LAZIO, Floccari dalla panchina
Floccari si, ma part-time. A quattro giorni dall’incontro con la Fiorentina, sembra questo l’orientamento di Edy Reja. Si tratta più di umori che di indicazioni vere e proprie provenienti dal campo. Discorso simile, ma con più chance di piena disponibilità per Brocchi. Il mediano e l’attaccante, infatti, anche oggi non hanno preso parte al regolare allenamento con il resto del gruppo. Il centrocampista lombardo, ieri rimasto ai box per un indolenzimento agli adduttori, questo pomeriggio è tornato in campo, ma si è limitato a correre a parte. Già a caldo, subito dopo il lieve guaio, erano state preventivate 48 ore di preparazione differenziata, sufficienti per lo staff medico a riassorbire il fastidio. Il tecnico conta di riaverlo a disposizione già a partire da domani. Maggiore cautela si percepisce per il bomber di Vibo Valentia, che dopo una settimana di cure e lavoro differenziato sta smaltendo la contrattura muscolare ai flessori della coscia. Anche lui, oggi ha lavorato lontano dal gruppo, in compagnia del preparatore Bianchini, specializzato al recupero degli infortunati. Nella seduta di domani (probabile amichevole con la formazione allievi) è in programma un provino che dovrà svelare a tutti gli effetti le reali possibilità di vederlo in campo contro la formazione di Mihajlovic. Anche lui, comunque, viaggia spedito verso il recupero, ma la sensazione è che non ci sia nessuna voglia di forzare i tempi o di rischiare inutilmente ricadute. Il calabrese è “recidivo”, ha avuto spesso a che fare con contrattempi muscolari che hanno frenato la sua continuità di rendimento.
I suo progressi verranno valutati quotidianamente, ma sulla scelta finale del tecnico goriziano peserà molto anche il calendario. Nell’arco di 8 giorni la Lazio sarà chiamata ad affrontare le trasferte di Firenze e di Verona e la sfida casalinga con il Milan. Un trittico dall’alto tasso di difficoltà che necessita di una turnazione ragionata, capace di sfruttare tutte le risorse presenti in organico. Le prossime sessioni di allenamento saranno decisive, ma ad oggi le possibilità di rivedere in campo la coppia formata da Rocchi e Zàrate sono molto alte.
Le alternative ci sono, gioca chi sta meglio, anche a rischio che non si trovi un undici base fisso. E’ questa la nuova tendenza, sposata anche per evitare gli eccessivi mugugni degli esclusi. Era accaduto a Mauri dopo la trasferta beffarda di Genova; potrebbe avvenire lo stesso con Matuzalem, dopo la “nevrosi da panchina” di domenica. Paradossalmente chi si mostra scontento poi trova spazio: ben venga, se il responso del campo porta i frutti sperati. In appena due gare di campionato, Reja ha già utilizzato 18 elementi, vagliando già due moduli. Dal 3-4-2-1 al 4-3-1-2 (nel secondo tempo con il Bologna anche il 4-3-3). L’ipotesi delle ultime ore è che sabato pomeriggio possa andare in scena il terzo: se anche con Brocchi si dovesse usare il criterio delle cautela, non è escluso che Reja dirotti su un 4-2-3-1, che permetta il ripescaggio del playmaker carioca al fianco di Ledesma, con l’avanzamento sulla trequarti di Stefano Mauri, in compagnia di Hernanes e di Mauro Zàrate. Al momento è solo un’idea, tra l’altro avallate dalle parole dello stesso Reja in conferenza stampa. Ma allo stato attuale manca l’elemento decisivo, il riscontro del campo. Anche nella sessione odierna, infatti, Matuzalem e Ledesma sono stati testati in modo speculare, entrambi davanti la difesa, l’uno contro l’altro.
Il primo ha guidato un terzetto mediano completato da Gonzalez e Del Nero; mentre l’argentino ha agito come perno centrale in compagnia di Scaloni e Bresciano. 4-3-3 nel primo caso, con Foggia e Zàrate alle spalle di Kozak ed “albero di Natale” nel secondo con Hernanes e Mauri in supporto di Rocchi. Allo stato delle cose, quindi, il tecnico carnico sembrerebbe intenzionato a riproporre il rombo di centrocampo, ma tutto ruota intorno alla situazione di Brocchi: solo se dovesse partire dalla panchina, tornerebbe in ballo Matuzalem (in seconda battuta Gonzalez).
Le buone notizie provengono da Garrido. Dopo oltre 10 gironi di lavoro differenziato, oggi l’esterno basco ha finalmente preso parte anche alla fase tecnico-tattica. E’ stato schierato nel settore mancino della difesa a quattro, insieme a Lichtsteiner, Diakitè e Stendardo. La lesione muscolare sembra ormai alle spalle, ma serviranno altri allenamenti per favorire un ricondizionamento atletico: contro Gilardino e compagni, sarà ancora Radu a muoversi sulla corsia sinistra.
QUESTE LE DUE FORMAZIONI PROVATE DA REJA OGGI:
1 - (4-3-2-1): Cavanda, Biava, Dias, Radu; Scaloni, Ledesma, Bresciano; Mauri, Hernanes; Rocchi;
2 - (4-3-3): Lichtsteiner, Diakitè, Stendardo, Garrido; Gonzalez, Matuzalem, Del Nero; Foggia, Kozak, Zàrate.