SAVINI, Marino? Un accentratore di potere

29.09.2009 12:55 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: TMW
SAVINI, Marino? Un accentratore di potere
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© foto di Federico de Luca

Tre anni e mezzo a Napoli, poi Palermo e ora Paok Salonicco. Una scelta di vita quella di Mirko Savini, di lasciare il calcio italiano per quello greco. Il difensore, contattato da TMW ha parlato della sua esperienza nell'Alpha Etniki: "All'estero cambia tutto, dal modo di allenarsi al mangiare. All'inizio è stata dura, piano piano mi sto adattando, il calcio greco è diverso dal nostro e l'Italia un po' mi manca. Sono contento perché sto trovato la giusta continuità, il mister mi sta facendo giocare sia da centrale che a sinistra, ma confesso che preferisco giocare al centro. A fine anno tirerò le somme". Savini ha poi parlato del licenziamento, in presa diretta, di Pierpaolo Marino: "Ho sentito le parole del presidente, posso spiegarmele perché era arrivato a un punto di esasperazione. Poi non so come sono andate effettivamente le cose, trovandomi lontano.

Posso dire che da tempo la situazione era questa, forse De Laurentiis se n'è accorto dopo. Le parole sono state molto chiare, rispecchiano evidentemente quello che ha fatto Marino in questi anni. Era un accentratore di potere, anche nella mia situazione non si è mai dimostrato molto chiaro, mi spiace di non avere esposto i miei problemi al presidente, questo forse è il rammarico più grande perché le cose potevano svilupparsi in maniera diversa. Io prima di essere un giocatore sono uomo, anche se il rapporto con Marino non era idilliaco non ho mai mancato di rispetto. Mi aveva promesso delle cose che non ha rispettato, ma è inutile pensare al passato". Una parola anche su Donadoni: "Come ha detto il presidente, facciamolo lavorare tranquillo. C'è una partita molto delicata e c'è bisogno di tranquillità per la squadra".