SERIE A, Ecco gli "Evergreen"

Quando esordiva in serie A, a fine 1990, con la gloriosa maglia del Cesena, la Germania di Matthaus era da cinque mesi campione del mondo, nella notte in cui Maradona si mandò a quel paese con lo stadio Olimpico (e aveva ragione lui), il presidente della Repubblica era Cossiga, nasceva la Lega Nord, scoppiavano le guerre nel Golfo e nell’ancora non ex Jugoslavia, il vecchio Pci celebrava il suo ultimo congresso e dall’altra parte del mondo Pato aveva appena ventiquattro mesi.

Diciassette stagioni dopo, Marco Ballotta, di Casalecchio, 3 aprile 1964, portiere della Lazio, con i suoi luminosi quarantatré anni e mezzo, il recordman per anzianità del campionato italiano con il suo primato dell’età strappato a Dino Zoff, guida ancora la pattuglia degli «evergreen» della serie A. E’ lui, il nonnetto del campionato.
La casta dei portieri, con i giovani che preferiscono l’estero (l’ultimo, Storari, e il prossimo dovrebbe essere Amelia), tiene duro: Fontana (Palermo) con i suoi quarant’anni, Bucci (Parma) e Balli (Empoli) trentotto, Chimenti (Udinese) trentasette. Nessuno, per anzianità non d’anagrafe ma di carriera ad altissimo livello, come Paolo Maldini, pronto a buttarsi a 39 anni sulla coppa del mondo per club, pallone d’oro ad honorem.

Non si è ancora stancato di correre Cafù, 37 anni come il portoghese Couto (Parma) e Corini, dal Palermo al Torino, nonostante l’età, e per lui la fiducia di Novellino è una bella soddisfazione. Voleva trasferirsi da pensionato d’oro negli Emirati Arabi Figo, ma a 35 anni ha ancora voglia di calcio vero, come il coetaneo Nedved. Le scelte alla Beckham non fanno ancora per loro. E meno male che Costacurta (41) ha deciso di ritirarsi. Quando Gullit, prima della finale di Atene persa con il Liverpool, lo vide ancora agguerrito, insieme a Maldini, rimase sorpreso: «Paolo, Billy, ma salite ancora sull’aereo con la squadra?», si chiese scherzando l’ex olandesone volante. Maldini è ancora su quella scaletta, pronto per il prossimo imbarco.