VIA TUTTI, MA CHI VIENE?
Questa volta la società sembra ci abbia preso in parola. Dopo la delusione del campionato appena concluso, tanti di noi si auspicavano un cambiamento radicale nella squadra e loro si sono realmente messi d’impegno: via Santana, Donadel, Mutu e D’Agostino.
L’inizio era stato più promettente, visto che sembrava in partenza l’allenatore (a proposito: se fosse vera l’allusione di Moratti a Sinisa che si è offerto all’Inter, sarebbe da ridere per non usare termini “pesanti”), ma la sua conferma ha dato il benservito sicuramente a D’Agostino, mai particolarmente apprezzato dal tecnico.
Una certezza comincia a delinearsi: avremo un centrocampo nuovo o almeno ne fa parte momentaneamente solo Behrami, perché Montolivo non riporta più la connotazione basilare richiesta da ADV e cioè la motivazione.
Considerandolo il cuore della squadra, è chiaro che il “cardiologo” Corvino deve essere molto bravo per far si che ritorni a pulsare con intensità. Il lavoro non gli mancherà di certo! La cosa buffa è che tutte queste partenze, alleggeriscono il monte ingaggi, ma non portano soldi liquidi per i nuovi acquisti. Perché ci saranno nuovi acquisti, vero?
Intanto vengono liberati i posti, così saremo costretti a ricoprire i ruoli e le altre squadre lo sanno. Voglio dire, speriamo di sfruttare bene tutto il tempo a disposizione per non ritrovarsi a fine agosto a dover prendere “per forza” qualcuno.
Ma non si poteva comunque acquisire D’Ago e, casomai dopo, rivenderlo se non adatto a Mihajlovic? Qualche “soldino” si poteva raccattare o al limite gestirlo come pedina di scambio. Sono brutte, ma concrete, queste considerazioni soprattutto se rapportate alle belle parole di affetto che Gaetano ha profuso nei confronti della città e dei tifosi. Veramente un peccato, dal punto di vista umano, averlo perso anche perché, almeno lui, pareva motivatissimo.
Un altro addio annunciato, sperato, invocato ed adesso concluso, è quello di Mutu. Sto riguardando su Facebook i molti video che circolano, compreso quello di ringraziamento della Fiorentina, e devo dire che mi sono venuti i brividi. Dal primo gol viola contro il Salonicco, alla famosa tripletta al Genoa, alla partita perfetta col PSV, ai molti rigori battuti soprattutto quelli a “cucchiaio” tanto odiati dal nostro Prandelli. Era e resterà il Fenomeno!
I bei ricordi danno sempre una splendida sensazione, ma spesso sono il rifugio da una brutta realtà.
Intanto il Cesena, col quale collaboriamo assiduamente, ci restituisce Felipe: due fenomeni in squadra non poteva tenerli!
La Signora in viola