QUI SIENA, Ultimi dubbi in attacco e difesa
Vergassola lo ha ribadito nella conferenza stampa che lo ha visto protagonista ieri mattina. Grande rispetto verso la quotata Fiorentina, ma nessuna paura e tanta voglia di creare difficoltà all’avversario viola. Nel "Franchi" bianconero domani dalle 15 in poi non si avvertirà la fatica della terza partita in nove giorni, ma soltanto la lucida rabbia per i punti lasciati contro Catania e Milan. Mentre si stempera la polemica arbitrale e viene accettata con un sorriso la designazione di Farina, visto che nelle ultime due occasioni in cui è stata diretta dall’arbitro di Novi Ligure la Robur ha vinto, si distinguono due modi diversi di avvicinarsi al derby. Quello concentrato dei "gladiatori" alla Vergassasola da una parte, quello ragionato e improntato allo studio tattico di mister Giampaolo dall’altra.
Per evitare il "rischio osservatori", l’allenatore del Siena ha ottenuto di svolgere le ultime due sedute di allenamento (ieri e oggi) a porte chiuse. Ci sono da provare i movimenti sul campo, nuove soluzioni sui calci piazzati e anche l’undici da mandare in campo domani. Quest’ultimo rappresenta un vero rebus, soprattutto per alcuni reparti. La difesa, tanto per fare un esempio, potrà contare sul ritorno di Curci tra i pali, dopo che l’ex romanista ha scontato il turno di squalifica, ma per il resto non è detto che i quattro in linea siano gli stessi visti mercoledì al "Meazza" contro il Milan. Il colombiano Zuniga è piaciuto nel ruolo di terzino destro, ma Giampaolo a fine gara ha un po’ spiazzato tutti dicendo che deve ancora crescere. Quindi, se non sarà confermato il quartetto di Milano (Zuniga, Rossettini, Portanova, Del Grosso) è possibile lo spostamente a destra di Rossettini e l’inserimento del romeno Moti al centro. A centrocampo quasi scontato il trio Vergassola-Codrea-Galloppa, a meno che la stanchezza di qualche interprete non consigli a Giampaolo l’utilizzo di Jarolim o Coppola.
I veri dubbi arrivano dall’attacco. Confermato Kharja, trequartista a cui il tecnico bianconero rinuncia raramente nonostante lo stato di forma non sia dei migliori, ci sono due maglie da assegnare e quattro punte in attesa. A Milano è toccato a Frick-Ghezzal, mentre sabato scorso contro il Catania avevano giocato Maccarone-Ghezzal. L’istinto del gol di Calaiò e la sua bravura nel gioco aereo potrebbero tornare utili, ma ogni soluzione resterà aperta fino alla riunione tecnica di domattina.