"CESARE" (NATALI), UN NOME UNA GARANZIA...

Articolo di Sonia Anichini (La Signora in Viola)
25.09.2011 02:07 di  Redazione FV   vedi letture
"CESARE" (NATALI), UN NOME UNA GARANZIA...
FirenzeViola.it

"Quando vedi una partita come quella del San Paolo e devi parlare della Fiorentina hai, anche quest’anno, una notiziona: la Viola esce indenne con un pareggio contro il Napoli ma, udite udite, specialmente nel primo tempo gioca anche bene.
Ci porterà fortuna questo stadio? Chissà, però tutta la paura che mi prende quando sento la formazione, ma soprattutto quei tre nomi (Lavezzi, Cavani, Hamsik), non l’ho quasi mai provata dopo il fischio d’inizio.
Sarà anche che non hanno “fatto male” perché la nostra difesa è stata particolarmente attenta, soprattutto in quel pennellone di Natali, che era stato il più bravo anche nelle altre gare disputate. Abbiamo una buona scorta di centrali, ma il buon “vecchio” Cesarone (un nome, una garanzia!) è in questo momento quello più in forma, alla faccia dei “pischelli”!
Il primo tempo di Cerci, altro protagonista, è stato di grande energia e movimento, che non ha portato però ad una marcatura né sua né dei compagni che gli stavano accanto o meglio cercavano di farlo. Ora, visto che è esaltante vedere quelle volate sulla destra e sarebbe un peccato fermarlo, facciamo allenare alla corsa tutti gli altri per evitare, come è successo ieri sera, che debba aspettarli per crossare e far nel frattempo rientrare gli avversari. Nel secondo tempo si è un po’ riposato, ma se Romulo lo serve sul finire della partita, rischiamo di vincere col suo ennesimo gol. Questo brasiliano però, a parte problemi di vista come nella suddetta azione, pare essere un soggetto interessante perché, nei pochi minuti fin qui giocati, ha fatto vedere spunti niente male. Ce la faremo quest’anno a prendere la strada giusta? Sarà stato un “incidente di percorso” la sconfitta di Udine o un caso la bella gara di Napoli col conseguente pareggio? Voglio sperare che quest’anno non si salga sulle montagne russe, sugli alti e bassi che destabilizzano, ma su una giostra più tranquilla e divertente.
A proposito di persone divertenti, proporrei una sottoscrizione per comprare tappi per le orecchi per la panchina partenopea: ma quanto chiacchiera, e forse anche a sproposito anche se spesso coperto con la mano per non far leggere il labiale, il “simpatico” Mazzarri? Se i napoletani gesticolano e fanno sceneggiate, lui si è adattato benissimo perché fa spettacolo nello spettacolo. Stessa camicia bianca di Sinisa, ma il nostro allenatore è meno scenografico ed è uscito in qualche modo vincente da questo scontro, riuscendo ad imbrigliare il Napoli e a prendere un punto che, in alcuni momenti, si è quasi pensato potesse diventare il colpaccio, la vittoria.
Ma va bene lo stesso, non ci hanno mangiato in un boccone come speravano anzi, gli siamo rimasti molto indigesti e se impariamo a giocare, rimarremo sullo stomaco (o altrove) a molti altri.
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La Signora in viola