed economico.

L’ingaggio sommato di questi due giocatori è quasi quello (poco più) che era stato proposto a Vlahovic. Se ci mettiamo i due milioni che la Fiorentina risparmierà con la cessione di Kokorin ormai decisa, il conto economico non salta.

Dal punto di vista tecnico un attacco Berardi-Mayoral-Gonzalez è roba da paura. E’ vero che Vlahovic è uno dei più forti centroavanti d’Europa, ma visto che da tempo ha deciso di andar via e non  ci sono margini per trattenerlo, sostituirlo in questo modo non solo ammortizzerebbe la sua partenza, ma alla fine il gioco d’attacco viola potrebbe diventare più fluido, alzando pure il senso del gol. Senza contare che tutti e tre questi attaccanti sanno fare le due fasi di gioco come pochi.

Tutto ciò fa pensare che la Fiorentina abbia capito che Vlahovic vuole andar via a gennaio. Le offerte stanno arrivando e se i suoi procuratori per ora non si fanno trovare, prima o poi la loro strategia si capirà e dovranno uscire allo scoperto.

Ma se anche Dusan dovesse rimanere si alzerebbero le possibilità di arrivare in Europa con due innesti così. Berardi sarebbe l’esterno destro di qualità superiore che oggi manca, Mayoral una forte alternativa. E con Mayoral in rosa, vedi mai che se dovesse continuare l’ostruzionismo dei procuratori di Vlahovic, Rocco potrebbe anche prendere decisioni forti.

Come diceva Trapattoni “non dire gatto se non l’hai nel sacco”, ma soltanto l’idea che ci siano grandi possibilità di chiudere questi due affari deve far capire che Rocco ha sempre forti ambizioni e la Fiorentina ha capito che la famosa asticella si può alzare da subito.

Ma anche gli altri nomi intrecciati dai procuratori e dagli intermediari nelle ultime settimane non sono stati abbandonati. Orsolini è sempre sotto osservazione, Gyasi una possibilità se Sottil dovesse finire al Sassuolo nell’affare Berardi, per dare a Italiano il quinto estero che cerca dall’estate. Ma attenti anche a Farias che nel Cagliari non gioca e con Italiano ha fatto benissimo. Se arrivano i big comunque potrebbe essere un elemento efficace in rosa e low cost, un altro possibile “famoso quinto”.

Comunque le trattative portate avanti avranno presto il timbro del presidente Commisso che arriva a Firenze con grande anticipo rispetto alle previsioni, neppure a ai primi di dicembre come vi avevo scritto, addirittura pare domenica prossima. In attesa di conferme di piani di volo e controlli Covid.

Proprio l’arrivo anticipato di Rocco aveva fatto già intuire la volontà di farsi trovare pronti sul mercato di gennaio perché questa squadra diverte il presidente, la classifica autorizza programmi ambiziosi e la vittoria sul Milan ha fatto alzare l’adrenalina.

Italiano è il top player di questa situazione. Ricordo lo scetticismo di molti l’estate scorsa. Chi lo aveva visto lavorare e chi lo aveva seguito da vicino come il sottoscritto non aveva dubbi. Lo dissi allora e adesso che arrivano tutti lo ripeto: ho trovato in Italiano molte delle cose che ho visto in allenatori che ho seguito come Sacchi e Conte. E’ un mix di sana maniacalità, intensità, perfezionismo, ambizione e passione. Allenatore, ma anche psicologo. Non so dove arriverà, ma sta mettendo basi molto serie. Se pensate che alla Spezia ha lavorato due anni e qui sono passate appena tredici partite la squadra può solo migliorare. E infatti migliora di gara in gara nei movimenti, nello stare in campo, anche nella personalità. Con il gioco al centro del lavoro ti accorgi meno quando mancano i più bravi e questo è il miracolo vero. Penate alla difesa decimata di sabato. Nessuno se n’è accorto.

E giocatori come Saponara o Duncan rottamati un anno fa, ora sono protagonisti. Tanto per dirne due.

Dopo lo stesse partite questa squadra ha dieci punti in più rispetto all’anno passato e anche sabato con il Milan in campo c’erano nove giocatori fra quelli che si sono salvati a stento. Alla fine furono quaranta punti sofferti, ora sono già 21 dopo aver affrontato tutte le sette sorelle del campionato. Serve aggiungere altro?

Sì, una cosa: se Rocco decide di investire sui nomi che abbiamo fatto (Berardi soprattutto) ci sarà davvero da divertirsi.