MILAN, La guerra fredda con la "Gazzetta"
La Gazzetta dello Sport di oggi, si supera. Le puntate precedenti sono nulla rispetto alla domanda con cui chiude il principale atto d’accusa della pagina sul Milan di oggi: Gilardino, perché acquistarlo? Già, perché acquistarlo? Bella domanda, alla quale il Milan non si sottrae. Anzi, di più. Il Milan risponde forte e chiaro, ricordando alla stessa Gazzetta e a tutti i tifosi rossoneri quello che il principale quotidiano sportivo italiano scriveva il 19 Luglio 2005, il giorno successivo all’annuncio ufficiale dell’arrivo del Gila in maglia rossonera.
Quel giorno Franco Arturi scriveva sulla rosea: “Gilardino colma l’unico (relativo) buco di organico dell’armata rossonera. Arriva un ragazzo che riassume in sé le migliori qualità di tutti gli attaccanti del Milan. Arriva un ragazzo che proietta nei suoi 23 anni il futuro della società. I contenuti economici di questa mossa sono tutto sommato accettabili, se il non ancora illustre Shaun Wright-Phillips è costato al Chelsea 31 milioni di euro, ben 7 in più di Gilardino, che ci sembra nettamente più forte al momento”.
Ancora più squillante e pertinente, perché esamina il lato tattico della vicenda messo invece oggi sotto accusa, il giudizio di Luigi Garlando: “Da oggi Carlo Ancelotti inizia ad allenare Alberto Gilardino, cioè il meglio che potesse augurarsi per il suo attacco. Con Gilardino il Milan ritrova uno spietato esecutore d’area; un cobra pronto a mordere ogni palla vagante. Gilardino, che ha struttura muscolare massiccia, può reggere l’urto dei difensori; può arrivare al tiro dopo aver vinto un duello aereo o acrobatico.
A Gilardino è stato tramandato l’antico mestiere dei centravanti d’area, che sotto porta galleggiavano come in un acquario. Gilardino conosce l’arte del pivot, sa cosa fare sull’assist corto, non esiste attaccante più abile a giocare spalle alla porta”.
Tre anni fa tutto questo, oggi perché acquistarlo? Sembrano due giornali diversi, invece non è così, è lo stesso.
In ogni caso adesso è tutto chiaro, tutto cristallino: questi, riassunti dalla Gazzetta di quasi tre anni fa, sono i motivi per i quali è stato acquistato Alberto Gilardino.
Invece di divertirsi nel piazzare domande provocatorie, sarebbe bastato dare un’occhiata alla propria rassegna stampa nei giorni di quello che tutto il calcio italiano aveva vissuto come un grandissimo annuncio di un grandissimo colpo di mercato.
Ci rendiamo conto che il rendimento in campionato del Milan possa offrire tanti spunti anche critici, ma questa operazione su Gilardino ha un senso solo: ciurlare col senno di poi. Senza coerenza. Se è così evidente un errore di mercato è giusto che un grande quotidiano lo segnali subito, in tempi non sospetti, ai suoi lettori, magari sfidando l’impopolarità. Non può farlo tre anni dopo, dopo che tre anni prima l’aveva solennemente benedetto e baciato in fronte. Altrimenti si accoda: ieri all’euforia per l’arrivo di Gilardino, oggi ai problemi del campionato rossonero vissuti anche da Gilardino.