MOGGI, Il Napoli nel cuore e Corbelli lo querelo
L'editoriale di TMW oggi è scritto da Luciano Moggi
E' il momento che tanti, forse troppi stavano aspettando. Le difficoltà del Milan necessarie a rinfocolare speranze, sogni ed ambizioni anche di squadre che poco o nulla, a mio parere, avranno a che spartire con la volata scudetto di questo campionato. A prescindere dalle oggettive difficoltà di queste ultime giornate, sono infatti sempre più convinto che non esista nessuna alternativa al Milan per il vertice, e penso che i rossoneri finiranno per vincere questo campionato. Proprio i rossoneri, tra l'altro, sono protagonisti anche delle cronache di mercato di questi giorni, che li vedono associati ai giocatori più disparati. Van Bommel, in primis, è una soluzione difficilmente percorribile: è ormai sul viale del tramonto, e non penso che nessuno al Milan ci stia davvero pensando. Anche se in realtà sarebbe proprio il centrocampo il reparto da prendere in esame, non tanto per degli innesti che io personalmente non farei, quanto piuttosto per cercare di risolvere i problemi nati nelle ultime settimane. La difesa soffre per le mancanze del reparto nevralgico del campo, che ha avuto concentrate nello stesso periodo assenze e cali di condizione, concause che hanno prodotto un calo inevitabile. Piuttosto che il pessimo Bonera delle ultime settimane proverei a rispolverare Yepes per la difesa: io ho sempre comprato giocatori che ritenevo all'altezza della situazione, credo che la dirigenza rossonera faccia lo stesso, e dunque immagino che l'ex Chievo possa dare una mano importante in un periodo tanto delicato. Per quanto riguarda l'attacco, del resto, i ricambi non mancano di certo. Se manca Pato, gioca Robinho, se non c'è Robinho ecco Cassano… Tutta gente che bene o male ha lo stesso rendimento sul campo, e che non fa percepire nessuna differenza a livello tecnico e di efficacia. Questa è l'arma più importante dei rossoneri, un'arma di cui solo loro possono disporre. Il Napoli per esempio, non ha nessun ricambio all'altezza dei suoi pezzi da novanta, e nemmeno può pensare di reperirlo sul mercato; conoscete qualche giocatore acquistabile che sia all'altezza dei vari Hamsik, piuttosto che Lavezzi o Cavani? Evidentemente no, ed è proprio per questo che sono convinto che il presidente De Laurentiis faccia più che bene quando dichiara di non avere intenzione di intervenire in questa sessione invernale. Il Napoli sta pensando a un progetto, non avrebbe senso stravolgerlo anche solo parzialmente per inseguire una chimera irraggiungibile come lo scudetto. Se invece l'obiettivo è la vittoria in Europa League, il discorso potrebbe anche cambiare… Vedremo. Intanto, mi preme fare i complimenti a Walter Mazzarri, credo che la sua mano sia di importanza inequivocabile per le sorti degli azzurri. Uno che invece di importanza ne ha avuta davvero poca, se non in negativo, è l'ex presidente partenopeo Giorgio Corbelli.
Prima di mettersi a parlare di me, si ricordi che mentre io aiutavo il Napoli a centrare i successi più importanti della sua storia, lui era alle prese con delle truffe d'arte che gli hanno fatto conoscere perfino le patrie galere… No comment, lascerò parlare le querele.
Lasciamo perdere il folklore per occuparci di cose più serie, ad esempio la situazione della Juventus. Mi dispiace dirlo, ma ciò che è mancato alla dirigenza bianconera in questa stagione, è stata la consapevolezza di ciò che significa lavorare per la Vecchia Signora. Bisogna vestirsi da Juve per essere da Juve, non portare i vestiti indossati (seppur con successo) alla Sampdoria, con tutto il rispetto del caso. Inutile comprare 14 giocatori mediocri, quando in realtà te ne servono soltanto 3 o 4 di assoluta qualità. La Juve sta tristemente rispettando i pronostici che avevo fatto in estate, lotterà fino alla fine per un piazzamento, mentre la storia bianconera insegna che l'unica cosa che conta è vincere, punto. Cosa che, se Agnelli dall'alto della sua esperienza e conoscenza ha ben chiara in mente, è invece mancata nel modus operandi di chi lo ha preceduto. Ogni riferimento a Cobolli Gigli non è affatto casuale. Facile dire che la sua gestione puntava sui giovani, quando quegli stessi giocatori li aveva ereditati dalla mia squadra. Facile anche attaccare Agnelli dicendo che con lui il pubblico bianconero ha più pazienza… Se un errore è stato fatto dalla tifoseria juventina, è stato quello di averne troppa con lui, di pazienza!
Tra le pretendenti al titolo cito appositamente per ultima quella a mio parere più accreditata, ovvero l'Inter. Leonardo non ha fatto alcun miracolo, ha semplicemente svegliato una squadra addormentata dalle chiacchiere di chi lo ha preceduto. Ha ridato nuovi stimoli ad un gruppo ormai triste e disunito, e penso proprio che sarà in grado di lottare sino all'ultimo con i cugini rossoneri, anche se difficilmente si potrà rimediare agli irreparabili danni (classifica in primis) di chi lo ha preceduto. C'è da dire che se non altro, il brasiliano potrà contare su un aiuto importante, quello di Josè Mourinho. La sinergia tra i due se da un lato evidenzia la grande intelligenza di Leonardo nel farsi aiutare da chi meglio non potrebbe, dall'altro mi lascia abbastanza stupito. Mourinho è uno che di notte le pensa e di giorno le fa, chissà che questa sua sospetta vicinanza al nuovo tecnico interista non possa riservare qualche sorpresa…