DA PRANDELLI A MIHAJLOVIC... "BASTA POCO!"

03.09.2011 00:27 di  Stefano Borgi   vedi letture
DA PRANDELLI A MIHAJLOVIC... "BASTA POCO!"
FirenzeViola.it
© foto di FORNASARI

Nostalgia, nostalgia canaglia. Riconosciamolo, la citazione non è delle più nobili (Albano ci scuserà), ma nonostante ci fossimo ripromessi, anzi imposti, di non cadere in tentazione, ogni volta che rivediamo "Cesare nostro" ci prende quella malinconia, quella nostalgia (appunto) canaglia. Per quello che poteva essere e non è stato. La sublimazione (in negativo) arriva quando il commentatore RAI chiede a Prandelli quanto sarebbe bello conquistare la qualificazione matematica all'Europeo 2012 proprio nella sua Firenze. Al che Cesare risponde: "Sarebbe meraviglioso, basta poco..." E' vero: basta essere più cinici, basta (chissà) mettere in campo Gilardino, basta tirare un pò di più in porta (succedeva anche alla Fiorentina), basta una vittoria contro i modesti sloveni ed il gioco è fatto. Ma quante volte abbiamo sentito pronunciare queste due parole: "Basta poco..." nei cinque anni di Prandelli sulla panchina viola? "Lo scudetto nel 2011? Basta poco! Il centro sportivo? Basta poco! Colmare il gap con le grandi? Basta poco! Far tornare l'entusiasmo ai tifosi viola? Basta poco!" Basta poco, basta poco, Prandelli aveva capito che con le potenzialità di Firenze e dei fiorentini bastava poco per raggiungere grandi traguardi, quelli che (ne siamo certi) raggiungerà con la nazionale. Va beh... martedì al "Franchi" lo riabbracceremo, lo applaudiremo, festeggeremo insieme a lui, gli faremo sentire che noi gli vogliamo bene almeno quanto lui ne vuole a noi.

Da Prandelli a Mihajlovic abbiamo titolato... a qualcuno potrà sembrare una sorta di blasfemia, di lesa maestà, quasi di provocazione accostare un allenatore in pectore, con il CT della nazionale 4 volte campione del mondo. Ed invece mai come in questo momento Sinisa Mihajlovic ci appare sulla strada giusta, nel solco di Cesare. Lo abbiamo visto cambiato, maturato, meno ridanciano, più consapevole, padrone del ruolo che va ricoprendo... allenatore della Fiorentina. Prima di lui Fulvio Bernardini, Bruno Pesaola, Nils Liedholm, "Picchio" De Sisti. E poi Eriksson, Ranieri, Trapattoni, infine Prandelli, tutti a loro modo dei fuoriclasse. E, ironia della sorte, a molti di loro sarebbe bastato poco per arrivare a traguardi storici che hanno solo sfiorato: una coppa dei campioni (Bernardini), una coppa delle coppe (Ranieri), uno scudetto (De Sisti e Trapattoni), una Champions League (Prandelli). Bastava poco, ma non ce l'hanno fatta. Il nostro, allora, vuole essere un augurio a tre giorni dalla qualificazione europea, ad una settimana dall'inizio del campionato. Sopratutto, vogliamo dire a Sinisa che basta (veramente) poco per ritrovare l'entusiasmo, per ricreare la passione, per riempire lo stadio. Firenze non aspetta altro. La rosa è di livello, i tifosi hanno fame di gioco e risultati, i giocatori hanno voglia di rivincite (si, anche Montolivo e Gilardino), basta un sorriso, una mano tesa verso la città, un pò di fortuna, ed il calcio a Firenze tornerà a sorridere. Come quando c'era Prandelli, come quando c'era Diego della Valle. Il primo torna martedì, con un'altra maglia ma col cuore viola. Il secondo (sembra) ci stia pensando seriamente... Vuoi vedere che basta veramente poco?